Rita De Crescenzo accusa Roccaraso: un panino costa 14 euro

Una domenica da incubo per Roccaraso letteralmente invasa da 10 mila persone arrivate con oltre 220 bus. Intasata la statale 17 con autobus e auto che cercavano di fendere la folla umana impegnata a raggiungere il centro del paese dell’Abruzzo. Conosciuta località sciistica, molto gettonata dai residenti della Campania e del Napoletano, ha ricevuto un’ondata di overtourism per un video di Rita De Crescenzo. La tiktoker, forte di 1,7 milioni di follower, ha invitato tutti a venire a Roccaraso dove qualche giorno prima della domenica bestiale aveva girato il video.

Stile sempre trash e molto apprezzato dai suoi seguaci sono la cifra di Rita De Crescenzo non nuova a bagni di folla. A Napoli aveva inaugurato il suo negozio in Corso Umberto tra ali di supporter festanti arrivando a bordo di un’ambulanza privata utilizzata come taxi. Personaggio controverso per le vicende giudiziarie in cui è stata coinvolta ed assolta, in questo caso ha funzionato come agenzia di viaggio low cost. Roccaraso è quindi stata travolta dall’onda social e dal comportamento non proprio civile dei turisti di una sola giornata. Al rientro, la domenica sera, rifiuti sparsi ovunque a ricordo di una giornata campale. Tanto che il sindaco Francesco Di Donato ha chiesto l’intervento dell’Esercito e il Prefetto ha ordinato le targhe alterne per 5 comuni del comprensorio. In vista di un nuovo assalto che probabilmente si verificherà.

Anche, o forse, soprattutto per la sfida lanciata da Rita De Crescenzo che a Repubblica ha detto che il sindaco “deve dare spazio alla povera gente. La vita è cambiata, con mille euro al mese, una famiglia normale non può portare i bambini in un albergo su quelle montagne. Va regolarizzato un po’ questo”.

La sfida di Rita De Crescenzo

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E di fronte a critiche e a divieti ha lanciato la sfida: “Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso”. Promettendo che domenica 2 febbraio i turisti saranno il doppio.

Il consorzio SkiPass Alto Sangro ha diffuso un comunicato in cui distingue la situazione del paese di Roccaraso da quella degli impianti sciistici specificando che il comprensorio, che si estende anche ai comuni di Rivisondoli e Barrea, conta 24 impianti di risalita e oltre 100 km di piste. Un tentativo di gettare acqua sul fuoco delle polemiche che rischiano di danneggiare l’immagine dei paesi abruzzesi.

Quanto costa mangiare a Roccaraso e a Rivisondoli

Messi sotto accusa anche dal punto di vista gastronomico da Rita De Crescenzo. Che per sottolineare la sua estraneità alle iniziative delle agenzie di viaggio e alle sue buone intenzioni fa la lista della spesa. Tutta pagata. A partire dal macellaio e dai ristoranti.

Ma aggiunge che un semplice panino con una fettina di prosciutto e formaggio costa ben 14 €. E trascina anche Rivisondoli che fa pagare una bottiglia d’acqua 7 euro. Mentre una busta di patatine che a Napoli costa 1 euro costa 5 euro.

Nulla a che vedere con i ristoranti più quotati di Roccaraso come Cichibio o l’Osteria del Tarassaco a Rivisondoli. Come fuori dalle rotte di Rita De Crescenzo è Castel di Sangro che invece dice di non aver pubblicizzato.

Ma bisogna ricordare che il target cui si rivolge è quello che cerca le formule low cost con andata e ritorno in giornata. 20-30 € a persona e panino incluso nel prezzo.