Top Ten Champagne. A Roma vince Marguerite Guyot. Chiude Roger Coulon
Con 67 marchi e 190 etichette e nella sempre splendida sede del Complesso Monumentale di Santo Spirito, il Bureau Champagne che rappresenta in Italia il Comité Champagne con sede a Epernay, ci ha offerto ancora una volta la possibilità di conoscere e apprezzare una parte del panorama produttivo della Champagne con una degustazione articolata di produttori e stili di vinificazione.
L’evento, per professionisti del vino e della ristorazione provenienti da tutta Italia, propone infatti ogni anno molti dei principali marchi di Maison e di Vigneron della Champagne presenti sul mercato italiano, sesto per volume e quinto per valore (Francia esclusa).
La partecipazione al solito è stata notevole sin dall’apertura della manifestazione e l’attenzione della maggior parte dei presenti si è ben distribuita su tutte le etichette presenti e non solo sulle più blasonate o sulle grandi annate, che a volte hanno deluso. A questo proposito, va rilevato che mediamente i prodotti base delle Maison si sono rivelati interessanti mentre, sempre nella media, i rosè non hanno brillato nonostante i colori a volte sgargianti…
Alcuni millesimati decisamente importanti come il 1995 Blanc de Millenaires di Charles Heidsieck o il 1999 di Salon o anche la Cuvée des Enchanteleurs 1998 di Henriot hanno stupito ma non solo: spesso maison meno note ci hanno regalato belle sensazioni e anche emozioni inattese: due per tutte, entrambe declinate al femminile, e cioè Marguerite Guyot con la Cuvée Exstase 2002 e Françoise Bedel con il suo l’Ame de la Terre 2003, con quasi il 70% di pinot meunier.
Veniamo ora ai nostri migliori assaggi che sono stati a dir poco impegnativi vista la numerosità delle proposte degustate (sfiorate le 200).
- Cuvèe Extase 2002 – Marguerite Guyot. 10 anni sui lieviti per questo elegantissimo prodotto da Chardonnay, che unisce tono minerale a note di mandarino e mela. Sapido e strutturato. Chiude gessoso. 4 scatti e secchio
- Millésimé 2002 – Laurent Perrier. 50% Chardonnay e 50% Pinot nero . Olfatto su note di macchia mediterranea e gesso. Profondo ed armonico. Finale di caramella d’orzo e buccia d’arancia. Grande bevibilità. 3 scatti e ½ e secchio
- Cuvèe Le Mesnil 1999 – Salon. Vino in degustazione solo per i più fortunati che hanno dovuto aspettare l’apertura di una sola bottiglia ad orari prefissati. Il costoso prodotto ha note di frutta secca e mela matura. In bocca avvolgente e complesso con chiusura gessosa. 3 scatti e ½ ma senza secchio
- Vintage 2005 – Louis Roederer. Sentori foxy e di pietra focaia si accompagnano a note di rosmarino e toni fumè/camino spento. Elegante e complesso. 3 scatti e ½
- L’Ame de la Terre 2003 – Françoise Bedel. Ampio ed avvolgente, con sentori di pesca noce e pietra focaia. Chiude con un piacevole ricordo di genziana. 3 scatti e ½
- Blanc de Millenaires 1995 – Charles Heidsieck. Sentori di sottobosco, note floreali e mineralità per questo vino fine ed equilibrato. 3 scatti e ½
- Cuvée des Enchanteleurs 1998 – Henriot. Gesso ed agrume, pesca bianca e mela, sono i descrittori di questa etichetta, che in bocca si presenta avvolgente e di grandissima bevibilità. 3 scatti e ½ e secchio
- Prémier Cru 2008 – Brugnon. Frutta secca ed agrumi, spezia e fiori bianchi sono i marcatori olfattivi di questo champagne, elegante ed armonico, realizzato con il 60% di Chardonnay. Finale minerale. 3 scatti e ½
- Millésimé 2004 – Marin & Fils. Sentori di pera, porfido e gesso per questo vino caratterizzato da un bellissimo finale minerale. Complesso ed avvolgente. 3 scatti e ½
- Millésimé Blanc de Noirs Prémier Cru 2004 – Roger Coulon. 50% Chardonnay e 50% Pinot Nero. Fresco e minerale. Profondo ed elegante con sentori di mela e pesca e chiusura balsamica. 3 scatti e ½
Citiamo solo per curiosità due etichette sulle quali non siamo stati d’accordo e la media tra i due voti ha portato le bottiglie fuori dalla Top Ten:
- Brut 2006 – Deutz (Carlo Bertilaccio 3 scatti e ½, Maurizio Valeriani 2 scatti e ½ )
- Assemblage 2002 – Bruno Paillard ( Carlo Bertilaccio 3 scatti e ½, Maurizio Valeriani 2 scatti e ½)
E ora non vi resta che scatenarvi per gli acquisti o prendere qualche appunto che potrebbe ritornarvi utile per la prossima stagione di regali.
[Carlo Bertilaccio e Maurizio Valeriani]