Le mete foodie da raggiungere nel 2014, da Amalfi a New York
Un tempo la destinazione di un viaggio si sceglieva per l’interesse artistico. Oggi la molla dell’itinerario è il food. Ci crede Fine Dining Lovers che ha fatto una lista con 10 destinazioni imperdibili per il 2014. C’è anche l’Italia per un prodotto che non ti aspetteresti: il limoncello. E prima che pensiate di essere piombati nel pieno degli anni ’80, segnate dove andare quest’anno a fare esperienze gastronomiche iniziando da quella più a portata di mano (e se non vi accontentate, ci sono anche le 20 esperienze foodie che comprendono la pizza).
1. Amalfi, Italia
Ci sono luoghi in Italia che i turisti (americani e non) identificano con un determinato piatto o prodotto: Napoli per la pizza, Venezia per il gelato, il Piemonte per il Barolo, o Roma per gli spaghetti (“Lilli e il vagabondo” style, come proposto da Bastianich a Masterchef). Come ogni storia d’amore che si rispetti il tempo aveva affievolito la passione, ma poi alcune celebrità hanno cominciato a comprare ville e agriturismi invitando amici e viaggiatori a sperimentare la “vera” Italia, quella che si sviluppa fuori dai grandi centri, con le sue tradizioni e la sua cucina tipica. Il limoncello, il liquore al gusto di limone, è particolarmente apprezzato nel Nord America. Ciò, unitamente al fatto che solo nella splendida Costiera Amalfitana si possono trovare i limoni che dovrebbero essere utilizzati nella bevanda, hanno trasformato questa zona in una delle principali destinazione foodie . Ma dove si può assaggiare il miglior limoncello?
Mi vengono in mente subito due indirizzi: quello di Sal De Riso che oltre a produrre il limoncello (consiglia di abbinarlo alla delizia al limone…) lo utilizza per il suo babà, per il panettone che anche quest’anno ha fatto faville, e per la colomba (ebbene sì, potreste andare in Costiera Amalfitana in quel periodo con i tepori primaverili).
E poi c’è Alfonso Iaccarino che ha nella carta dell’e-commerce il Liquore di Limoni “Le Peracciole” dove si coltivavano già dall’800 i limoni. Siamo sul lato della Costiera Sorrentina e la varietà è diversa, ma anche a Fine Dining Lovers apprezzerebbero la scelta.
2. Trujillo, Perù
A dodici ore a nord di Lima, Trujillo è una località isolata abbastanza per dirsi esotica, ma attrezzata in maniera adeguata per accogliere un gran numero di turisti, anche quelli che non parlano spagnolo. Trujillo è la miglior destinazione del paese per il ceviche. I ristoranti a conduzione familiare sono accessibili, generosi e offrono versioni fresche del piatto nazionale a base di pesce o/e frutti di mare crudi e marinati nel limone, uniti ad alcune spezie come il peperoncino e il coriandolo. Da non perdere anche i mercati locali.
3. Goa, India
Il cibo di strada e le spiagge sono le principali attrazioni di questa destinazione. Questo paradiso tropicale ha una forte industria del turismo già in atto a sostegno della sua crescente popolarità: potrete trovare sulla spiaggia venditori di coni di giornale contenenti ceci piccanti con tamarindo dolce, chutney di menta, riso soffiato e yogurt.
4. Melbourne, Australia
Amanti della buona tavola, prendete nota! Melbourne ospita la più alta new entry della lista S.Pellegrino e Acqua Panna Top 50 Ristoranti: il ristorante Attica, dove il menu degustazione di otto portate dello chef Ben Shewry cambia continuamente, offrendo anche il canguro tra le varie portate. La città vanta anche una sfilza di altre cucine interessanti, tra cui quella di Andrew McConnell di Cumulus Inc. con i suoi salumi fatti in casa e l’arrosto di spalla di agnello.
5. San Francisco, U.S.A.
San Francisco è la città del cibo che fa tendenza con una nuova ondata di ristoranti che servono una sorprendente e creativa cucina americana. Da non perdere le cene dei migliori chef Stuart Brioza e Nicole Krasinski a State Bird Provisions, il caffè espresso da Iron&Steam e il lievito madre del Tartine Bakery.
6. Flushing, New York, U.S.A.
Perché dovresti allontanarti da Manhattan per trovare cibo cinese quando potresti andare a Canal Street, la grande Chinatown di Manhattan, o direttamente in Cina? In nessun’altra parte del mondo c’è tanta cucina cinese in tutte le sue sfaccettature come a Flushing. E non c’è altro posto dove ristoranti sudameicani sono accanto a quelli giamaicani, taiwanesi, indiani o coreani, tutti impegnati ad offrire cibo fatto in casa. Con 10 minuti di cammino dalla fermata della metro si trova tutto: dai succhi di frutta biologici al dim sum, al maiale preparato alla maniera del Sichuan o all’agnello delle regioni più a nord servito con i noodles fatti a mano.
7. Helsinki, Finlandia
In questa città conosciuta per i suoi famosi ristoranti scandinavi, come Olo e Luomo, c’è un posto relativamente poco conosciuto ma destinazione fondamentale per ogni foodie che si rispetti: il mercato Kauppatori. Qui troverete alci, renne, cioccolato infuso con liquirizia nera e aringhe prelibate. Il consiglio è sgaiattolare sul retro del mercato per mangiare in santa pace la zuppa di salmone, il pesce alla griglia e le fragole locali.
8. Ningxia Night Market, Taipei, Taiwan
A Taiwan, le serate fresche sono la condizione migliore per andare ai mercati di Taipei e assaggiare, ad esempio, il frullato di avocado. Indimenticabili i panini di pancetta di maiale o le omelette di ostriche. Da assaggiare anche gli gnocchi Bawan e le polpette di pesce. Unico tra i mercati notturni, Ningxia è anche amico dell’ambiente grazie alle bacchette eco sostenibili.
9. Strade del Vino della Croazia
Anche se oscurato in passato a favore della produzione italiana, questo paese mediterraneo è ideale per la vinificazione. Un’attività a cui i croati si dedicano da lungo tempo, ma che è poco conosciuta fuori dai confini nazionali. Cantine come Krauthaker, Saints Hills e Bolfan producono vini biologici, biodinamici e naturali che sommelier e appassionati di vino apprezzano e richiedono. La strada giusta per uscire dalla solita opzione sauvignon – chardonnay.
10. Taguig City, Pasig City, Filippine
Secondo il presentatore tv Andrew Zimmern e l’attrice, nonché autrice di libri di cucina, Gwyneth Paltrow, la cucina filippina sarà la più hot del 2014 . Quindi, prima del maiale in agrodolce, il pollo, il manzo o il pesce, è obbligatorio provare “Adobo” (il piatto nazionale) al ristorante Adobo ‘To che si trova a Pasig City. Qui è servito semplicemente con due grandi cucchiai di riso bianco. Oppure si può assaggiare una versione con salsa di formaggio, latte di cocco o pasta di gamberetti. Per un’interpretazione più lussuosa del piatto, l’indirizzo giusto è quello del Sentro 1771 a Taguig City.
Non vi resta che programmare un bel viaggetto. O dirci la meta da inserire in agenda per scoprire un posto ad alta potenzialità di cibo.
[Luca Sessa. Immagini: lassiwithlavina, Don Alfonso, Patricia Butturini Levis/SdG, Flickr/robryb, Attica, State Bird Provisions, Serious Eats/Max Falkowitz, Luca Messina, Flickr/randomwire, Like Croatia, synergyelkgrove.com]