I 3 segreti per abbinare olio e pasta scopriteli con Scatti di Gusto
Un anno è trascorso e noi siamo pronti con il nuovo libro che vi insegna a scegliere e abbinare l’olio extravergine di oliva.
Come si mangia l’olio? Ve lo speghiamo giovedì 1 marzo da Eataly Milano.
Scatti di Gusto vi invita ad assaggiare il nuovo libro dell’olio dove spiccano le ricette di 6 chef ultra stellati e le pizze di Gino Sorbillo. Questa volta vi insegnamo a scegliere ed abbinare l’olio extra vergine di oliva con la pasta e con il pesce.
Noi di Scatti di Gusto supportiamo i tre autori Andrea Leonardi, Filippo Falugiani e Marco Provinciali che da anni si impegnano nella comunicazione della cultura olearia, sinonimo di tradizione, salute ed eccellenza gastronomica.
Il libro vi spiega in maniera dettagliata come abbinare l’olio al cibo e noi che siamo buoni come il migliore olio di oliva vi sveliamo in anteprima tre segreti per abbinare il giusto olio ai vari tipi di pasta.
1. Pasta con semola di grano duro
Oli mediamente fruttati con sentori freschi ed erbacei di insalata a foglie, di vegetali di frutta a guscio, con amari e piccanti medio lievi.
Bene dunque un Maurino e Pendolino cultivar tipiche toscane, bene oli ottenuti dalla Sbresa tipica della Lombardia oppure una Tonda del Matese (Basilicata) o dalla Rotondella della Campania.
2. Pasta fresca all’uovo
Gli oli da scegliere per questo tipo di pasta, tendenzialmente più dolciastra dovranno essere con amari lievi o medio lievi per cui prediligeremo cultivar come la Giaraffa della Sicilia, la Cassanese (Puglia) o la Castelnovina della Liguria. Cultivar che danno oli delicati e dolci in bocca ma con un buon fruttato.
3. Pasta integrale
Questo tipo di pasta dal sapore più incisivo e persistente ha bisogno di oli più intensi all’olfatto con sentori di foglia di carciofo, di foglia d’olivo, erbe officinali, foglia di pomodoro, oli più marcati con amaro medio e piccante medio.
Quindi andiamo a ricercare oli ottenuti da olive di Leccino (Toscana), la Cucco abruzzese che caratterizzata da note pomodorose potrebbe rendere maggiore freschezza ai sapori un po’ spigolosi della pasta integrale. Vanno bene anche oli ottenuti da olive di Itrana (Lazio), Peranzana e Ogliarola salentina (Puglia) e Nera di Gonnos (Sardegna).
Gli altri segreti interpretati dalle ricette di grandi chef come Enrico Bartolini, Pino Cuttaia, Isa Mazzocchi, Kotaro Noda, Roy Caceres, Marco Stabile e Gino Sorbillo li potrete scoprire solamente comprando il libro al seguente link.
Intanto per farvi salire l’acquolina in bocca, vi presentiamo tre piatti che oltre ad essere molto belli sono anche squisitamente buoni, ve lo assicuriamo.
1. La rivisitazione del cocktail di gamberi di Pino Cuttaia
Cultivar in abbinamento: Ascolana Tenera (Marche), Nocellara (sicilia), Ortice (Campania), Itrana (Lazio)
2. L’antipasta di Roy Caceres
Cultivar in abbinamento: Salella e Tonda del Matese (Campania), 177 e Posola (Abruzzo)
3. La pizza alla Luciana di Gino Sorbillo
Cultivar in abbinamento: Cima di Mola (Puglia), Savorgnana (Friuli), Rossellino (Toscana).
Amici milanese amanti dell’olio extra vergine di oliva vi aspettiamo giovedì 1 marzo da Eataly Smeraldo alle ore 18.00 dove gli autori saranno presentati dalla nostra Daniela Ferrando.