Roma. Com’è Eataly 2 che per ora non riesce ad aprire al pubblico
La notizia è che il nuovo store romano di Eataly non ha aperto le porte al pubblico oggi, come invece era stato annunciato. Ancora un po’ di pazienza è richiesta a chi non vedeva l’ora di fare la spesa fino alle 2 del mattino in pieno centro o sperava di attovagliarsi nel week end in uno dei sette punti di ristoro della struttura di Farinetti. Per ritardi nei lavori di ristrutturazione e – pare – anche nell’allaccio delle utenze, l’apertura è rimandata alla prossima settimana.
Ma nonostante i problemi, ieri Eataly di piazza della Repubblica ha accolto ospiti selezionati e giornalisti nella nuova struttura realizzata in collaborazione con il gruppo Ethos. Presente, naturalmente, il patron Oscar Farinetti che ha illustrato genesi e finalità del progetto a una folla di giornalisti ancora assiepata all’esterno dello store e provata dalla temperatura africana di questo luglio romano.
Dopo i convenevoli di rito, le porte finalmente si aprono e possiamo entrare nel nuovo Eataly della capitale. La prima cosa da notare è che fino a qualche anno fa, dove ora sono esposte in bella mostra le eccellenze della produzione alimentare del Belpaese, c’era un McDonald’s: quasi una Nemesi. La struttura spazia per 1500 metri quadrati che si sviluppano soprattutto in verticale, su quattro piani.
Si accede direttamente nella zona mercato, a tu per tu con le bibite Lurisia e Molecola, i dolci per la colazione Duca d’Alba e Gentilini, il miele Thun, le confetture Agrimontana e Alce Nero e i tè e le tisane Valberde e Clipper. Più in là gli oli, la pasta, le conserve di pomodoro e i pelati, le spezie, i condimenti e molto altro ancora.
Alle spalle dell’area shopping i primi punti di ristorazione. Prima il pane di Eataly che proviene dal grande forno a legna con piano rotante di 3 metri del punto vendita di Ostiense e viene preparato con farine biologiche e lievito madre. Poco più in là trovano spazio la pasticceria salutista di Luca Montorsini e l’alta pasticceria del gruppo Ethos.
Ieri però l’intero bancone era imbandito di assaggi di focacce e pizze (con le melanzane, al pesto, il pomodoro. Tutte ottime, ma una menzione speciale merita quella con la cipolla), mozzarelle di Roberto Battaglia (prodotte nel laboratorio Eataly Ostiense secondo la tradizione casertana), affettati, assaggi di riso venere e pasta con pomodorini e ricotta salata, vini prodotti dalle cantine raggruppate nell’associazione “Vino libero”.
Sempre a piano terra i gelati Làit di Ugo Alciati, che utilizza solo latte di razza piemontese di pascoli di montagna. Il fior di latte che veniva offerto ieri era davvero notevole. Da qui si può accedere allo spazio esterno, la zona aperitivo sotto i portici monumentali e prendere un calice di vino o una birra artigianale di Birra Libera, di Baladin o degli artigiani laziali. Oppure si può salire al primo piano.
Qui trovano posto il Ristorante della carne e quello del fritto con 38 posti a sedere. Ieri nessuno dei due era attivo, quindi ci limitiamo a dirvi che la carne che sarà servita proviene dagli allevamenti bovini La Granda di Sergio Capaldo, dove gli animali sono alimentati con foraggi naturali, senza vitamine o integratori. I tagli – spiegano – saranno esaltati dalla cottura alla griglia a carbone vegetale.
Ancora un piano più su, al secondo, il Ristorante della pasta e quello della pizza, 98 posti a sedere in tutto. Nel primo si utilizzerà la pasta secca di Gragnano e quella fresca della famiglia Michelis da Mondovì. Per la pizza, invece, si potrà scegliere fra quattro diversi impasti: classico, 100% integrale, di grano Khorasan Kamut e partenopeo.
Al terzo piano, infine, si trova la bella sala della Naiadi, in verità l’unico spazio davvero luminoso di tutta la struttura. La sala, con le sue finestre che affacciano sulla piazza, potrà essere riservata a eventi privati o ci si potrà accomodare per consumare i piatti dei ristoranti.
Manca ancora un piano, il seminterrato dove trovano spazio l’Enoteca e birreria e il Ristorante dei salumi e dei formaggi. Qui si possono acquistare o gustare selezioni di vini e birre nazionali e internazionali da accompagnare a salumi e formaggi provenienti dal territorio laziale e italiano.
Farinetti si appresta a ripetere a piazza della Repubblica il successo di Eataly Ostiense?