Una Bufala al Forte dei Marmi da Lorenzo
Lanciando l’idea di Ti racconto una Bufala ho cercato di portare all’attenzione dei gastrofanatici la mozzarella di bufala campana che secondo me è uno di quei prodotti di cui è piacevole approfondire la conoscenza. Risponde ad un archetipo del gusto perchè in esso si incrocia qualità della materia prima e tecnica di lavorazione. Non c’è una grande mozzarella di bufala senza un’alimentazione adeguata delle bufale e senza una capacità di cagliare il latte che tenga conto delle condizioni ambientali. A Camaiore, nella gastronomia-ristorante il Merlo, dove c’è stata la prima uscita di Ti racconto una Bufala, i commensali hanno potuto apprezzare la differenza tra la treccia e l’aversana, ovvero la classica bolla.
A 24 ore dall’appuntamento che vedrà protagonista la Bufala al Glass Hostaria nella prima tappa romana di Ti racconto una Bufala mi è sovvenuto in mente che l’andata in Versilia è stata l’occasione per fare qualche prova anche da Lorenzo Viani (che si è appassionato molto alla mozzarella di bufala) al Forte dei Marmi. Il giorno precedente, infatti, Gioacchino Pontrelli ha elaborato tre ricette a base di mozzarella e di ricotta di bufala.
Il riso Venere mantecato alla bufala in guazzetto di gambero rosso.
Il pacchero di Setaro (una delle mie paste preferite) farcito con ombrina cruda e scarola su parmentier di bufala.
I filetti di triglia al forno con pomodori secchi e olive taggiasche su zuppetta di ricotta profumata al pepe.
Tre splendidi piatti che hanno confermato le grande possibilità della mozzarella di bufala!
Foto: Manuela Cerri – Vincenzo Pagano