Sciopero dei balneari il 9 agosto: frittata di pasta libera per tutti
Nell’estate dei treni che accumulano ritardi e dei biglietti aerei low cost scontati all’ultimo momento, c’è una voce assolutamente nuova: lo sciopero dei balneari.
A memoria non si era mai vista la categoria balneari – cioè i gestori delle concessioni demaniali delle spiagge – mettersi alla stregua dei benzinai. Il vero spauracchio degli Italiani in vacanza che, nonostante la fine del rito del mese di villeggiatura, non rinunciano all’auto per raggiungere i posti di mare. Pur con la conversione ecologica e i mega display al posto di tachimetro e contagiri, l’auto è pur sempre simbolo di libertà. Insomma, via dalla pazza folla per restare nelle pazze file.
E ora c’è questa novità delle 2 ore di ritardo nell’apertura dei lidi attrezzati e degli stabilimenti. Gli ombrelloni resteranno chiusi fino alle 10 del mattino. Probabilmente se ne accorgeranno soltanto i componenti della famigliola tipo anni ’60 con infante al seguito. Che deve arrivare in spiaggia presto per evitare il sole caldo. E tornare al fresco a ore 12 per il pranzo. Sono 2 ore in meno che non toccheranno i più giovani, sopravvissuti alla serata di divertimenti del giorno precedente. Che l’arenile lo vedono dopo orario di pranzo.
Perché diciamolo pure, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, l’associazione della Confcommercio che rappresenta le imprese del turismo, e la Federazione sindacale della Confesercenti, che rappresenta i balneari hanno studiato bene lo sciopero. Per evitare di far andare in escandescenze i clienti già provati da temperature torride di questa estate di siccità.
Lo sciopero dei balneari e degli ombrelloni
Lo sciopero degli ombrelloni è previsto come detto per venerdì 9 agosto. Cioè una data tranquilla. Chi ha preso la classica settimana da sabato a sabato preparerà i bagagli. Chi deve ancora arrivare lo farà il 10 agosto. Al mattino alle 8 suvvia è possibile scendere in spiaggia e ripararsi con un cappello in attesa dell’apertura degli ombrelloni.
Eh sì, perché dovete ricordarvi che le concessioni del suolo demaniale riguardano le attrezzature cioè ombrelloni, sdraio, lettini. Le leggi n. 217 del 2011 n. 296 del 2006 che regolano le concessioni prevedono il libero accesso sulla battigia che non può essere occupata. E c’è l’associazione Mare Libero che lo ricorda ogni 14 luglio con la “Presa della Battigia”. Sembrerebbe una rivoluzione, ma è un ricordare le norme che vogliono spiaggia libera per tutti. L’associazione proprio qualche giorno fa ha vinto una battaglia al Tar della Campania che con l’ordinanza 01499/2024 ha rimesso in discussione il farraginoso sistema di prenotazione (e di esclusione) della Baia di Posillipo. Luogo amato dai gastroappassionati per la presenza del ristorante stella Michelin Palazzo Petrucci.
Ora capirete che indire uno sciopero sabato 10 agosto dalle ore 12 alle ore 14 avrebbe avuto effetti ben più pesanti per i clienti degli stabilimenti balneari. Protesta sì, ma con moderazione, nei confronti del Governo che aveva preannunciato fuoco e fiamme in Europa per contrastare la direttiva europea del 2006, la cosiddetta “Bolkestein”.
La frittata di pasta è la merenda perfetta in spiaggia
A noi cultori del pranzo in spiaggia resta una solida certezza: frittata di pasta libera per tutti. E non solo nelle 2 ore di sciopero dei balneari. Perché in tutto questo tafferuglio di diritti negati a concessionari e bagnanti a seconda che si parteggi per gli uni o per gli altri, resta intangibile un diritto.
Nessuna concessione di spiaggia potrà far mai venire meno il sacro diritto alla merenda portata da casa. La concessione della spiaggia non equivale a concedere un monopolio della ristorazione. Con i prezzi folli che ogni estate allignano tra scontrini e incomprensioni vanno ricordate due cose.
1. La concessione riguarda le attrezzature e il loro utilizzo a pagamento da riconoscere al concessionario che le mette a disposizione /secondo un tariffario che deve essere esposto).
2. La merenda sotto l’ombrellone con la frittata di pasta, o maccheroni che dir si voglia, è perfetta: va mangiata fredda ed è quindi subito disponibile. Prepararla a casa mentre è in corso lo sciopero dei balneari è un attimo. E qui trovate la ricetta che fa per voi.