Come sono i tiramisù da passeggio di Spùn a Milano: gusti e prezzi
Con la nuova recente apertura in Porta Ticinese a Milano, il tiramisù di Spùn arriva a tre locali. Il primo ad aprire, quello in via Victor Hugo, zona Duomo; il secondo, in via Formentini 16 a Brera. Il locale di Brer nasce come temporary, quindi a scadenza, ma resterà aperto almeno ancora per un anno.
L’idea nasce da cinque amici trentenni – Andrea, Antonia, Antonio, Vincenzo e Alessandro – compagni d’università. Ed è quella di creare un format dedicato, di fronte alla “invasione” di catene di hamburger e sushi, un po’ come è accaduto per la pizza e la pasta. Fra parentesi, stanno già pensando a espandersi fuori Milano.
Il nome Spùn richiama la parola inglese spoon, visto che il Tiramisù è il tipico dolce “al cucchiaio”, con la ù che richiama la pronuncia dell’oo inglese – potremmo definirlo un’anglicizzazione ad usum Milano.
I vari Spùn – per il 2025 è prevista l’apertura di un nuovo, quarto locale – portano il tiramisù in giro per Milano con allegria. Anche nella comunicazione, che viene condotta prendendo come riferimento Milano, usandone l’iconografia – i luoghi, ma anche i tram.
Si tratta di locali monoprodotto, che propongono il tiramisù in versione classica o in una serie di varianti (pistacchio, fragola, cioccolato…). Le dimensioni ridotte dei locali non consentono il consumo all’interno, anche se c’è qualche tavolo alto con sgabelli altrettanto alti. Via libera quindi all’asporto, anche perché il tiramisù di Spùn Milano viene confezionato in pratiche vaschette monoporzione.
Le vaschette sono pratiche e ben coordinate con il design del marchio, che è “pop” e moderno, allegro e disinvolto. I diversi Spùn adattano il design alle loro dimensioni. Design curato da Costa Group, che ha creato ambienti colorati, con scritte al neon – con anche un sorriso, sotto il nome, a ricordare la felicità data dal dolce.
Tutti i Tiramisù di Spùn a Milano
Allora: Spùn a Milano fa un tiramisù molto buono. Anche considerando con non amo molto le diverse variazioni dei gusti, specie di prodotti già a posto come sono. Ma devo riconoscere che qui sono ben pensate e realizzate, anche se non necessariamente originalissime. Interessante quella al mango, e al caramello salato. La fragola non mi ha convinto dl tutto – troppo’fragolosa’, forse.
Ingredienti di qualità, 100% italiani, attrezzature all’avanguardia, e una particolare attenzione al benessere del personale, sono gli elementi che caratterizzano Spùn Milano e i suoi tiramisù.
Il tiramisù-base, classico, costa 5,90 €, le altre varianti (6,40); sono previste anche edizioni limitate, per particolari ricorrenze.
- Classico Tiramisù con crema classica, bagna al caffè, cacao (5,90 €)
- Fragola Tiramisù con crema alla fragola, bagna neutra, crumble ai frutti rossi (6,40 €)
- Pistacchio Tiramisù con crema al pistacchio, bagna al caffè, granella di pistacchio (6,40 €)
- Nutella Tiramisù con crema al mascarpone, bagna neutra, topping di nutella e granelle di nocciola (6,40 €)
- Mango Tiramisù con crema al mango, bagna al passion fruit, granella di zucchero (6,40 €)
- Caramello salato Tiramisù con crema classica, bagna neutra, topping al caramello salato, crumble caramello salato (6,40 €)
- Nocciola Tiramisù con crema alla nocciola, bagna al caffè, granella di nocciole (6,40 €)
Le combinazioni
- Mystery Box 3pz. Box con 3 tiramisù ad un prezzo scontato (17,40 €)
- Spùn in coppia! Due tiramisù e due bevande, per condividere un momento di dolcezza! (16,40 €)
- COMBO Tiramisù + Bevanda. Un tiramisù a scelta, accompagnato dalla tua bevanda preferita (8,40 €)
Spùn a Milano è anche Tiramisù sullo stecco
Ultima novità, l’estate scorsa, il tiramisù sullo stecco. Preparato in tre gusti (Caramello, cioccolato, pistacchio, a 4,50 €) nei laboratori di Spùn, è rivestito da cioccolato e ricoperto da granella.
Provato quello al caramello, molto buono – una sublimazione del tiramisù ‘normale’, da passeggio per Milano, con un formato più facile e maneggevole della mattonella in scatola.
Il Tiramisù fra storia e leggenda
Tiramisù è una delle parole italiane più famose nel mondo – lo testimoniano le ricerche su Google, e lo stesso nome – Spùn, dalle assonanze immediate – di questi locali di Milano .
Come per tutti i piatti tradizionali, la sua lontana origine si perde tra fatti storici e leggende. Esiste comunque un inventore della ricetta originale del tiramisù, Aldo Campeol, titolare di Le Beccherie, ristorante di Treviso, scomparso nel 2021.
Parente stretto dello zabaione, ovvero tuorli e zucchero montati con un poco di vino liquoroso (Marsala). L’aggiunta di mascarpone, cacao, e di savoiardi e caffè, da origine al tiramisù. Esiste anche un’origine friulana, attestata anche dalla Treccani, e una piemontese, che lo rende dessert ideale per “tirare su” il conte di Cavour dalle fatiche per ottenere l’Unità d’Italia.
Rimanendo nel Trevigiano, il tiramisù deriverebbe dallo “Sbatudin”, antico dolce povero locale, già in partenza caratterizzato dalle molte varianti casalinghe. Altre fonti attribuirebbero invece la nascita del Tiramisù alla “maitresse” di una casa d’appuntamenti nel centro storico di Treviso. Che lo offriva ai clienti al grido di “Desso ve tiro su mi!”, con funzioni rinvigorenti e ricostituenti.
Dove mangiare il Tiramisù a Milano: non solo Spùn
La concorrenza al tiramisù di Spùn a Milano la si trova, ovviamente, nei ristoranti, dove questo dolce è praticamente onnipresente. Anche se con risultati non sempre soddisfacenti, diciamo a volte banali, a volte poco equilibrati negli ingredienti o nei sapori. Troppi savoiardi, troppo cacao nello spolvero, o anche varianti poco indovinate. Segnalo l’ultimo assaggiato, quello di Osteria Afrodite: una crema al mascarpone preponderante rispetto al biscotto, ma buonissima.
L’unico locale a proporre solo tiramisù (e specialty coffee) a Milano prima di Spùn è Mascherpa, in via De Amicis – e anni fa un altro locale (non ricordiamo il nome) monoprodotto, dove però il tiramisù non era particolarmente riuscito. E – sempre a memoria – un locale che univa scarpe, cucina e tiramisù, Delishoes, a Brera – chiuso da un po’.
