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6 Gennaio 2012 Aggiornato il 7 Gennaio 2012 alle ore 14:32

Unesco, la pizza napoletana sconfitta dai liutai di Cremona

Non ci sarebbe la pizza tra i candidati italiani per il 2012 a diventare Patrimonio dell'Umanità protetto dall'Unesco che tra i beni immateriali
Unesco, la pizza napoletana sconfitta dai liutai di Cremona

Non ci sarebbe la pizza tra i candidati italiani per il 2012 a diventare Patrimonio dell’Umanità protetto dall’Unesco che tra i beni immateriali “gastronomici” ha inserito l’anno scorso la dieta mediterranea e la cucina francese.

La pizza non ce l’ha fatta. Lo ha rivelato Rosario Lopa, presidente del Comitato per la tutela della Pizza Napoletana, dando voce ad un’indiscrezione circolata nei giorni scorsi a Dubai, sede di un convegno promosso dall’Unesco. Unico candidato italiano sarebbe l’arte della liuteria di Cremona, la città di Antonio Stradivari. La conferma è arrivata proprio dall’assessore alla cultura del comune di Cremona Irene Nicoletta De Bona. Indifferenza della classe dirigente e scarsa capacità di fare sistema all’interno dell’affollato mondo dell’associazionismo pizzaiolo napoletano sarebbero, secondo Lopa, le cause principali di questa assenza.

Eppure a marzo del 2011, quando la lista dei candidati è stata presentata dall’ambasciatore italiano presso l’Unesco, a Parigi, la pizza sembrava in pole position tra i beni che la Commissione interministeriale aveva scelto di proporre come beni Patrimonio Immateriale dell’Umanità (tradizioni e stili di vita), non inclusi nell’altra lista, quella dei siti storico-artistici. Ben più papabile di altri candidati come lo Zibibbo, la vite ad alberello di Pantelleria, il Palio di Siena, le feste delle macchine a spalla e il Carnevale di Viareggio.

Per nessuno, come per la pizza, la vittoria sembrava infatti così a portata di mano. A sponsorizzare il piatto simbolo della gastronomia napoletana era scesa in campo persino l’allora Ministro del Turismo Michela Brambilla: “Proporre una candidatura all’Unesco significa individuare un simbolo in cui tutti gli italiani si identifichino. Sicuramente la pizza lo è. Non altrettanto si può dire per il Palio di Siena”.

A novembre le proclamazioni ufficiali. Per la pizza napoletana il prossimo treno passerà nel biennio 2013-2014.

[Fonti: italiaatavola.it, cremonaonline.it]

 

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