Max Mariola a Milano, recensione onesta del carbonara show
Nato e cresciuto a Roma, dopo successi social, tv e libri, Max Mariola, si getta nel turbinio di Milano con il suo ristorante nell’elegante quartiere di Brera. Prenotare da Mariola non è facile, ma noi troviamo un tavolo e ne approfittiamo per una cena e una recensione.
Appena entrati, colpisce il cambio di colori e di suoni rispetto alla strada. Si va dai toni sobri di una Milano che parla sottovoce ad una bomba di colori caldi, luci neon e musica pop trash. Forse un po’ troppo alta, ma ci abiutuiamo.
Il locale è un po’ urlante, come una borgata romana, ma ben studiato. I toni caldi dell’arredamento – legno, pelle e muschio – trasmettono serenità. Niente sembra lasciato al caso. Tranne purtroppo un appendiabiti che sarebbe necessario. Le giacche, poggiate sulla spalliera tonda della sedia, scivolano più volte in terra.
Perché fare una recensione del ristorante di Max Mariola che ne ha già tante
Ripartiamo dall’ingresso per una recensione anche se Max Mariola ne ha già svariate. Al bancone ci accoglie il barman. Siamo in anticipo e chiediamo un aperitivo. Il loro famoso Old fashion al guanciale e qualcosa che somigli a un Bloody Mary. L’Old fashion di Mariola merita un buono. Il guanciale si sente nella patina untuosa e sapida che il cocktail lascia in bocca.
Il barista ci propone un’altra bevuta buona, ma senza pomodoro. Del Bloody Mary ha solo il piccante ed è un po’ troppo citrico per un inizio pasto.
Ci sediamo al nostro tavolo. Un po’ più largo sarebbe stato meglio. Il servizio è non troppo attento, ma la simpatia la fa da padrona sempre e trasmette buonumore.
Una volta seduti ci arrivano subito pane e olio – “quelli Boni” – insieme a qualche fetta di mortazza. I miei nonni sono di Roma e in un attimo torno alle merende di nonna. Ricaccio indietro una lacrimuccia e via con la cena. È il bello della cucina, una macchina del tempo emotiva.
L’impaginazione e i materiali del menu sono migliorabili e, tranne qualche frase di Max, non è per niente accattivante. I piatti proposti non hanno un unico filo conduttore, tranne una romanità per lo più rivisitata che spunta qua e là.
Pilucchiamo dalla carta tre antipasti e un primo per due, la famosa carbonara. Il cameriere ci consiglia di aspettare per ordinare altre portate. Lo ringrazieremo alla fine: un piatto in più sarebbe stato di troppo. Ma, siamo onesti: siamo qui per la famosa carbonara e non solo.
Come si mangia da Max Mariola
Le Polpette alla picchiame un po’ sono la rivisitazione del lesso alla picchiapò, ricetta di recupero tipica romana. Quattro polpette fritte di carne tagliata al coltello. Buona la carne a pezzi grossi nelle polpette, niente di eccezionale la salsa che le accompagna e che dovrebbe ricordare il picchiapò.
La Pizza croccante con crema di ricotta, zucchine alla scapece e alici del Cantabrico “Quelle bone” è la sorpresa della serata. La pizza è croccante, ma morbida. La cremosità della ricotta abbraccia il corpo della zucchina e le alici danno la giusta sapidità ad un piatto che aumenta l’acquolina in bocca. Se Max Mariola avesse scelto alici di Anzio, la recensione al piatto avrebbe spuntato un rotondo 10.
Il Carciofo alla Giudia con pecorino romano Dop e mentuccia “Quello scrocchiarello” è un bel piatto. Trovi quello che ti aspetti. Il fritto è perfetto, leggero ma croccante, giusto il pecorino grattugiato sopra. Max ci redarguisce con simpatia: ”dovevate mangiarlo per primo, va mangiato caldo!” Se ce lo avesse suggerito il cameriere, vorrei rispondere, ma è comunque ancora alla giusta temperatura. Buono! (l’ho già detto).
La recensione della carbonara di Max Mariola che costa 30 €
La Carbonara con annesso show va provata. Max è cuoco quanto show man ed è lui il valore aggiunto di un piatto che è da manuale.
La cottura molto al dente degli spaghetti e la croccantezza del guanciale contrastano con la cremosità della carbocrema.
Il prezzo è elevato (30 €), ma ne vale la pena. Sia per il cooking show che per le chiacchiere con Mariola, che aggiunge una cucchiaiata di buonumore al piatto e alla recensione.
I dolci
Niente ci entusiasma dei dolci sulla carta del ristorante di Max Mariola, ma ne scegliamo due per dovere di recensione. O forse perché siamo troppo golosi.
Anche per il TiramiMax c’è uno show replica di quello della carbonara con protagonista sempre la crema. Max Mariola stavolta lascia fare al cameriere. Molto bravo, ma non trasmette il “sound” del piatto salato. I biscotti sono fatti in casa e questo è un merito, C’è la possibilità di aggiungere crema di Baileys e lo facciamo. Saggia scelta. La crema è un po’ più liquida di come ce la aspettavamo, ma è un gran tiramisù.
La Crostata di visciole con ganache al cioccolato è una torta classica. La base di pasta frolla è farcita con ricotta e visciolata, accompagnata da ganache al cioccolato. Buona ma non entusiasmante.
Prendiamo un Sazerac come cocktail di chiusura. Buono, ma non eccezionale.
La puntata al ristorante di Max Mariola è nel complesso appagante anche per il suo valore aggiunto. Mariola è un oste d’altri tempi in chiave moderna e senza di lui lo show della carbonara avrebbe perso un po’ di sapore nella recensione.
Annoto che la carta dei vini è un po’ ristretta (noi abbiamo scelto un pinot nero del Trentino da tutto pasto) e avrei preferito scorrere una lista più folta di vini laziali. Ma alla fine della recensione, Max Mariola per me prende un 7. Non avevo detto che è buono?
[Foto e testo di Federico Farris]
Menu e prezzi del ristorante Max Mariola a Milano
Antipasti
Pizza croccante con Crema di Ricotta, zucchine alla scapece e alici del cantabrico “Quelle bone” (16 €)
Tartare di razza Piemontese (150 gr con crema di piselli, fonduta di parmigiano, tuorlo d’uovo dorato, chips di prosciutto crudo e germogli (20 €)
Carciofo alla Giudia con Pecorino DOP e Mentuccia “Quello scrocchiarello” (14 €)
Pan Carciofo con Crudo di Parma (30 mesi) (20 €)
Benedetto Max Primavera, crostone di pan-brioche asparagi saltati uovo poche crema di parmigiano (18 €)
Polpette di Razza Piemontese alla “Picchiame un po’”. (18 €)
Primi di terra e di mare
Linguine con zucchine fiori di zucca e bottarga (26 €)
Fettuccine fatte in casa, alla Vignarola con Piselli, Carciofi, Asparagi e pomodori arrostiti. (18 €)
Amatriciana di Baccalà (18 €)
Rigatone alla Gricia con Polpo Croccante (26 €)
Risotto “alla Romanese” Cacio e Pepi, Scorze di Limone d’Amalfi, Mantecato all’Olio “Er Pecorino lo mettemo dappertutto…” (24 €)
“Su richiesta special del giorno Showcooking dello chef” (30/35 €)
Secondi di terra e di mare
Il Cotolettone da 800 gr con insalata di Pomodori Merinda Rucola e Parmigiano Reggiano (60 €)
Stinco di Vitello disossato con indivia riccia arrostita (28 €)
Thai-Max Pollo in Salsa Agrodolce Thai Style, Riso Jasmine alla Spezie e Pak-Choi (23 €)
Catalana di Baccalà (26 €)
Entrana Marinata al Bourbon con Topinambur e Patate alle Erbe (26 €)
Radicchio di Treviso Igp Grigliato con Nocciole Italiane, Semi Tostati e Salsa al Gorgonzola. (16 €)
Pescato del giorno con panatura aromatica, insalatina croccante e chips di patate (28 €)
I dolci di Max Mariola
La Piccola Caprese con Crema Inglese all’Arancia (9 €)
Crostata di Ricotta e Visciole con Ganache al Cioccolato 9 €)
TiramiMax (11 €)
Tarte Tatin Classica alle fragole servita con Panna Montata (9 €)
Frutti di Bosco con Panna Montata (12 €)
Crostatina di pasta frolla, lemon curd con frutti rossi (8 €)