Radici di pizza e neo-pizzaioli. Auguri Gino Sorbillo per la nuova casa
Quando ho visto la foto di Gino Sorbillo, “neo-pizzaiolo” di Via dei Tribunali a Napoli, e Raffaele Vitale, chef-architetto di Casa del Nonno 13 (che riaprirà a settembre dopo la pausa agostana), davanti a un forno artistico in Calabria a Praialonga mi è venuto in mente Radici, il romanzo e il serial tv anni ’70 con Kunta Kinte grande protagonista del ricordo.
Gino Sorbillo oggi festeggia il compleanno (ancora lontano dagli anta) ed è completamente infatuato dalla pizza e dalla sua storia. Merito del gene di zia Esterina e di una famiglia molto allargata nella precedente generazione (21 figli) che ha contribuito ad ingrossare le fila dei pizzaioli.
Sorbillo rappresenta quella nouvelle vague di, appunto, neo-pizzaioli che hanno iniziato a studiare con attenzione la pizza dopo un periodo piuttosto lungo di oblio dovuto alla scarsa considerazione dell’attività di pizzaiolo. Una considerazione piuttosto sociale, direi: meglio il figlio laureato che pizzaiolo che di fatto ha creato un buco con la vecchia scuola.
Esistono, per fortuna, i personaggi che legano i due mondi, ma i neo-pizzaioli sono i rappresentanti di quella filosofia che attinge dal passato per valorizzare il presente e guarda con attenzione al futuro. Enzo Coccia è uno di questi ponti e, senza considerare l’anagrafica per nessuno, Gino Sorbillo ne è la punta più avanzata insieme a Ciro Salvo, Franco Pepe, Salvatore Salvo, Gianni La Mura, Attilio Bachetti, Maria Cacialli, Pasqualino Rossi, Michele Leo, Salvatore Di Matteo, Dell’Amura piuttosto che Francesco Aiello a Vico Equense.
A settembre, Gino Sorbillo celebrerà ancora una volta la pizza a modo suo. Dopo l’incendio che aveva messo a repentaglio il suo locale, via dei Tribunali potrà contare sulla Casa della Pizza. Un luogo di studio e di sperimentazione con materiali raccolti pazientemente da Gino e un forno per la sperimentazione. Una casa che promette di avere molti ospiti. Chissà dall’oliera sfregata quale genio della pizza uscirà a indicare il futuro di uno dei piatti che maggiormente rappresenta la tavola italiana nel mondo.
Per ora, tanti auguri, Kunta Pizza 🙂