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5 Marzo 2012 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 14:37

Mozzarella di bufala. Rivabianca batte Il Granato e Vannulo a Paestum

I tre caseifici dove acquistare la migliore mozzarella di bufala lungo la SS 18 tra Battipaglia e Capaccio, in provincia di Salerno
Mozzarella di bufala. Rivabianca batte Il Granato e Vannulo a Paestum

Mozzarella di bufala e bel tempo. Il binomio è inscindibile e con l’approssimarsi delle vacanze di Pasqua e dei weekend lunghi di primavera il consumo aumenterà soprattutto su una delle principali direttrici: la strada della mozzarella per antonomasia, la SS 18 nel tratto tra Battipaglia e Capaccio-Paestum.  È qui che si concentrano i caseifici che hanno fatto della vendita diretta ai turisti riscopertisi gourmet almeno per un viaggio andata-ritorno dal Cilento e dintorni.

Il film è sempre lo stesso: ci si ferma sul lato della strada che si percorre per acquistare l’oro bianco. Come già scritto per la Top Five della mozzarella di Paestum 2011, è bene prevedere di spendere qualche minuto in più per acquisti sull’altro lato della strada o per una divagazione intorno all’area archeologica dei templi.

Il ridotto tempo a disposizione mi ha permesso solo un acquisto lampo in 3 caseifici, due all’andata e uno al ritorno, rispetto ai 5 precedenti e ai 10 dell’area casertana. Vannulo e Il Granato andando verso Pollica e Rivabianca durante il ritorno a Roma. Posizioni alte della classifica con la ormai non più novità de Il Granato, il pioniere e primo assoluto Vannulo e l’eterno secondo Rivabianca. Almeno stando al sentire diffuso.

Tre assaggi effettuati a 1 giorno di distanza (anche di acquisto) che hanno riservato qualche deludente sorpresa. Da specificare che i formati acquistati per due caseifici (Vannulo e Rivabianca) sono quelli meno indicati per gustare al meglio la mozzarella (e cioè i bocconcini), mentre per il Granato è stato possibile acquistare un’aversana da 500 grammi.

Vannulo. La consistenza del piccolo formato non è esattamente quella che ha reso famosa l’azienda modello di Antonio Palmieri. Qualche leggero segno di cedimento della superficie crea qualche dubbio. Anche la texture non è tra le più performanti. Mozzarella che “scricchiola” poco e salatura non perfetta. Resta comunque a livelli molto alti.

Il Granato. Ha un brutto aspetto la mozzarella del caseificio di più recente apertura. La superficie raggrinzita, bitorzoluta e con un effetto di pelle cadente non è molto invogliante. Texture a tratti farinosa e quantità di latte in uscita molto superiore alla media. In bocca è meno “orripilante” rispetto all’aspetto esteriore. Rimandata a una successiva verifica.

Rivabianca. Alle 13,00 il laboratorio è in fermento e si stanno preparando le aversane da 500 grammi. Nonostante qualche insistenza, la signora al banco ci dice che è possibile acquistare soltanto bocconcini. Ci arrendiamo e aggiungiamo nel pacco in polistirolo una scamorza affumicata (9,90 € al kg, recita la promozione) e una fetta di cacioreale da grattugiare. L’aspetto esteriore dei bocconcini è bello. Convincente il morso e precisa la salatura, note che in un formato così piccolo sono maggiormente premianti rispetto ad aversana e treccia.

Classifica. Rivabianca si aggiudica il match nonostante l’handicap del formato minore sopravanzando Vannulo. Poco convincente la mozzarella de Il Granato che disponeva sulla carta del migliore formato.

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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