Sequestrata la Gintoneria a Milano e arrestato Davide Lacerenza

L’arresto di Davide Lacerenza e il sequestro della Gintoneria di Milano hanno scosso il mondo della movida milanese. Davide Lacerenza, noto imprenditore e titolare del celebre locale “La Gintoneria di Davide”, è stato arrestato insieme alla sua ex compagna Stefania Nobile, figlia della celebre televenditrice Wanna Marchi, e a un collaboratore, Davide Ariganello. Le accuse a loro carico sono gravi. I reati contestati dalla procura di Milano, con la pm Francesca Crupi e l’aggiunta Bruna Albertini, sono autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
La Gintoneria, situata in via Napo Torriani, era diventata un punto di riferimento per la movida milanese (l’altro locale è la Tequileria), frequentata da VIP, influencer e personaggi del mondo dello spettacolo. Tuttavia, le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato una realtà ben diversa. Secondo gli inquirenti, oltre alla somministrazione di bevande di pregio e piatti gourmet, nel locale avvenivano attività illecite, tra cui la vendita di sostanze stupefacenti – principalmente cocaina ma anche marijuana, hashish e la cosiddetta “cocaina rosa” – e lo sfruttamento della prostituzione.
Le indagini sono partite a seguito di numerose segnalazioni di sospetto riciclaggio di denaro e operazioni sospette. La Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Lacerenza, Nobile e Ariganello. Inoltre, è stato disposto il sequestro della Gintoneria, ritenuta il centro delle attività illecite. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria ha sottoposto a sequestro preventivo oltre 900 mila euro, cifra ritenuta il provento dell’autoriciclaggio.
Il tariffario della Gintoneria sequestrata

Lacerenza, scrive Repubblica, “inviava” donne e droga a casa dei clienti. In un caso, nella notte tra il 26 e il 27 aprile del 2024, Ariganello effettuò quattro consegne nell’abitazione di un cliente, “portandogli champagne e almeno due escort per un costo di circa 70 mila euro”. Vario il tariffario. Una notte poteva costare anche meno, 500 euro. Ma ci sono cifre roboanti: 35 mila euro per “donne e bamba” il 22 marzo di un anno fa, tutto inviato da Lacerenza. Il socio unico della “Ginto Event”, assieme alla socia occulta Nobile, fornivano “pacchetti” comprensivi di champagne, droga e prostitute “per un valore complessivo di 641 mila euro”, secondo la ricostruzione degli inquirenti.
La Gintoneria era nota per le sue frequentazioni esclusive e per l’atmosfera sopra le righe, con una selezione di gin e cocktail di alta qualità. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che il locale offriva anche droga e prestazioni sessuali rese da escort. Lacerenza, conosciuto come lo “sciabolatore di champagne”, era spesso al centro dell’attenzione, intrattenendo i clienti e partecipando alle consumazioni.
Il sequestro della Gintoneria e l’arresto di Lacerenza e dei suoi collaboratori rappresentano un duro colpo per la movida milanese. Le accuse a loro carico sono pesanti e le indagini proseguono per fare luce su tutte le attività illecite che avvenivano all’interno del locale. La vicenda ha suscitato grande clamore mediatico e ha messo in luce il lato oscuro di uno dei locali più noti di Milano