Soul a Salerno: convince il buon bere miscelato a ritmo di jazz
Quasi per caso, una sera incrocio un nuovo nome del buon bere a Salerno, Soul. Entro e faccio la conoscenza di due ragazzi giovanissimi, titolari del locale, Gioacchino Sorrentino e Arlet Rodriguez, lui campano, lei cilena.
Si incontrano in Australia, dopo vari pellegrinaggi in giro per il mondo, si piacciono e poco tempo dopo convolano a nozze, con l’intenzione di aprire un posto tutto loro e di tornare in Italia. Gioacchino si forma anche a Londra, tempio consolidato della mixology ormai da anni, e con il bagaglio acquisito decide di portare la sua esperienza a casa.
Se parliamo di bere bene in Campania, Napoli è da tempo teatro di locali che ne hanno fatto un credo. Come l’Antiquario, e l’Archivio Storico, per nominare due dei più conosciuti.
A Salerno l’associazione immediata è con l’Emanuel Cafè, ma ora potete mettere in rubrica il Soul.
Le proposte e la sostenibilità di Soul Salerno
Soul Salerno apre i battenti il 25 giugno di quest’anno, in pienissimo centro storico. Una novità fresca e giovane. Il locale a primo impatto si presenta accattivante, tutto sui toni del blu ottanio, del verde e del senape, con un bel banco e una bottigliera niente male. Ho avuto modo di tornare più volte e parlare sia con Gioacchino che con Arlet e dalle loro parole è sempre trapelato il desiderio di far vivere all’ospite un’esperienza a tutto tondo, con un occhio molto attento alla sostenibilità e alla stagionalità. Alcuni elementi dei cocktail sul menu infatti sono frutto del riutilizzo degli scarti della frutta, dell’uso sapiente della fermentazione (che tanto va di moda in questi ultimi tempi, anche nella cucina), e dalla sperimentazione oculata ai fini di una proposta all’avanguardia.
Il menu di Soul a Salerno è ben condensato. Non troverete la solita sfilza di drink che fa perdere mezz’ora solo per la lettura. Otto signature cocktail al momento, dalla chiarissima impronta esotica, oltre ovviamente ai classici su richiesta, più una selezione di vini e champagne, e tutta una sezione dedicata a un’ampia scelta tra marchi di whiskey, rum, vodka e gin.
Concentrandomi sulla firma di Gioacchino, perché gli abbinamenti che ha scelto incuriosiscono parecchio, ho provato vari cocktail.
I classici
Prima due classici. Un Old Fashioned ben eseguito, con Buffalo Trace come whiskey, note di caramello, vaniglia e legno di quercia, e senza ciliegia al maraschino. Ma sulla ciliegia o meno qui c’è un dibattito aperto e inferocito da tempi immemori.
E un Corpse Reviver N2, twist di un altro grande classico di cui non conoscevo l’esistenza e che è diventato il mio preferito al momento. Preparato con gin, Lillet blanc, Cointreau, assenzio e succo di limone, è una sorta di twist del White Lady, più forte, aromatico, aspro, perfetto per gli amanti del gin e delle note agrumate.
I signature cocktail di Soul Salerno
E poi finalmente due signature cocktail di Soul Salerno. Un Just the two of us e un Tea Time 2.0.
Il Just the two of us è con Bulleit Bourbon ai porcini (sì, proprio i funghi), Vermouth Cocchi di Torino, Peychauds bitter e soluzione salina. Risulta molto particolare, come si può intuire dagli ingredienti che lo compongono, ed è presentato con un fungo shitake sul cubetto di ghiaccio. Assomiglia a un Old Fashioned, ma si percepisce il sentore terroso del fungo che però non diventa invasivo. Resta avvolgente, forte di spirito, amabile.
Il cocktail Tea Time 2.0 è con sherry Tio Pepe, kombucha al tè nero e melograno, Peychauds bitter e soluzione salina. Mi ha ricordato un Long Island più raffinato, ma per me troppo dolce. Se amate i cocktail dolci, allora andate sul sicuro con il Tea Time 2.0.
Le serate jazz
Altra novità apprezzata sono le serate a tema che Gioacchino e Arlet organizzano, le “Soul Nights”. Ogni martedì ospitano al Soul Salerno musicisti che suonano jazz dal vivo e che intrattengono gli ospiti. Durante il nostro martedì, ho avuto il piacere di ascoltare Mauro Mariano Biagio alla chitarra e Maurizio Conte al sassofono, un duo tutto campano molto valido, che ha saputo intrattenere con discrezione e coinvolgimento. Le serate precedenti invece hanno visto Cyranò Vatel e Francesco Caturano, Elia Leo Jazz Duo e molti altri. Se vorrete quindi provare Soul vi consiglio di approfittare di una di queste serate, anche perché sono completamente a entrata libera. Meglio di così?
I prezzi di Soul Salerno
I signature cocktail di Soul Salerno hanno prezzi onesti: da un minimo di 9 € a un massimo di 11 €, ma quasi tutti si attestano sui democratici 10 €. Di tutti e quattro quelli assaggiati, infatti solo il Just the two of us è il più caro. Come detto prima, le Soul Nights sono assolutamente gratuite, quindi che ci sia o meno l’intrattenimento dal vivo, i prezzi restano quelli. Inoltre, la compagnia di Gioacchino e Arlet, una coppia bella, piacevole, arricchisce la serata.
Che ceniate con sushi, ad esempio da Umi, che preferiate un ristorante come Pescheria o una pizza da Re Denari, fate un salto da Soul dopo, chiuderà in bellezza la vostra serata.
Soul Salerno. Via Dogana Vecchia, 34. Salerno. Tel. +393921107189
[Immagini: Francesco Sammarco]