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25 Marzo 2013 Aggiornato il 20 Agosto 2017 alle ore 15:08

Contro Canto. Lopriore riapre alla tradizione e non pensa alle stelle Michelin

Paolo Lopriore l'aveva promesso. La mail con cui lo chef annunciava, tre mesi fa,  la chiusura del suo ristorante Il Canto, non si concludeva con un
Contro Canto. Lopriore riapre alla tradizione e non pensa alle stelle Michelin

Paolo-Lopriore-e-Fausto-Fratti

Paolo Lopriore l’aveva promesso. La mail con cui lo chef annunciava, tre mesi fa,  la chiusura del suo ristorante Il Canto, non si concludeva con un addio, bensì con un “arrivederci”. E infatti ora Il Canto riapre, in una location attaccata a quella vecchia sempre all’interno della bellissima Certosa di Maggiano (Siena) e Lopriore torna in cucina.

Il leit motiv del nuovo Canto, sembra, sarà il ritorno all’ordine: basta con le sperimentazioni estreme, riprendiamo a seguire la stagionalità e torniamo alle basi della tradizione toscana. “Eravamo diventati schiavi della nostra personalità” dice lo chef in un’intervista al Corriere “Dobbiamo tornare al cuore”. “Non mi interessa più seguire il dettame del momento. Non mi interessa più cucinare per le guide, per i premi”, avverte lo chef privato qualche anno fa della sua stella Michelin con una decisione che fece scalpore tra i numerosi fan.

Anna Claudia Grossi, proprietaria dell’albergo La Certosa di Maggiano e compagna di Lopriore sottolinea la scelta sulla bacheca di Facebook: “l canto è il ristorante dell’hotel certosa di maggiano da sempre.è sempre esisitito e sempre esisterà (fin quando io ci sarò !!!).non esiste più la società il canto s.r.l. , quindi essendo tornati”albergatori” a tutti gli effetti abbiamo anche modificato linea di cucina.capito ?”

Questa la dichiarazione d’intenti. Nel menù troveremo, ad esempio, insalata di spinaci novelli con fegatini d’anatra, controfiletto di manzo gratinato alle erbe con timballo di patate, e anche la lasagna aperta del suo maestro Gualtiero Marchesi. I prezzi? 70/80 euro per un menù di 4/5 portate.

Un ritorno alla tradizione che qualche mese fa sembrava quasi anticipata dalla sua partecipazione alla cena di solidarietà organizzata da Fausto Fratti, patron dell’Osteria del Povero Diavolo, a sostegno del convento francescano di VerrucchioVerucchio. E, mentre mangiava il tiramisù della mamma di Parini, aveva detto a proposito della cucina di tradizione che ne pensava tutto il bene possibile. Un avviso del cambiamento in corso alla Certosa di Maggiano?

[Giorgia Cannarella. Link: Corriere]

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