Vini Naturali. Barrosu di Montisci svetta nei 10 migliori tra Vinitaly e Vini Veri
Divisioni e distinguo anche accesi dividono il mondo del vino naturale. Ridurre ad un’unità un fiume in piena alimentato da tanti affluenti è impresa impossibile. Per fortuna a comandare c’è ancora il bicchiere che ci restituisce un’immagine forte e in evoluzione del settore. Il vino naturale è una realtà che farà ancora molta strada. Noi abbiamo provato ad avvicinare due delle strade che in questi giorni sono tra le più frequentate: il Vinitaly a Verona e Vini Veri a Cerea. Il risultato è una Top Ten elaborata da circa 200 assaggi (su circa 700 etichette che animano i due saloni).
In evidenza la Sardegna con Giovanni Montisci in grande spolvero. Suo il gradino più alto del podio. Sedilesu lo manca per un soffio pur restando nel punteggio che assegna la terza piazza. Qualche sorpresa? Camerlengo in Basilicata potrebbe esserlo per qualcuno.
- Cannonau Riserva Barrosu 2010 – Giovanni Montisci: sentori di spezia e frutti di bosco si uniscono a note di macchia e mirto. Fresco, elegante , pieno ma di grande bevibilità, lascia una scia sapida e minerale. 94/100 (Vivit)
- Barolo Cannubi S. Lorenzo Ravera 2009 – Rinaldi Giuseppe: succoso e fresco, complesso elegante ma anche profondo e con un piacevole finale di arancia sanguinella e frutta secca. 93/100 (Vini Veri)
- Bramaterra 2009 – Antoniotti Odilio: sentori di viola, radice e china si accompagnano a sensazioni di frutti di bosco. Chiude con ricordi chi china e genziana. Puoi finirtene una bottiglia senza accorgertene. 92/100 (Vini Veri)
- Cannonau di Sardegna Gràssia 2009 – Giuseppe Sedilesu: grande freschezza e beva elegantissima per un Cannonau, pieno, fine, speziato con piacevolissimo finale agrumato. I quasi 16 gradi alcolici non si avvertono minimamente. Un emblema di tipicità. 92/100 (Vivit)
- CCP 2011 – Panevino: cannonau speziato , profondo, floreale e fruttato. Di grandissima bevibilità e piacevolezza. Suadente, fresco e avvolgente. 92/100 (Vini Veri)
- Malvasia Basilicata I.G.T 2011 – Camerlengo: (realizzato con 60% Malvasia, 20% Cinguli, 20% Santa Sofia): miele, macchia mediterranea, frutta secca e mineralità sono i marcatori olfattivi di questo vino sapido,ampio e piacevolmente tannico. 91/100 (Vivit)
- Chianti Classico 2011 – Vallone di Cecione : succoso, minerale e di ottima bevibilità, ha sentori di china, radice, frutti di bosco ed un finale di arancia sanguinella. Al tempo stesso agile e potente. 90/100 (Vivit)
- Chianti Classico 2010 – La Porta di Vertine: floreale e fruttato, fresco, elegante, succoso , chiude con sensazioni di frutta secca. 89/100 (Vivit)
- Chimbanta 2010 – Dettori: note di chiodi di garofano, mela, more e lamponi per questo vino fresco , sapido e minerale di ottima bevibilità, strutturato ma comunque scattante. 89/100 (Vivit)
- Brunello di Montalcino 2008 – Campi di Fonterenza : sentori minerali e fumè, insieme a toni di frutti di bosco e di noce caratterizzano un’olfattiva molto interessante, che si conclude con un finale di arancia sanguinella. Profondo e di buona materia. 89/100 (Vini Veri)
[Maurizio Valeriani, Stefano Ronconi, Gianmarco Nulli Gennari. Immagine: lestradedelvino.com]