Corteccia a Milano, menu e prezzi del ristorante di Cristiano Tomei
Corteccia è il nuovo ristorante di Cristiano Tomei che ha deciso di portare la sua cucina a Milano. La location è centralissima nella zona del Durini Design District, uno dei più ambiti durante la Design Week.
Cristiano Tomei, originario di Lucca, è sempre stato appassionato di cucina e di viaggi. Ha conquistato la stella Michelin nel 2012 con il suo primo ristorante, l’Imbuto, aperto a Lucca nel 2007. Oggi, senza più stella, è ospitato nei locali dello storico Palazzo Pfanner, gioiello seicentesco a ridosso delle Mura di Lucca. Dal 2021 Tomei è anche executive chef dell’Hotel Bauer a Venezia e del ristorante Terraforte all’interno del Castello del Terriccio, splendida tenuta agricola nel Pisano.
Per chi conosce già l’eclettico chef non è difficile immaginare che il suo ingresso nel capoluogo meneghino sia stato vibrante.
Corteccia ha inaugurato con un party molto vivace e affollato in cui si è mangiato e bevuto ma anche ballato e cantato con Pupo, uno degli ospiti della serata insieme ad Alessandro Borghese.
Cristiano Tomei ha sempre ribadito la necessità di trovare immenso piacere nelle cose che si fanno compreso uscire a cena. L’importanza di servire buon cibo e di soddisfare l’aspetto ludico è ciò cui auspica Corteccia: “Vogliamo che si crei un contesto conviviale e godereccio”. Il suo claim è: “Venite a provare i piatti di Corteccia e vi divertirete”
Com’è Corteccia a Milano
Corteccia, format ristorativo ideato e realizzato da Food Media Factory insieme a Cristiano Tomei, ha un design un po’ anni Settanta ma allo stesso tempo una veste contemporanea.
Conta 67 coperti di cui 10 al bancone e 8 nella sala privé in cui spicca la gigantografia di Tomei firmata Lido Vannucchi. Sono previsti anche 15 posti all’esterno per la bella stagione.
Corteccia ha anche un piano superiore in cui è ricavato uno spazio coworking di Cofoundry. I colori terra e arancione scaldano l’ambiente e le tappezzerie psichedeliche fanno effetto Saturday Night Fever. Ci sono elementi un po’ opulenti come un gran bel tavolo in marmo di Antolini, comode poltroncine verdi, pareti color ocra. Dall’ingresso con il soffitto altissimo si arriva all’area del bancone e poi al privé. La finestra rettangolare da cui si intravede la cucina e che si affaccia su Corteccia sembra un quadro.
L’insieme di materiali, stili e colori crea un ambiente accogliente ma anche rigoroso. Per cui starà al cibo e agli addetti ai lavori scaldare gli animi oltre che la pancia. In fondo l’intenzione di Cristiano Tomei con Corteccia è anche di rilassare i suoi ospiti in una città come Milano che offre tante opportunità ma richiede energie.
Il menu e i prezzi di Corteccia a Milano
Corteccia ha una carta unica per pranzo e cena. La cucina se pur sempre un po’ creativa, punta su piatti che hanno radici italiane con ingredienti locali e stagionali. Corteccia vuole essere un’osteria anche se non ha l’aspetto di un’osteria di Milano e forse questo contrasto tra forma e contenuto è un po’ la cifra di Cristiano Tomei. Il suo menu ha un che di garbo lucchese. “Si va a Lucca a prendere il garbo” è un’espressione che rimandava secondo un antico detto allo stile di vita dei lucchesi, curati, eleganti e mai fuori posto.
Ma ha anche una sua conclamata genuinità, quella della cucina toscana, dell’olio buono, con qualche spunto milanese. In cucina il braccio destro di Tomei è Fabio Anello.
Il menu degustazione di 5 portate costa 100 € (escluso vini)
Le Pietanze
- Una triglia a Milano (20 €)
- Ortaggi ed erbe selvatiche (15 €)
- Roastbeef ed ossobuco (25 €)
- Crema catalana al parmigiano e finocchio (18 €)
- Insalata di faraona invernale (20 €)
- Fritto misto Milanese (18 €)
- Tortelli Olio d’Erbe (18 €)
- Riso cipolla e zafferano (18 €)
- Spaghetti aglione e peperoncino fresco (15 €)
- Pennoni Panna e Prosciutto (18 €)
- Cervo al vermut (28 €)
- Anatra all’arancia (28 €)
- “A tutto carciofo” (20 €)
- Filetto di manzo in pineta (30 €)
- Calamari con ripieno di zimino e fritto di gamberi di fondale (30 €)
Tutti i piatti sono accompagnati da contorni stagionali
Per concludere
- La Peschina di Prato di Paolo Sacchetti con Tarte tin di pesca e rosmarino (12 €)
- Assaggio di formaggi (12 €)
- Torta di erbi (12 €)
- Crème caramel agli arachidi e Sorbetto al Campari (12 €)
- Lo special dello chef (12 €)
I piatti dell’inaugurazione di Corteccia a Milano
I Tortelli Olio d’erbe con polvere di cappero, un piatto tanto semplice quanto gustoso. Il riso con cipolla e parmigiano, al dente, molto buono e leggero.
Il filetto di manzo in pineta. È un piatto che Tomei porta nel cuore. La ricetta “parte da un pezzo di legno”, ovvero da una corteccia di Pino Marittimo della zona del Leccio di Viareggio. La corteccia viene messa in forno a scaldare per sprigionare i suoi aromi.
La carne è preparata a crudo tagliata al coltello e condita con il suo grasso sciolto. Tomei la serve sulla corteccia di pino caldo con sopra bucce di patate a chips e un goccio di olio toscano. L’effetto è impressionante, sembra di mangiare una bistecca.
Non ci siamo fatti mancare il dolce, una vera e propria chicca. È la Peschina di Prato di Paolo Sacchetti, un classico della pasticceria a base di pasta brioche, crema pasticcera e alchermes.
Oltre ad una buona scelta di vini compresi quelli di piccoli produttori biologici, da Corteccia a Milano non manca una proposta cocktail per l’aperitivo e per il dopocena. Al party li ha preparati Giorgio Facchinetti.
Sulla pagina Instagram del locale leggete gli intenti: “Milano non sarà più la stessa”. Obiezioni?