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8 Febbraio 2018 Aggiornato il 8 Febbraio 2018 alle ore 15:48

Verona. Perbellini smart: dormire al Cinque Rooms, mangiare al Tapasotto

Verona in versione smart (secondo Perbellini): dormire al 5 Rooms, street hotel nel quartiere di San Zeno. Niente chiavi, tutto online. Gustare al Tapasotto i cicchetti di Federico Zonta.
Verona. Perbellini smart: dormire al Cinque Rooms, mangiare al Tapasotto

Di Giancarlo Perbellini già sapete che sta per aprire la Locanda Bistrot a Milano, ma io voglio darvi due altri motivi per andare a Verona oltre a quello di sedervi alla tavola di Casa Perbellini, due stelle Michelin.

Ho scoperto che lui sa come farvi venire a Verona e starci comodamente creando e coltivando modi più fluidi e più smart di alloggiare in hotel, di godere della tavola e di cogliere scorci meno banali della città.

Tapasotto, la tavola dei cicchetti

Il Tapasotto è talmente nel cuore del centro storico che merita arrivarci a piedi, anche con una passeggiata lungo l’Adige dal qui descritto hotel. E con una prenotazione confermata, specie nel weekend, visto che c’è sempre gente.

Sovrintende al successo di questo locale, già premiato nel 2015 come format innovativo, lo chef Federico Zonta, 29 anni, di Bassano, studi a Castelfranco Veneto dove sta per tornare in veste di docente, esperienza internazionale tra l’altro anche a New York con Perbellini, che gli ha conferito il ruolo di cuoco e imprenditore.

Questo ruolo Zonta lo interpreta con notevole maturità nell’approccio gestionale, fantasia nella proposta gastronomica, personalità nella composizione della cantina con molta Francia, molte bollicine e vini naturali selezionati (tutti esposti sotto gli occhi dei clienti, in una teca climatizzata).

Uno staff di ventenni molto proattivo e clienti di tutte le età, locali e forestieri, sono un bel segnale di affermazione. Non lo direste, ma far pasteggiare i veronesi a cicchetti ha richiesto pazienza e accortezza, forse anche l’astuzia di far risuonare la parola “tapas” nel nome del locale. Adesso la formula è a punto e ha generato imitatori.

Io che amo analizzare i menu ho apprezzato l’impaginazione chiara, non prolissa e la classificazione “cicchetti” per i piatti-signature, ma anche la spiegazione del piatto più noto, l’uovo in vetro, salsa al pomodoro e spuma di parmigiano. Che non ci è sfuggito, perché c’è sempre, mentre il resto del menu ogni 30-40 giorni cambia.


Personalmente ho goduto di una calda vellutata di zucca con radicchio crudo e di un calice di Lugana Conchiglia di Citari. Mentre il mio commensale ha anche ordinato cotechino presentato in forma di cilindro su puré di castagne sormontato da verze ripassate bevendo un Valpolicella Classico 2015 Villa Spinosa. E poi uno strudel scomposto, di delicatezza sorprendente.

Piatti belli da vedere, con pochi ingredienti, relativamente semplici nella complessità di preparazione, congeniali allo chef Zonta. Lui ama “la bellezza della semplicità” e trova ormai stancante “il troppo gourmet”.

Al Tapasotto è possibile mangiare – e bene – con 15-20 €: i vini, a calice, partono da 3,50 €, i cicchetti sono in media sui 7 € e i taglieri da 9 a 17 €.

Tapasotto. Galleria Pellicciai 12, Verona. Tel. +39 045 591477

Cinque Rooms, street hotel ma di lusso

Piazzetta Portichetti 3: cinque stanze con ingresso indipendente, molto floreali e originali, ciascuna diversa dall’altra, in un palazzo d’epoca. Décor tessile e colori riposanti, pezzi di riconoscibile design. Niente chiavi, ingressi gestiti da codici alfanumerici e tessere elettroniche. Prenotazione digitale, concierge su chiamata, comfort elevato, privacy perfetta.

Arrivati a destinazione, telefonate o mandate un messaggio e ricevete ipso facto il codice per sbloccare la stanza che vi è stata riservata. Lo staff è presente, ma non visibile. O quasi.


5 Rooms è un hotel, formula bed & breakfast, davvero composto di 5 sole camere nel cuore di San Zeno, quartiere veronese dove si respira un’aria autentica e privilegiata di placida vita, di sonni tranquilli, di spostamenti pedonali, di negozietti dall’aria vintage.

Perché la definizione di street hotel? Perché è tutto al pianterreno. Le camere danno su strada, protette da discretissime finestre-specchio a tripli vetri che dall’interno (effetto candid camera) garantiscono di vedere perfettamente l’esterno rimanendo celati.

Non esistono spazi comuni se non il corridoio da cui si accede a tre delle stanze e ai disimpegni di servizio. Colazione? In camera per ogni ospite, ed è un breakfast perbellino, con brioche e panini lisci e farciti che provengono freschissimi da Dolce Locanda, laboratorio-pasticceria di via Catullo.

Quanto costa? I prezzi a notte sono compresi tra i 150 e i 300 €, secondo la tipologia di camera e la stagione. A chi piace? Molto alle coppie, altrettanto alle famiglie con 1-2 bambini che scelgono la suite, dotata di letto + divano-letto. Ed è sicuramente adorato dagli stranieri che gestiscono tutte le operazioni online, senza ostacoli di lingua.

Per la cronaca: 5 Rooms è stato il primo street hotel così concepito, almeno in Italia. Vedremo presto cloni e repliche?

Cinque Rooms. Piazzetta Portichetti 3. Verona. Tel. +39 045 597004

Dovete aspettare l’Opera e l’Arena per andarci?

Non basta la scusa della bellezza di Verona in sé?

[Immagini: Capitale Cultura, Simone Lanza, Tripadvisor, Roberta Bencivenga, iPhone di Daniela]

Daniela Ferrando
Milanese, trent’anni di copywriting e comunicazione aziendale. Le piace che il cibo abbia le parole che merita: è cultura. Parlando molto e mangiando poco, non si applica nel suo caso il “parla come mangi”.
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