SOMS, fantastico ristorante a Pescara che punta alla stella Michelin
A Pescara, nella centrale via Piave, tra i posti dove per fortuna nascono le (poche) novità, i fratelli Casalena hanno dato nuova linfa al ristorante Soms.
Un ristorante moderno, dai toni e colori quasi da metropoli. Loro sono tutt’altro che ristoratori. In tal caso, almeno per quanto ci riguarda e vista la concretezza del pranzo, possiamo considerarli profeti in patria. Troppo presto per dirlo? Chissà.
Fatto sta che va rimarcata una cosa importante. Manca da troppo tempo una ristorazione che cementi quel che una città di mare merita. Una stella (almeno una) Michelin dove domini una grande cucina di pesce. Stella venuta meno con la mancata riconferma a Les Paillottes (due edizioni or sono).
Il chi è chi del ristorante SOMS a Pescara
Il nome del ristorante SOMS a Pescara è l’acronimo di Società operaia di mutuo soccorso. Era un’associazione, anzi, associazioni, nate attorno al XIX secolo, poi diffusesi in tutta Italia, con l’obiettivo di sopperire alle “carenze” dello stato sociale; ebbero un ruolo cruciale agli esordi delle prime organizzazioni sindacali.
La cucina l’hanno affidata a Moreno D’Antuono, mani che hanno toccato e girato qua e là, anche oltre i confini nazionali. Esperienze che gli hanno permesso di acquisire buone tecniche e conoscenze sulla peculiarità degli ingredienti. I piatti hanno una piena identità. E questo, nonostante la recente apertura (a cavallo del periodo pandemico), la dice lunga sulle idee ad ampio spettro.
Il servizio nella sala del ristorante SOMS a Pescara è gestito da Alessandra Natali. Nonostante la giovane età, dispensa consigli e gestisce al meglio il quadro enologico disponibile in carta. Abruzzo, più in generale Italia e Francia, col giusto equilibrio.
Non c’è un menu degustazione se non nella proposta “lunch time”, con l’occasionale flessibilità dei pranzi infrasettimanali. Nel week end, almeno per quanto mi riguarda, è altra storia e, se possibile, bello assaggiare anche altro.
Quanto costa il ristorante SOMS a Pescara
I prezzi degli antipasti al ristorante SOMS di Pescara vanno dai 13 ai 16 €, quelli dei primi piatti dai 14 ai 18 € mentre i secondi dai 23 ai 30 €. Il lunch time è proposto ad un prezzo di 9 € a portata.
Più che territorio, termine impropriamente abusato, qui c’è da parlare di “peculiarità” regionali.
Presenti già nell’aperitivo. Il fiadone preparato da Moreno mi riporta indietro, alle nonne, alle mamme, di tutti. Spero che questo salato (esiste anche in versione dolce), abbia la continuità che si merita da parte delle future generazioni. Formaggio e uova per il ripieno. Farina, uova, olio e lievito per la sfoglia. Il trucco sta nel renderlo morbido il giusto all’interno e leggermente più duro all’esterno. Per tradizione si prepara a Pasqua. Io lo mangio tutto l’anno e questo è da mangiare tutto l’anno.
Lo accompagna un calice di Franciacorta Brut dell’Azienda agricola La Fiorita, pieno, di buona intensità e persistenza, un classico ideale per iniziare.
Gli antipasti
Iniziamo il pranzo al ristorante SOMS di Pescara con un doppio assaggio di antipasti, non prima di aver assaggiato il tris di lievitati: pane con dello zafferano, una cialda croccante e la pagnotta con lievito madre, con annesso giro d’olio extra vergine di oliva Fontebruna della Fattoria Villa Baffo di Civitella Casanova (PE).
La tartare di manzo con funghi porcini e il suo cremoso è ben bilanciata, dalla porzione alla consistenza, sino all’utilizzo degli ingredienti: tre. Tenete a mente questo numero.
Tempo ormai di carciofi. In Abruzzo c’è Cupello, nel vastese, una sorta di “mecca” di quest’ottima quanto benefica pianta angiosperma. Per quelli di Cupello c’è da pazientare ancora un pochetto in quanto matura tra marzo e aprile, vedremo come andrà la coda invernale. Per questo carciofo cotto sulla brace e poi servito su fonduta di parmigiano trenta mesi e salsa verde c’è poco da attendere. Ben cotto, bilanciato egregiamente. Semplicemente gradevole con la cottura che ne ha preservato il sapore.
Terzo ed ultimo antipasto, l’uovo in camicia, servito su degli spinaci freschi e una cialda di pane croccante (con lievito madre), rifinito con una generosa grattata di tartufo nero invernale. Cottura dell’uovo a puntino. Non ha perso mai di vista la sua caratteristica d’immediatezza, di grassezza. Il cuore liquido. Ben amalgamato nel sottostante. Semplice, in apparenza.
Il primo piatto del ristorante SOMS
Tra una portata e l’altra, il palato viene guidato da un’altra bottiglia di Franciacorta. Questa volta il carattere s’innalza un bel po’ con il millesimo prodotto dall’Azienda Agricola di Gian Paolo e Giovanni Cavalleri. Circa 6.000 bottiglie, per uno spumante 100% da uve chardonnay, fermentato dapprima in acciaio e poi in botti di rovere da 35hl. Affina sui lieviti almeno nove anni. Al calice il colore è quasi ammiccante, al naso scalpita tra un frutto maturo e il caratteristico lievito, sino al sopraggiungere di un’innata traccia agrumata. Non parlatemi di abbinamento, perché certe bottiglie vanno semplicemente godute.
Un po’ come lo spaghetto con cime di rape, alici e peperone di Altino. Un po’ a crema un po’ intere, i ritorni inevitabilmente amari delle rape dominano la scena e vengono addomesticati con la vaga ma nitida sapidità delle alici, unitamente alla dirompenza del peperone in polvere. Ben dosato. Anche qui sta il trucco.
I secondi di SOMS
Stravolgendo il menu, doppio assaggio di secondi, mare e terra qui al ristorante SOMS di Pescara. Vediamo un po’.
Iniziamo proprio dal mare. D’altronde è a qualche centinaio di metri. Il rombo al forno a legna è accompagnato da cicorietta e porcini. Un pesce spesso cotto al forno con patate, olive, pomodorini. Qui semplice semplice, gustoso, diretto. Tre ingredienti.
A ripulire il palato ci pensa con distinzione il nostro Franciacorta.
Bocca neutra per assaggiare l’agnello dell’immenso Gregorio Rotolo. Un omone che sa farti emozionare anche a chilometri di distanza dalla sua Scanno. Oltre agli impagabili formaggi e salumi di pecora, Moreno D’Antuono qui tributa il suo agnello, allevato e nutrito con parsimonia. Tenero, gustoso e di una succulenza inarrivabile. In tal caso, il segreto non è la brace ma l’identificazione precisa di un gran prodotto. Un ingrediente. Una porzione, quanto basta per prolungarne l’idillio. Pazzesco.
Il dessert di Soms
Per chiudere il pranzo al ristorante SOMS di Pescara, chi l’ha detto che i tiramisù debbano essere necessariamente con il caffè? Spesso ce lo propongono scomposto, comunque rivisitato. Questa è una versione golosa. Punto. Il mandarino abbraccia la crema rendendola compatta, quasi lievemente gelatinosa. Le cialdine sfogliate le puoi sgranocchiare da sole oppure intingerle nella profumata morbidezza. Una chiusura fine e se vogliamo elegante, nel suo minimalismo.
Coccole finali comprese.
Qualcuna cantava dammi tre parole. Qui, c’è una cucina semplice, diretta e gustosa. Tre parole, appunto. Ogni piatto costruito quasi esclusivamente con tre ingredienti. Quelli di SOMS, ricercati e curati da Moreno D’Antuono, segnatelo.
SOMS Ristorante. Via Piave, 61. Pescara. Tel. +393451650853