Venti, ristorante a Ventimiglia al sapore dell’olio di oliva taggiasca
Venti, a Ventimiglia, è il ristorante creato dallo chef Diego Pani con Paolo Boeri Roi, dell’azienda olearia di Badalucco, provincia di Imperia, Olio Roi.
È il locale numero quattro del gruppo Maison Pani nella Riviera di Ponente. Abbiamo parlato qualche settimana fa della Locanda Marinai, a Bordighera Alta, bistrot informale che riprende le atmosfere della Dolce Vita. È il terzo locale della Maison, aperto un anno fa; gli altri due sono Marco Polo 1960, sul lungomare di Ventimiglia, e la Trattoria Pani.
Il nuovo Venti è arroccato nella parte alta del borgo, di fronte alla chiesa romanica di San Michele, a dominare sulla città bassa. Buona parte dei tavoli del ristorante si trovano sulla terrazza panoramica, sotto una dozzina di alberi di ulivo, affacciata sul panorama di Ventimiglia.
Venti: una storia di famiglie
Dietro all’idea del ristorante Venti ci sono due giovani imprenditori liguri, di Ventimiglia, ultima generazione di due realtà imprenditoriali di lunga tradizione familiare. Sono Diego Pani, ovvero la Maison Pani, ristoratori dagli anni Sessanta, e Paolo Boeri Roi, dirigente di Roi, azienda specializzata nella produzione di olio d’oliva da olive taggiasche attiva dal 1900.
La trama di questa nuova apertura è intessuta di vari fili. L’olio, quello che accomuna lo chef, il produttore, e il territorio, e le loro storie. Se infatti Paolo Boeri Roi l’olio lo produce, le olive taggiasche sono tipicamente liguri, anzi, della Riviera di Ponente (anzi, quasi solo della provincia di Imperia). E la famiglia Pani già negli anni ‘60 lo introduceva nella preparazione della frittura, rimasta ancor oggi come piatto emblematico nella carta dei loro ristoranti a Ventimiglia.
E ancora, e per certi versi soprattutto, un altro filo della trama è il grande progetto di rigenerazione urbana “Marina di Ventimiglia”, promosso da Marina Development Corporation. La società lavora alla riqualificazione delle destinazioni ancorate a porti turistici sul Mar Mediterraneo (Ventimiglia, Marina di Pisa).
L’idea da cui parte Venti è aiutare a riprogettare l’assetto gastronomico e turistico della Riviera, rimasto fermo per certi versi al periodo della “Dolce Vita”, per creare un’offerta adatta alle esigenze del turista contemporaneo. In questo senso, il progetto del ristorante Venti a Ventimiglia Alta acquista senso se si guarda al porto di Cala del Forte, Bandiera Blu 2023, nuovo polo di attrazione turistica. La valorizzazione della città alta, ricca di particolari architettonici e di scorci suggestivi, può e deve costituire un ulteriore motivo di interesse per il turista. E cosa di più interessante e attrattivo, al giorno d’oggi, dell’enogastronomia?
Ricordiamo poi che la Guida Michelin 2023 vede già fra i neostellati due ristoranti di Ventimiglia, Balzi Rossi e Casa Buono.
Il menu del ristorante Venti a Ventimiglia
“Inauguro la mia quarta tavola con il mio amico Paolo Roi con grandissimo entusiasmo,” commenta lo chef Diego Pani. “Al ristorante Venti a Ventimiglia Alta servirò una cucina totalmente mediterranea, che non conosce frontiere. I venti saranno il vettore che ci porterà a incontrare influenze greche, spezie dal Nord Africa, pimenti dai Paesi Baschi. Infine, l’olio extravergine d’oliva firmato Roi sarà il fil rouge di una carta che avrà un occhio di riguardo verso i crudi del nostro mare.”
Il menu creato da Diego Pani quindi “racconta le storie e le culture del Mar Mediterraneo”, e ben rappresenta un progetto che vuole evidenziare, anche attraverso la cucina, quanto siano precarie e indefinite le frontiere. A ribadire ulteriormente il concetto, l’opera dell’artista contemporaneo di street art ERON, che caratterizza una delle facciate della piazza.
I Crudi del Venti
- Branzino marinato, erba cipollina e tartufo (22 €)
- Tiradito di tonno, salsa romesco e olive Taggiasche (20 €)
- Carpaccio di ricciola marinata alla maggiorana e pesto rosso (20 €)
- Tartare di scampi al sesamo, aceto di Xeres ed eucalipto (25 €)
La carta del ristorante di pesce Venti a Ventimiglia
- Alici Bergounioux in panatura alle nocciole e salsa tartara al coriandolo (16 €)
- Gratin di pomodori e frutti di mare, maionese di Badalucco (18 €)
- Spiedini di scampi e capesante, babaganoush e ricci di mare (24 €)
- Ravioli di brandacujun al ragout di porri e tartufi (22 €)
- Spaghetti alle vongole veraci (22 €)
- Tagliolini agli scampi, trombette e fiori di zucca (22 €)
- Branzino arrosto in salsa al vermentino e raz el hanout (25 €)
- Rombo in panatura profumata e salsa al caramello di Champagne (25 €)
- Frittura di calamari e gamberi in olio extra vergine d’oliva (22 €)
- Polletto disossato, hummus di fagioli al cocco e menta (22 €)
I dessert del ristorante di Ventimiglia
- Mousse di prugne all’armagnac e cestino di sorbetto al limone (8 €)
- Panna cotta e pere caramellate (8 €)
- Millefoglie alle fragole fresche (8 €)
- Il gelato del Venti (6 €)
- Coperto (2 €)
Il design di Venti
Gli interni del ristorante Venti a Ventimiglia sono ispirati al design degli yacht e delle barche d’antan: boiserie in legno di noce, specchiature e dettagli in ottone, marmi e lampadari in vetro di Murano.
A completare l’atmosfera elegante e suggestiva, un dehors incastonato nelle antiche pietre della città che si fondono con gli ulivi della terrazza panoramica.