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26 Maggio 2012 Aggiornato il 27 Maggio 2012 alle ore 18:06

Terremoto. Web impotente per l’aceto balsamico che perde 15 milioni di euro

Scattata la gara di solidarietà per dare una mano ai caseifici colpiti dal terremoto e dalla caduta a terra delle forme di parmigiano, più difficile
Terremoto. Web impotente per l’aceto balsamico che perde 15 milioni di euro

Scattata la gara di solidarietà per dare una mano ai caseifici colpiti dal terremoto e dalla caduta a terra delle forme di parmigiano, più difficile appare il soccorso del web per i produttori di Aceto Balsamico di Modena – tradizionale e non – che ha riportato importanti perdite economiche dovute alla dispersione del prodotto e al danneggiamento di impianti e strutture produttive per una cifra che il Consorzio stima tra i 10 e i 15 milioni di euro.

A nord di Modena sono situati una decina di produttori di Aceto Balsamico di Modena IGP, tra cui tre tra le più grandi realtà produttive, e moltissime acetaie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.

Queste ultime sono quelle che hanno purtroppo riportato i maggiori danni – spiega il Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena e consigliere del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Cesare Mazzetti – moltissime ‘batterie’ , le file ordinate di piccole botti di dimensione decrescente in cui il prodotto fermenta per almeno 12 lunghi anni, sono state sconvolte o rovesciate. La frequenza delle oscillazioni ha spostato le cerchiature metalliche che permettono alle doghe di legno di contenere il prodotto, e si sono verificate numerosissime perdite di prezioso liquido, il cui valore di mercato oscilla dal 500 ai 1500 euro per litro. A poco è valso il pronto intervento dei titolari di queste aziende, reso difficile dal fatto che le acetaie sono ospitate nelle soffitte di case antiche, quelle più soggette a danni e crepe. In quanto all’Aceto Balsamico di Modena IGP, alcuni grandi tini hanno subito seri danni, con perdite anche ingenti di prodotto che superano i 100mila litri – rese meno onerose dal più contenuto valore del prodotto (dai 4 ai 20 euro/litro) – crolli di coperture con il danneggiamento dei prodotti finiti, di macchinari ed attrezzature sotto di essi ospitati. Alcune realtà produttive hanno ripreso a lavorare, ma in modo parziale poiché i lavori di sgombero e ripristino sono soggetti alle preventive ispezioni, con conseguenti ritardi nel ritorno alla normalità, e rallentamento nelle consegne ai clienti internazionali.

[Immagine: Acetaia del Cristo]

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