Volti e foto del record della pizza più lunga del mondo rinviato a mercoledì
Alla fine più della bravura dei pizzaioli napoletani e della danza del sole e della pizza poté la pioggia.
Niente record della pizza, per il momento, e tentativo rimandato a mercoledì 18 maggio, sempre a partire dalle 9 del mattino.
Un diluvio si è abbattuto sul lungomare di Napoli e sull’altrettanto lunghissimo binario di 2 chilometri costruito da un tavolo sormontato da una rete che avrebbe accolto l’impasto della pizza STG con farine del main sponsor Mulino Caputo.
Le squadre erano pronte, la pasta della pizza e tutti gli ingredienti anche.
I forni – macchine montate su ruote elettriche con una bocca di entrata, una di uscita e una di alimentazione – sbuffavano a pieno regime, ma alla fine Giove Pluvio è stato più forte.
Erano felici di partecipare all’evento anche gli allievi degli istituti alberghieri che sono entrati nella squadra Europa di Rossopomodoro insieme ad altri pizzaioli.
Molte le persone accorse sul lungomare per assistere al tentativo di record con tantissimi telefonini in azione.
Tutti al riparo sotto tecnostrutture e dentro i locali fin quando a ora di pranzo è stato dato lo sciogliete le righe alle 5 squadre che simboleggiano i 5 continenti e con un occhio alle previsioni e un altro alla disponibilità dei giudici del Guinness si è deciso di rimandare, appunto, a mercoledì 18 maggio.
I Napoletani da buon popolo di attenti ai segni divini hanno indossato le vesti degli aruspici e hanno tirato fuori l’unico verdetto possibile: l’uocchie so pegg re scuppettate tradotto il malocchio è più forte di un colpo di fucile. Amen.
A Sergio Miccù e Claudio Sebillo è toccato l’onere di avvisare tutti i moltissimi pizzaioli intervenuti e incrociare le dita.
Le operazioni di smontaggio della monorotaia della pizza sono andate avanti fino a sera. Martedì si ricomincia con il posizionamento e con tutti i passaggi per cercare di conquistare il record.
Due chilometri di pizza e di lungomare di Napoli che tutti sperano possano finire un’altra volta nella storia.
Al pari della raccolta delle firme per #pizzaUnesco che continua a macinare record e vola verso quota 1,5 milioni.
Ce la faremo, dice Teresa Iorio, la campionessa del mondo STG che si dice pronta a mettere le due dita “int’ all’uocchie ‘e chi ce vuole male”.
Mica saranno gli Americani che ci vogliono scippare il monumento nazionale della pizza napoletana?
[Immagini: Vincenzo Pagano, iPhone Vincenzo Pagano, Susta, Lorenzo Franco]