Romeo. Dopo la U di umami Bowerman mette la V di hamburger vegetariano
Le prime indiscrezioni sull’apertura, poi il nome, le prime foto e i primi assaggi. Per arrivare all’alfabeto A-Z delle cose che offre Romeo il nuovo locale in Prati, a Roma, della coppia Bowerman-Spada e dei fratelli Roscioli. Architettura innovativa (qualcuno ha anche azzardato che l’unico limite potrebbe essere la troppa innovazione degli ambienti), scelte possibili per tutte le tasche, dal panino con mortadella stile studente alle ricche, ricchissime, alici del Cantabrico per approdare al piatto che sembra stia spopolando a Roma, l’hamburger qui in versione fusion con l’umami, e ai panini come quello con pastrami di lingua.
Esaurite tutte le categorie e tutte le lettere, per fortuna non è rimasta con il cerino in mano la V, lettera e categoria, dei vegetariani che potranno prendere a prestito come simbolo l’olivo che si protende verso l’orecchio di Dionisio della luce. Cristina Bowerman ha messo in carta anche l’hamburger vegetariano inizialmente pensato con le lenticchie poi sostituite dai fagioli neri. Ecco la prima impressione a caldo di una vegetariana doc e lettrice di Scatti di Gusto: Vanina.
“A pranzo da Romeo oggi ci sono andata con fiducia: io, che sono vegetariana, ho sempre difficoltà a trovare un posto che faccia un panino su misura per me, vegetariano sì, ma anche gustoso! Sentire il nome di Cristina Bowerman, però, per me è una garanzia e la mia fiducia non è stata affatto disattesa, visto che l’hamburger vegetariano di Romeo è davvero buono, fuori da ogni discussione. Iniziamo dal pane, un panino al sesamo, croccante al punto giusto e perfetto complemento per il ripieno: un hamburger di fagioli cremoso, quasi una vellutata, una consistenza che si sposa in maniera eccellente con l’insalata e il pomodoro di contorno e si fa avvolgere dolcemente dalla salsa a basa di mostarda, che da quel tocco in più ad un hamburger che è tutto fuorchè un banale hamburger vegetariano. Consigliato anche al non vegetariano che vuol rimanere leggero, almeno per un giorno, senza rinunciare al gusto!” (Vanina)
[Immagini: Daniele Amato]