Firenze. Street food in bicicletta lungo l’Arno
Firenze, una via che costeggia il fiume e il sole che avanza, incerto.
Nulla di più adatto per una passeggiata in bicicletta lungo l’Arno in compagnia. E il moto si sa, fa venire fame.
Conscio della incombente bisogno di soddisfare gli appetiti, sfoglio la guida Slow Food alle Osterie d’Italia per costruire un percorso gastronomico degno di questo nome.
La partenza è dall’Hotel Ville sul Lungarno Cristoforo Colombo e da lì la guida consiglia due tra i migliori trippai fiorentini. La tentazione è forte, ci incamminiamo verso il primo.
1. Trippaio di Gavinana
Arrivati dalle parti di Piazza Bartali, in viale Donato Giannotti, c’è un piccolo chiosco. È il Trippaio di Gavinana, una storica attività a conduzione familiare. A servire è una signora, fiorentina Doc: ci porta il classico panino con lampredotto e salsa verde, senza darci alcuna possibilità di scelta. Il panino è la specialità.
Chiaro luogo di culto per i cittadini, è frequentato soprattutto dagli abitanti della zona: il pranzo tipico, oltre il panino, è un piatto di bollito con un bicchiere di Chianti Classico. Per un panino e un bicchiere di vino abbiamo speso 5 €.
Trippaio di Gavinana. Via di Ripoli, 169. Firenze. Tel. +39 338 336 1036
Appagati ma non ancora sazi riprendiamo le bici e raggiungiamo via Ghibellina, via storica della città e tappa obbligata per i più appassionati gourmet: è la via dell’Enoteca Pinchiorri, ristorante 3 stelle Michelin.
Abbiamo attraversato Piazza Santa Croce e, posate le bici, ci siamo diretti verso Piazza Sant’Ambrogio dove abbiamo incontrato l’omonimo trippaio ovvero I’ Trippaio Sant’Ambrogio.
2. I’ Trippaio di Sant’Ambrogio
Forse perché il pedalare ha velocizzato la digestione, forse perché il profumo ha acceso il desiderio, non abbiamo resistito e abbiamo ordinato un po’ di trippa alla fiorentina.
Quella fiorentina è diversa dalla trippa alla romana: alla base del sugo di pomodoro c’è un battuto grossolano di carote, sedano e cipolla. Tocco finale è invece una generosa spolverizzata di Parmigiano.
Non contenti abbiamo proseguito con un panino con guancia bollita, salsa verde e piccante. Il risultato in bocca è un amalgama cremoso e saporito. Palato e papille ringraziano, sono in visibilio. Il tutto, accompagnato da due bicchieri di vino rosso ci è venuto a costare ben 9,50 €.
I’ Trippaio di Sant’Ambrogio. Piazza Lorenzo Ghiberti. Firenze
3. Cibreo Caffè
Usciti dalla Piazza ci siamo fermarti al Cibrèo Caffè, progetto figlio del ristorante Cibrèo di Fabio Picchi. Lo ammetto, abbiamo preso solo un caffè (2 €), ma con la promessa di tornare al più presto per un pasto completo.
Cibrèo Caffè. Via Andrea del Verrocchio, 5r. Firenze. Tel. +39 055 234 5853
4. Gelateria Vivoli
Riprese le bici ci siamo resi conto che il caffè ci aveva lasciato l’amaro in bocca, fisicamente e moralmente. Non c’è voluto molto tempo per capire che era arrivato il momento di un gelato. Così la nostra passeggiata si conclude alla Gelateria Vivoli con una essenziale coppetta (piccola, 2 €) cioccolato e nocciola.
Gelateria Vivoli. Via dell’Isola delle Stinche, 7/r. Firenze. Tel. +39 055 292334
Avete consigli per la prossima passeggiata da dare ai nostri giovani che in fatto di lardo non sono secondi a nessuno?
[Lardo ai Giovani. Immagini: Lardo ai Giovani, Stippulations, Little brick kitchen, Teladoiofirenze, Fabio Rasile/Facebook]