Un marziano a Roma/12 Zoc! A Qwerty non può andare sempre bene
Non è possibile gli vada sempre bene al nostro marziano…
Una volta atterrato dall’ipersapzio, è salito in sella al suo vespone bianco destinazione centro storico. Ma cosa ci faceva il marziano a spasso venerdi’ scorso, pergiunta a bordo di una vespa e non nel suo disco volante? Era alla ricerca di un oggetto poco identificabile nel suo mondo, una maniglia satinata di qualità che ricorda vendessero in un negozio nascosto del ghetto di Roma.
Gira e rigira, tra un senso vietato e l’altro, il nostro Qwerty si ritrova davanti alle vetrine di un locale attraente, moderno ed insolito. Ma qui c’è scritto trattoria? Zoc trattoria!
Andiamo a vedere di cosa si tratta!
Sono le 19 ed in sala non c’è nessuno, ma dalla cucina si affaccia una ragazza sorridente e gentile dai tratti asiatici. La curiosità è sempre più grande. ‘Mi chiamo Jasmin, sono cresciuta a Roma, ma ho fatto anche esperienze di cucina a New York!’ Che bello pensa Qwerty, vai a vedere che qui c’è del nuovo di sostanza. Lo stile del locale è in linea con le neo gastrotrattorie europee. Niente tovaglie, sedie diverse tra loro, tavoli di forme e dimensioni insolite, cucina a semivista, oggetti di modernariato un po’ ovunque.
La cucina? ‘Chilometro zero con contaminazioni orientali’ Chilometro zero? Uhm, vediamo un po’. Si tratta di quello slogan tanto di moda che i terrestri amanti del cibo, detti gourmand, hanno spesso sulla bocca negli ultimi tempi. Ma chilometro zero contaminato proprio non lo avevo mai sentito! Posso vedere il menù? Ravioli cinesi ripieni di coda alla vaccinara, kebab di coniglio e punterelle…simpatico, certo il rischio di non migliorare le ricette originali è alto, ma a Qwerty piacciono i coraggiosi. ‘Mi prenoti un tavolo per cinque alle ventuno? Ci vediamo più tardi!’
Speriamo bene, gli amici di Qwerty sanno che lui è spesso in giro per ristoranti e si aspettano sempre delle certezze dal loro amico marziano. Questa volta Qwerty si assume il rischio e prenota!
Il locale alle ventuno è pieno di giovani, l’atmosfera è più quella di un bar per aperitivi alla moda che di un ristorante, il tavolo di Qwerty è ampio ed in ottima posizione. Ci sono degli antipasti al buffet. Buona, fresca e croccante l’insalata di finocchi e arance. Anche l’insalata di uova e patate non è male. Vini esclusivamente laziali, non il massimo quindi, ma in un posto del genere ci puo’ stare.
Quello che invece non ci dovrebbe stare è una cucina indecifrabile, che viste le premesse del rischioso menù, diventa poco consistente. La zuppa Tom Yam assaggiata è la sorella minore, molto minore, dell’originale piatto thailandese con del pesce spezzettato che non riusciva a ritrovare umidità e vigore nemmeno immerso tra la citronella ed il lime. La coppa maritni uovo e patate è il medesimo antipasto servito a buffet, questa volta proposto al bicchiere. Il baccalà cotto nel latte con topinambur e funghi manca di vigore. Lo spezzatino neanche riesce a riscontrare i favori dei commensali.
Qwerty è perplesso, assai perplesso! Non li capisce questi umani che a volte si complicano la vita da soli! Ma poi si guarda intorno. Il locale è pieno, gli ospiti felici e sorridenti e si ricorda di venire proprio da un altro mondo!
Zoc. Via delle zoccolette, 22. Roma. Tel. +39 06.68192515