Racconto per immagini di Buonissimi 2023 che dona 151 mila euro
È un buono e bel record quello di Buonissimi 2023. Grazie a partecipanti e sponsor ha raccolto in beneficenza 151 mila euro con la tradizionale serata alle Rocce Rosse di Salerno. Una nutrita schiera di chef, pizzaioli, pasticcieri e artigiani ha accolto circa 2000 benefattori che hanno risposto all’invito di Paola Pignataro e Silvana Tortorella.
180 protagonisti della scena gastronomica di Salerno e della Campania hanno preparato migliaia di assaggi. Che hanno punteggiato la quinta edizione del charity event dell’Associazione Oncologia Pediatrica e Neuroblastoma – OPEN OdV realizzato con il sostegno della Fondazione Giuseppe Marinelli.
A cosa servono i 151 mila euro raccolti da Buonissimi 2023
Serata di solidarietà illuminata dal palco realizzato sul disegno di Valerio. Verde, celeste, fuxia, nero sono gli stessi colori del disegno del piccolo paziente in terapia oncologica. «Il nero mi ha fatto la bua», ha spiegato a mamma Adriana, che nella OPEN ha trovato, proprio come nel suo logo, due mani spalancate. Valerio sale per pochi istanti sul palco, sbircia il suo regalo, lo stringe a sé e lascia la scena tra gli occhi lucidi di chi assiste. «L’Associazione compie 20 anni di battaglie difficili che ci hanno portato a risultati inimmaginabili: non ci fermiamo». Così il Presidente di OPEN OdV Annamaria Alfani.
Con Buonissimi 2023 si conclude il progetto triennale CHANCE. È l’acronimo di Five hundred CHildren with cANCErs, per conoscere il panorama di ereditarietà genetica nel cancro infantile e facilitare lo sviluppo di trattamenti personalizzati. «I fondi raccolti dalla OPEN e da Buonissimi vanno a questo progetto, per dare un contributo concreto per migliorare le cure di questa devastante malattia. In che modo? Tramite lo studio del DNA. L’idea è quella di creare in laboratorio, grazie all’ingegneria genetica, cellule tumorali con le stesse mutazioni dei bambini sulle quali sperimentare farmaci e cure». Lo ha spiegato Mario Capasso, Professore in Genetica Medica Università degli Studi di Napoli Federico II e ricercatore presso l’Istituto CEINGE.
Cosa c’è di buono a Buonissimi
Il cibo come veicolo di beneficenza è una solida realtà in Campania con manifestazioni che si susseguono in estate. Raccontarlo per immagini con qualche assaggio restituisce in parte la solidarietà che anima gli amanti del buon cibo.
E allora, ecco una carrellata di foto della serata.
Con o’ per e o muss di mare dei fratelli Vorraro del ristorante Mamma Elena di San Giuseppe Vesuviano tra i piatti più divertenti e centrati della serata.
Le incursioni orientali degli chef stellati Lino Scarallo di Palazzo Petrucci di Napoli e di Peppe Aversa del Buco di Sorrento.
O di Vincenzo Ruggiero di Otoro Lab a Nola.
La carne de La Baita preparata sulla griglia.
La carne di Osteria di Porca Vacca di Salerno preparata da Giovanni Mariconda.
E sempre da Salerno, i tubetti di Anna Pia Capasso di Cantina Verace.
Le animelle di vitello di Vinod Sookar del ristorante Al fornello da Ricci.
I paninetti del duo campano Vincenzo Guarino e Agostino Malapena.
E i panini di Al Fogher con i filetti di sgombro di Testa.
La mixology di Enrico Morinelli di Suscettibile a Salerno che apre anche ad Acciaroli.
Le polpettine antiche con le alici di Franca Feola della Locanda Le Tre Sorelle di Casal Velino in Cilento.
E sempre dal Cilento, Alessandro Feo con la pasta e patate e gamberi dall’omonimo ristorante di Marina di Casal Velino.
I bottoni ripieni di cernia dell’Embarcadero di Salerno.
In area stellata, il risotto di Angelo Carannante del Caracol di Bacoli.
E i peperoni di Fabio Pesticcio del Papavero di Eboli.
La catalana ossidata di Casa Coloni a Paestum.
La pizza a Buonissimi 2023
Nutrita la presenza dei pizzaioli con, tra gli altri, Fabio Di Giovanni, Sasà Martucci, Carlo Sammarco, Diego Vitagliano.
Gli artigiani
Il pane di Mulino Urbano di Salerno con impasto alle alici e al pomodoro.
Il fiordilatte di Napoli di Latteria Sorrentina, tra gli sponsor della serata, con Paolo De Simone e il suo Storie di Pane di Vallo della Lucania e Gaetano Smimmo.
La mozzarella di bufala del campione Giuseppe Morese di Pontecagnano.
La montanara di Fermento di Helga Liberto di Battipaglia.
I dolci a Buonissimi 2023
Sabatino Sirica, il decano dei pasticcieri della Campania, con i suoi dolci tipici sempre in grande forma.
E il panettone estivo di Helga Liberto.
Ci sarebbe ancora tanto da assaggiare e raccontare di Buonissimi. Ma una scucchiaiata in zona Cesarini dalla carapina di Raffaele Del Verme della gelateria Di Matteo a Torchiara ci dice che i partecipanti sono davvero tanti. Tutti contenti come chef, pizzaioli, artigiani, pasticceri.