Cilento. Il richiamo della solida cucina di tradizione da Nonna Sceppa a Paestum
Nonna Sceppa è un ristorante di riferimento a Paestum. Lo apre nel 1969 Giuseppa Chiumento, detta Sceppa. Sono 55 anni che è la tavola più citata del luogo e i presupposti per una menzione ci sono tutti.
Anche la Michelin in questo 2025 menziona Nonna Sceppa tra i 1983 ristoranti della Guida pur senza un segno di distinzione (tradotto, non ha né stella né è Bib Gourmand). Ma proprio una nota degli ispettori e l’indicazione del prezzo (€€) permettono di ribadire una considerazione già espressa su questa pagina 7 anni fa. Nonna Sceppa non è un ristorante “caro” ma non è nemmeno una trattoria. Copio-incollo dalla Rossa: I prezzi, salvo che per certi piatti a base di pescato un po’ più costosi (esempio il branzino al sale o il rombo al forno), sono assai corretti!
E sfatiamo anche la prima impressione che un avventore potrebbe avere appena varcato il portale e parcheggiato l’auto nell’ampio spazio a disposizione. La sterminata distesa di tavoli nel porticato (che gioia godere del fresco in estate e del sole autunnale), farebbe pensare a una mensa. Cancellate questa idea e accomodatevi. Vi sentirete subito a casa.
Merito anche, o forse soprattutto, di Luigi Mastrocinque il padrone di casa che tutti vorrebbero avere in un ristorante. Non parliamo di maître o sommelier o food manager. Luigi Mastrocinque è l’oste fatto persona. Ti accoglie, ti coccola, ti chiede ancor prima di consigliare. Il desiderio è far star bene il commensale e ci riesce perfettamente. Fantastico!
Come la brigata di cucina tutta al femminile con Anna e Pina – nipoti di Giuseppa – e le loro cognate Francesca e Cinzia.
Come si mangia da Nonna Sceppa a Paestum
Dico subito bene, benissimo come in un vero ristorante tradizionale italiano. Attento alla stagionalità e alla qualità delle materie prime che qui da Nonna Sceppa non sono frasi fatte.
La verdura è pimpante e in apertura di pranzo (baciato dal tepore delle temperature) potrebbe suonare come mea culpa di un regime dietetico. Sbagliato, è tutto buonissimo, i broccoli (8 €), la cianfotta (9 €), le puntarelle con le alici (9 €).
Eccolo il peccato di gola che Luigi Mastrocinque consiglia in questo gioco di equilibri. Il fritto misto (15 €) è da manuale del fatelo così perché meglio non vi riuscirà. Mozzarella in carrozza da panico.
L’avrete capito o meglio lo capirete, pranzo leggero, che detto alla maniera internazionale light lunch fa più figo.
I ravioli di bufala con pomodoro e basilico (16 €) sono un quadro da appendere in biblioteca. Morbidi, succulenti, di buon spessore e ottima cottura. La semplicità al potere.
La carta è solo dei (tanti) piatti del giorno invita a una ben più devastante scorribanda tra primi e secondi di pesce. Ma noi restiamo al pranzo veloce e ci lasciamo prendere dalla descrizione del dolce.
Un dolce, un colpo, buonissimo, a qualsiasi intenzione di stare contenuti. Una sorta di millefoglie con cuore di babà (7 €) che ti fa pensare una sola cosa. Da Nonna Sceppa ci devo ritornare più spesso.
Menu e prezzi di Nonna Sceppa a Paestum
Qualche prezzo ricordando che stagionalità e disponibilità fanno variare la carta anche se molti piatti sono ricorrenti. Per noi ricade nella fascia €€€ (da 51 a 80 €).
Antipasti
- Fritti e Sfizio (15 €)
- Mozzarella di Bufala e Fresella con Pomodorini (10 €)
- Finto Crudo di Crostacei e Tartara di Tonno (45 €)
- Tartara di Tonno con Insalata di Mele e Zucchine (20 €)
- Crostini con Gamberetti Marinati (15 €)
- Insalata di Polpo e Seppie (22 €)
- Crostoni con Mozzarella e Salmone Affumicato (18 €)
- Polpetti (moscardini) Affogati con Crostini (22 €)
- Sauté di Vongole Veraci (25 €)
- Seppie Ripiene alla Marinara (16 €)
- Cuoppo Fritto del Pescatore (22 €)
- Fagotto con Gamberetti e Zucchine (18 €)
Primi Piatti
- Ravioli di Bufala con Pomodorini e Basilico (16 €)
- Lagane e Ceci all’Aglio Soffritto (16 €)
- Zite alla Cetarese ( Genovese di Tonno) (18 €)
- Mezzipaccheri al Ragù di Mare (22 €)
- Spaghetti alle Vongole Veraci (25 €)
- Linguine con la Granseola (25 €)
Secondi Piatti
- Polpette di Melanzane (10 €)
- Parmigiana di Melanzane (12 €)
- Bracioletta Napoletana con Cianfotta di Ortaggi (18 €)
- Tagliata di Filetto con Rucola e Balsamico (27 €)
Pesce
- Baccalà Fritto in Camicia con Insalatina di Rinforzo (18 €)
- Trancio di Ricciola Stufato con Datterini Gialli e Asparagi (25 €)
- Trancio di Dentice Scaloppato ai Carciofi (25 €)
- Tonno Scottato ai Ferri con Fagiolini all ‘Insalata (25 €)
- priletto di Orata alla Partenopea con Patate (25 €)
- Rombo Gratinato al Forno con Patate (per due persone) (60 €)
- Branzino al Sale con Emulsione di Olio e Limone (per due persone ) (60 €)
Recensione e prezzi dell’8 agosto 2017
Paestum terra di miti e di turismo, come tutto il Cilento, che spesso sottomette i ristoranti a proposte gastronomiche annacquate da una clientela poco attenta.
Ma a pochi passi dai templi c’è un ristorante, Nonna Sceppa, che fa scuola da quasi 50 anni: dal 1969, per l’esattezza.
La prima impressione è ingannevole. Lo sguardo sullo sconfinato dehors che ospita circa 200 coperti lascia pensare alla classica ristorazione di massa, quasi una mensa. Ma fin dal primo scambio di battute con il personale si percepisce di essere in un posto diverso, dove familiarità e cortesia sono il binomio su cui fa perno la sala.
Mantenere una qualità alta con questi numeri è un’impresa da numeri uno e la famiglia Chiumiento, di generazione in generazione, ha saputo mettere radici solide.
La prima nota riguarda i prezzi che sono perfettamente in linea con il mercato. E quindi sfato subito il mito che circola in zona di una Nonna Sceppa ristorante troppo costoso.
Quanto costa
La proposta è così composta:
- 13 antipasti che vanno dai 9 € per un piatto di fritti misti ai 30 per un Finto crudo di crostacei e tartara di tonno Alalunga. Tutti gli altri in media costano 14 €.
- 7 primi i cui prezzi vanno dai 10 ai 20 € delle Linguine all’Aragosta .
- 6 secondi misti fra carne e vegetali con prezzi dai 9 ai 20 €
- 9 secondi di pesce che vanno dai 18 ai 38 €.
- 6 contorni tradizionali dai 5 agli 8 € con piatti tipici come Zucchine alla Scapece e Cianfotta di ortaggi.
Come si mangia
La carta di Nonna Sceppa omaggia il territorio dalle colline circostanti, passando per la pianura di Paestum che porta al mare. Alcune materie prime provengono direttamente dai terreni di famiglia: c’è il Carciofo di Paestum, il cece di Cicerale, e poi il cuoccio, pesce povero del Cilento. E poi ricette del Cilento eseguite in cucina dalle 4 donne di famiglia che, affiancate ciascuna da un aiutante, riescono a celebrare ogni giorno la tradizione scegliendo solo ingredienti freschi e di qualità.
È la vecchia ristorazione all’italiana che fa scuola rimanendo riferimento per gli appassionati veri e anche per la critica gastronomica che su questo locale ha sempre speso parole buone.
Io ho iniziato da Nonna Sceppa con la tartare di Alalunga con insalata di mele zucchine. Ottimo piatto freddo sapientemente lavorato e ideale in questi giorni di caldo afoso che incombe anche nelle ore serali.
Poi seppie ripiene alla Marinara, un vero viaggio nel tempo che riporta alla genuinità di una volta. Il piatto ha il sapore domestico e l’accuratezza tecnica di un ristorante perché le seppie, tenerissime, sono state cotte in maniera esemplare e nel morbido ripieno sono riconoscibili gli ingredienti come pane, gamberetti e tentacoli.
L’intingolo saporito che le accompagna invita ad una verace “scarpetta” che ci concediamo con l’ottimo pane locale.
Il classico abbinamento gamberi e zucchine è riproposto in una versione nuova e “fresca” che convince e ci pare un’ ottima proposta in questa estate torrida anche come secondo o piatto unico.
La pasta
Semplicità assoluta per le linguine all’astice di Nonna Sceppa: solo la pasta saltata in un sughetto di pomodoro insaporito dal crostaceo. In questo caso non siamo stati fortunati. L’aragosta locale non era disponibile, ma resta la dimostrazione che quando la materia prima è scelta accuratamente sono sufficienti 2 ingredienti per servire un piatto eccellente.
Gli Ziti alla cetarese è una genovese di tonno che fa scuola. La pasta, classicamente spezzata a mano, riporta a rituali antichi. Il tonno, cotto con la cipolla, ha una consistenza quasi carnosa ed entrambi si sciolgono in un boccone voluttuoso.
Le porzioni sono generose e sazierebbero chiunque. Ma non lasciamo il tavolo senza assaggiare una frittura mista di anelli di totano e alici e anche qui non c’è una pecca. Fritto gonfio, asciutto e leggero.
Terminiamo con il gelato al pistacchio e cioccolato fuso: una delizia.
Possiamo dire che oltre ad una buona cena, da Nonna Sceppa abbiamo trovato una dedizione e una vocazione assoluta alla ristorazione.
Senza dubbio una cucina solida che si tramanda da generazioni con i piccoli “segreti di famiglia”. Che danno quel tocco in più ai piatti e che ti spinge a fissare nella memoria i sapori.
Non siete d’accordo?