Milano. Vanilla Bakery riapre più bello e io mi perdo tra hamburger e cupcake
Vanilla Bakery a Milano nasce dalle passioni di Cristina Bernasconi: la moda, la California, i cupcake, e più in generale la cucina.
Aperto da un paio d’anni da Cristina e suo marito Alexander Raffoul, il locale ora è ampliato e rinnovato. Si sviluppa su 150 mq e ha qualche tavolino all’esterno.
Di primo acchito, ho avuto una sensazione di glicemia alle stelle.
Il locale è un trionfo di colori pastellati e caramellosi, di cupcake e decorazioni, stelline, dolcini, coniglietti…
In realtà, è stata solo la prima impressione: la scelta dei colori, degli accostamenti, dei singoli pezzi, anche se la leziosità e l’eccesso sono dietro l’angolo (ma ci restano, anche), è stata fatta con gusto ed eleganza. Riesco a perdonare cuoricini e cuscinetti vezzosi.
L’apertura ufficiale del rinnovato Vanilla Bakery è prevista per domani, mercoledì. Ma io vi anticipo un assaggio e quattro chiacchiere.
Il menu è complesso e copre una panoramica delle varie tipologie di piatti e bevande della gastronomia americana.
Da Vanilla Bakery si va da mattina a sera per colazione, pranzo, aperitivo, cena, brunch e quanto altro vi può venire in mente.
Innanzitutto ci sono gli hamburger (circa 13 €) che come sapete sono diventati il cibo per eccellenza dei milanesi.
Poi le uova (Sunny side up, scrambled, Benedict, omelette ecc., 8,50 – 12,50 €), i club sandwich (12,50/13 €), il pollo fritto (per davvero, mica come a Roma), le pies… tutto quello che ci si aspetta da un locale yankee, insomma.
Buono il pane e focaccia del cestino; non male l’antipastino di fritti vari e la pannocchia arrostita.
La jambalaya con riso venere, verdure, pollo e gamberi (piatto ispirato alla tradizione cajun) è ottima, saporita, cottura del riso perfetta.
La pasta with meatballs è un must: gradevole, tutto sommato, andava assaggiata.
Ancora un assaggio di fritti come seconda portata e maiale sfilacciato con mashed potatoes: mi è piaciuto molto. Il maiale è cotto a lungo e sfilacciato a mano e lo trovate anche sotto forma di panino.
Molto buoni i pancake con salmone e avocado.
E poi i dolci. Siamo ovviamente fuori da ogni categoria di giudizio “normale”. Sono dolci eccessivi, ipertrofici, che ti fanno sentire sazio anche solo a guardarli nel piatto. Il problema è che sono anche buoni, ben fatti, dai pancake alle cheesecake, alle cupcake. All’ottima torta di mele.
Vi segnalo che c’è anche un menu per bambini e il brunch a 27 € nel weekend.
Vini in gran parte statunitensi, con un ottimo Versus sudafricano; birre, cocktail, e tè e tisane Løv.
Un’idea vincente (anche perché si parla di una prossima apertura a Dubai), realizzata con cura (dalla scelta delle materie prime al look del locale) e passione.
Secondo me ci andrete e noi saremo curiosi di sapere cosa ne pensate.
Vanilla Bakery. Via San Siro 2. Milano. Tel +39 0248102542
[Immagini: Cristian Castelnuovo]