Zona gialla. Verso la riapertura dei ristoranti in Veneto, Emilia e Calabria
La zona gialla è il nuovo traguardo che potrebbe cambiare la situazione dei ristoranti in altre regioni da domenica 31 gennaio.
Calabri, Emilia Romagna e Veneto sono le tre regioni candidate a cambiare colore e passare dalla zona arancione alla zona gialla. Per bar, ristoranti e pizzerie significa riaprire a pranzo e comunque fino alle 18.
Il colore giallo è quasi sicuro per queste tre regioni. Il condizionale è d’obbligo perché i risultati del monitoraggio settimanale dal 18 al 24 gennaio autorizzano a sperare nel miglioramento se oggi saranno confermati. E nella giornata di venerdì si attende l’ordinanza del ministero della salute per il passaggio in giallo che diventerebbe operativo da domenica.
Quindi avremmo circa 22 milioni di Italiani che potranno di nuovo andare a pranzo nei ristoranti aperti dalla nuova ordinanza. Per la zona gialla resta sempre valido l’asporto fino alle 22 (ma per i bar il limite e alle 18) e la consegna a domicilio.
L’andamento dei dati autorizzano a pensare che le regioni attualmente in zona gialla resteranno tali.
La zona gialla in Italia
Quindi la nuova composizione della zona gialla tingerà queste Regioni dal nord al sud.
- Provincia di Trento
- Veneto
- Emilia Romagna
- Toscana
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Calabria
La zona arancione
L’andamento dei dati non sembra favorevole al passaggio in zona gialla di Lazio e Piemonte. Egualmente non dovrebbe passare in zona gialla la Lombardia che dopo il caso dell’errore dei dati dei nuovi contagi contabilizzati resterebbe in zona arancione. Per passare alla fascia inferiore, infatti, occorre confermare per 14 giorni di seguito nella zona assegnata.
Quindi avremmo una composizione arancione, sempre da nord a sud, di questo tipo:
- Valle d’Aosta
- Piemonte
- Lombardia
- Friuli Venezia Giulia
- Liguria
- Marche
- Umbria
- Abruzzo
- Lazio
- Puglia
- Sardegna
La fascia arancione potrebbe scadere per tutti il 7 febbraio se ovviamente miglioreranno i dati del monitoraggio dal 25 gennaio.
La zona rossa
In zona rossa resterebbero solo la Sicilia e la Provincia Autonoma di Bolzano che è quasi diventato un caso a parte. L’autonomia della provincia, infatti, ha permesso al Presidente dell’Alto Adige di ritenere che fosse in zona gialla e addirittura consentire dal 10 gennaio l’apertura dei ristoranti anche a cena fino alle 22. Ma sarebbe pronta già l’ordinanza per chiuderli del tutto a partire dal 31 dicembre. Proprio quando i sacrifici del resto d’Italia regalerebbero una boccata d’ossigeno ai ristoranti.
Occorrerà attendere comunque la giornata di domani per il verdetto definitivo poiché il Il Dpcm prevede che “la permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta la nuova classificazione”.