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Pizzerie
7 Dicembre 2012 Aggiornato il 19 Marzo 2017 alle ore 22:26

Napoli. La pizza dell’anno sorprende come il presepe a San Gregorio Armeno

Puoi tornare bambino e ricordare le casette del presepe di Natale. Quelle di San Gregorio Armeno, a Napoli. L'8 dicembre la strada si anima e non solo i
Napoli. La pizza dell’anno sorprende come il presepe a San Gregorio Armeno

Puoi tornare bambino e ricordare le casette del presepe di Natale. Quelle di San Gregorio Armeno, a Napoli. L’8 dicembre la strada si anima e non solo i napoletani sono lì a comprare i pastori, il sughero, gli scogli per le proprie rappresentazioni casalinghe. Un rito inscindibile con quello della pizza, calda tra le mani per riscaldarsi del freddo. Una volta street food, ora più confortevole seduto ai tavoli delle pizzerie lungo l’asse d’oro di Via Tribunali, marchio di qualità della pizza napoletana.

Tempo anche di restare stupiti dagli effetti speciali, a volte un po’ folkloristici come la famiglia Raffaella Fico e Mario Balotelli con la piccola Pia nata a Napoli che finisce sul presepe del maestro pastoraio Genny Di Virgilio, o dolci come lascia supporre il cioccolato di Showcolate a Piazza del Plebiscito.

Ma può avere le noti piccanti e sapide di quella che in tre non esitiamo a indicare come la pizza dell’anno. Che pizza vera e propria non è in quanto è un ripieno. Di soffritto di maiale che Gino Sorbillo propone a Natale e che ogni anno diventa sempre più buono. Sono proprio quelle note di piccante che avevano e hanno l’effetto di resuscitare dal torpore del freddo dicembrino (tant’è che tra gli appassionati di molti anni fa si parlava di “endovenosa di soffritto” a sottolinearne il potere) a conquistare il palato. Quest’anno come non mai. Per cui se siete dalle parti di San Gregorio Armeno non vi fate scoraggiare dalla fila davanti alla pizzeria di Gino Sorbillo e prenotate tavolo e ripieno. Ne vale la pena, anzi, dovrebbe vincere un campionato, siete avvertiti.

E se qualcuno della compagnia (cercare pastori per il presepe è atto collettivo) è meno attratto dai sapori forti delle frattaglie che si propagano all’impasto quasi ne avessero sempre fatto parte, il consiglio è marinara a portafoglio. Da mangiare con le mani proprio come si faceva per riscaldare anima e stomaco nelle giornate più fredde che preannunciano le Feste di Natale.

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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