Terremoto. Web impotente per l’aceto balsamico che perde 15 milioni di euro
Scattata la gara di solidarietà per dare una mano ai caseifici colpiti dal terremoto e dalla caduta a terra delle forme di parmigiano, più difficile appare il soccorso del web per i produttori di Aceto Balsamico di Modena – tradizionale e non – che ha riportato importanti perdite economiche dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive per una cifra che il Consorzio stima tra i 10 e i 15 milioni di euro.
A nord di Modena sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena IGP, tra cui tre tra le più grandi realtà produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Queste ultime sono quelle che hanno purtroppo riportato i maggiori danni – spiega il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti – moltissime ‘batterie’ , le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe. In quanto all’Aceto Balsamico di Modena IGP, alcuni grandi tini hanno subito seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri – rese meno onerose dal più contenuto valore del prodotto (dai 4 ai 20 euro/litro) – crolli di coperture con il danneggiamento dei prodotti finiti, di macchinari ed attrezzature sotto di essi ospitati. Alcune realtà produttive hanno ripreso a lavorare, ma in modo parziale poiché i lavori di sgombero e ripristino sono soggetti alle preventive ispezioni, con conseguenti ritardi nel ritorno alla normalità, e rallentamento nelle consegne ai clienti internazionali.
[Immagine: Acetaia del Cristo]