Il cibo diventa spettacolo di massa e fa sold out con This is Food a Roma
Analogie tra lo stadio Olimpico e Officine Farneto. Da una parte il calcio con la Roma che guarda gli altri dall’alto in basso, dall’altra una location protagonista degli eventi gastronomici a Roma. Dopo gli Internazionali di tennis con la riapertura della Sala della Scherma adibita a ristorante temporaneo e i numeri di Taste of Roma all’Auditorium, Roma chiarisce che gli eventi gastronomici attirano sempre più pubblico e non solo nel quadrante nord della città (nella giornata di domenica c’era anche Street Food in Circolo, al Circolo degli Artisti in via Tiburtina).
This is Food, la manifestazione domenicale a Officine Farneto, ha fatto sold out. L’organizzazione ha dato un temporaneo stop con riapertura alle 18 perché erano terminati le banconote di conversione per acquistare gli assaggi (in questo caso i crediti, a Taste of Roma si usano i sesterzi, a Street Food in Circolo i gettoni, comunque tutti al valore nominale di 1 €). La formula è quella ormai diffusa negli eventi gastronomici di grande afflusso. Si paga il biglietto di ingresso (in questo caso 5 €) e si acquista il controvalore per fare shoppimg gastronomico presso gli stand (a This is Food il prezzo variava dai 3 ai 7 €).
Si compone il menu preferito lasciandosi guidare dalle suggestioni e dal passa parola di chi ha già assaggiato e lancia un tweet o pubblica una foto su Instagram o Facebook. Un modo di intrattenimento che coinvolge persone oltre la cerchia degli appassionati di gastronomia “storici”.
Ogni manifestazione punta sul nome di grido, sull’artigiano/artista che ha maggiore notorietà. E la qualità? La filiera è corta, chi partecipa ha il proprio locale in città e utilizza l’evento per accrescere la conoscenza presso il pubblico. Quindi gioca al meglio delle possibilità.
Sold out permettendo, ovvio.
[I numeri di This is Food. 4.000 ingressi, 20 kg di Cacio e Pepe, 1500 Rosette, 1500 Polpette, 2000 Ravioli scottati, 1000 steccolecco, 80 kg di Hamburger, centinaia di Polpi Gobbo (panino del Grandma), 500 “supplizi”, 12.000 piatti Verdiamo compostabili]
[Daniele Amato]