A Terrazza Palestro a Milano per l’insolita crème brûlée di Mocellin
Un felice ritorno a Milano: quello di Stefano Mocellin, che prende le redini di Terrazza Palestro, ma senza abbandonare il suo ristorante a Padova, Il Padovanino.
Novità (felice) di questa estate 2024 agli sgoccioli, quella di Mocellin a Milano sarà comunque una presenza fissa ogni lunedì e martedì.
La sua è appunto una consulenza, con un menu in parte diverso da quello del Padovanino. Qui, come a Padova, Mocellin porta e intreccia le sue esperienze. Come sottolinea la Guida Michelin 2024 nel descrivere il ristorante di Padova, la sua è “una cucina colorata e creativa, in cui si rincorrono citazioni italiane.” In particolare, Milano, sua seconda patria gastronomica, e Venezia. E ritroveremo sia Milano che il Veneto anche in Terrazza Palestro – ad esempio, la crème brûlée (che ho assaggiato), in carta dal Padovanino sin dagli inizi. Mancherà solo la terza passione di Stefano, la brace, presente in molti piatti padovanini. Ma non è detto che in futuro non arrivi anche qui.
Comunque, l’idea che Mocellin ha portato qui a Milano è quella di una cucina semplice, e semplificata anche rispetto a quella precedente di Terrazza Palestro. (Lo chef Flavio D’Ambrosio, che guidava la cucina, ha sentito il richiamo della nostalgia ed è tornato in Sicilia). Massima semplicità, nessun lavoro eccessivo, ad esempio, sulle texture (arie, croccantezze), lavorando invece sulle temperature e sulle acidità, più facilmente percepibili dal cliente.
La Terrazza Palestro a Milano
Affacciata su una delle più belle viste della città, il tappeto verde dei Giardini Pubblici, la Terrazza si trova appunto in via Palestro, due passi da piazza Cavour, ai margini di Porta Venezia. Siamo sul tetto del palazzo che ospita il Centro Svizzero, al cui interno troviamo le principali istituzioni che rappresentano la Svizzera a Milano. L’istituzione, fondata nel 1913 come Circolo Svizzero, divenne in seguito Centro, e nel 1951 inaugurò la sede attuale, via Palestro angolo via del Vecchio Politecnico. La Torre venne invece inaugurata l’anno dopo.
Il rooftop Terrazza Palestro si affaccia sui Giardini Pubblici, il primo parco pubblico di Milano, per tutta la sua lunghezza. Qui troviamo il cocktail bar, e una parte dei tavoli del ristorante, che si divide fra sala interna (con il suo bar) e terrazza (che resta aperta tutto l’anno). Ci sono anche spazi riservati per riunioni ed eventi.
Pranzo stampa alla Terrazza di Via Palestro a Milano con Stefano Mocellin
Ho aperto il mio pranzo in Terrazza Palestro a Milano con la crème brûlée. Mi sono lasciato guidare, come sempre, da Stefano, anche perché è da quando ha aperto a Padova che mi ripromettevo di andarci a mangiare.
E così ecco L’Illusione: una Crème brûlé di Parmigiano Reggiano, riduzione di Marzemino del Garda e gremolada. Ottimo inizio. Piatto in carta a Padova dall’inizio, con gran successo – che sembra replicarsi anche a Milano in Terrazza Palestro. Assolutamente deliziosa.
Il risotto al pomodoro ripieno di burrata, accompagnato da un battuto di pomodoro al balsamico, è un proseguimento altrettanto buono. Anche se potrei dire che è un po’ troppo “morbido”, non sarebbe male trovare in bocca un poco più di consistenza. Il riso è Riserva San Massimo.
L’idea di partenza, mi dice Mocellin, è quella dell’arancino al pomodoro, riportato in chiave gourmet, ma semplice, appunto. Funziona.
“L’uovo che fa il figo” è un uovo poché su crema di patate e un ragù di fegatini di pollo. Il tartufo nero estivo probabilmente è un di più – non stona, per carità. Forse è solo una mia idiosincrasia rispetto all’abuso tartufesco nelle cucine in tutte le stagioni. Ma resta un piatto estremamente goloso. Me lo farò preparare senza.
La Panzanella con gambero rosso, bisque, basilico cristallizzato, caviale di lompo mi è piaciuta, nonostante un eccesso di cremoso di formaggio. Diciamo che spegneva un po’ tutto quanto.
Ma l’ho trovata, per quanto leggermente sbilanciata, gradevole (e io non amo particolarmente i piatti tipo panzanella).
Bene, molto bene anche la Piovra su patata schiacciata. Idee interessanti la salsa di ‘nduja, e lo spinacino saltato. Anche qui, mi è piaciuto molto nonostante l’abuso sistematico che si fa di questi poveri cefalopodi nelle nostre cucine. Piovra peraltro cotta benisimo.
Dolce. Wow già dal nome, Classico insolito. Si tratta di un Bonet, accompagnato da un gelato artigianale capperi e limone e una terra al cacao.
Il Signature Menu di Mocellin per Terrazza Palestro Milano
“Un menu ideato per esaltare i sapori tipici della gastronomia italiana. La nostra cucina privilegia le consistenze e i gusti netti e definiti, mette al centro la tradizione reinterpretata in chiave moderna e creativa.”
Signature Menu: 60 €, acqua e caffè inclusi: Vini in abbinamento: 40 €
- Illusione – Crème brûlée di Parmigiano Reggiano, riduzione di Marzemino del Garda, gremolada
- Risotto – Riserva San Massimo al pomodoro ripieno di burrata con basilico e battuto di pomodoro al balsamico
- “L’uovo che fa il figo” – Uovo poché, crema di patate, ragù di fegatini di pollo, tartufo nero estivo
- Sbrisolona, tartare di pesche marinate al timo limonato, marmellata di pesca, gelato artigianale alla crema
Vini in abbinamento
- Nozze d’oro (Sauvignon Tasca, Inzolia), Tasca D’Almerita, Sicilia
- I Pianali Rosato (Syrah, Cabernet Sauvignon), Tenuta Argentiera, Toscana
- Barbera (Barbera D’Alba), Ceretto, Piemonte
- PalmArgentina (Groppello, Marzemino, Moscato Rosa), Costaripa, Lombardia
Il menu alla carta
Per iniziare…
- Verdure di stagione (16 €)
- “Patanegra italiano” dei Monti Nebrodi affinato a San Daniele, pane tostato, tartare di pomodoro (22 €)
- Frittino veneziano: sarde, cipolla, salvia e maionese al rafano (20 €)
Antipasti
- Illusione dello Chef Stefano Mocellin Crème brûlée di Parmigiano Reggiano, riduzione di Marzemino del Garda, gremolada (20 €)
- Battuta di Fassona in osso, mela verde al limone, nocciole delle Langhe, acciughe, gel di tuorlo (23 €)
- Panzanella con gambero rosso, bisque, cremoso di formaggio fresco, basilico cristallizzato, caviale di lompo (22 €)
I primi piatti di Mocellin a Terrazza Palestro Milano
- Fusilloni al pesto di basilico con pomodori secchi, rucola, olive taggiasche, noci, limone e cialde di Parmigiano Reggiano (20 €)
- Risotto Riserva San Massimo al pomodoro ripieno di burrata con basilico e battuto di pomodoro al balsamico (23 €)
- Spaghettone affumicato alla carbonara con tartufo nero estivo (25 €)
- Ravioli fatti in casa ripieni di ossobuco, il suo fondo, crema di zafferano e gremolada (22 €)
- Tagliolini freschi con crema di peperone, polpo , polvere di olive, zest di limone, basilico, scamorza affumicata (24 €)
Secondi Piatti
- “L’uovo che fa il figo” Uovo poché, crema di patate, ragù di fegatini di pollo, tartufo nero estivo (22 €)
- Cotoletta di vitello alla milanese, finocchi, spinacino al balsamico, gel di arancia (32 €)
- Costata di manzo senza osso e tre contorni (36 €)
- Trancio di branzino, indivia cbt e piastrata, salsa al Franciacorta (27 €)
- Piovra, patata schiacciata, salsa di ‘nduja, spinacino saltato all’olio al cipollotto (29 €)
I Dessert di Terrazza Palestro a Milano con Mocellin
- Frutta fresca di stagione con sorbetto di limone e basilico (10 €)
- Sbrisola Sbrisolona, tartare di pesche marinate al timo limonato, marmellata di pesca, gelato artigianale alla crema (11 €)
- Classico insolito Bonet, gelato artigianale capperi e limone, terra al cacao, salsa al caramello (11 €)
- Rosso d’estate Meringa ai frutti rossi, anguria al profumo di Sambuca, spugna al lampone, frutta fresca, sorbetto al pomodoro (12 €)
- Zuppa inglese Cremoso equatoriale, morbido all’Alkermes, spuma alla vaniglia, cialde croccanti di wafer e cioccolato (12 €)
La carta dei vini, ricca, molta Francia, molto Piemonte, conta 150/200 etichette (stima mia). Mi hanno portato tre calici, nell’ordine delle foto. Apprezzabili, un dubbio forse se un abbinamento, ma non lo esprimo.