Ricciarelli, Natale aspettando l’Igp. E il panforte scalda i muscoli
Un Natale speciale per i Ricciarelli senesi, in attesa di entrare definitivamente nella lista degli IGP europei. Dopo l’approvazione del disciplinare di produzione da parte della Commissione Europea e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, ora il Comitato promotore sta lavorando al piano di controllo insieme all’Università di Siena. L’iscrizione definitiva nella lista delle Indicazioni Geografiche Protette avverrà, in assenza dell’opposizione da parte di paesi membri o terzi, in primavera. Sarebbe il primo dolce italiano IGP.
Ha già scaldato i muscoli e si prepara ad avviare l’iter per la registrazione IGP anche il panforte, altro dolce-simbolo della città toscana. Insieme ai ricciarelli vale 50 milioni di euro e il loro volume d’affari, movimentato per il 90% durante le festività natalizie, è in aumento quest’anno del 5%. Il grosso della domanda proviene dai mercati classici di esportazione del made in Italy alimentare: Nord America, Nord Europa, Australia e da un po’ anche la Cina.
Entrambi i dolci affondano le loro radici nel Medioevo. Più antico il panforte (risale al 1200) la cui ricetta attuale è stata regalata nell’800 da un pasticcere senese alla regina Margherita mentre la presenza dei ricciarelli sulle tavole della città è attestata, come dolce elitario, nelle cronache del 1400.
[Fonte: Il Sole 24 Ore]
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