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Ricette
22 Febbraio 2014 Aggiornato il 28 Marzo 2019 alle ore 16:57

La ricetta perfetta: castagnole di Carnevale, Gabriele Bonci edition

Vi piacciono le castagnole di Carnevale? Io alla voce preparativi per il Giovedì Grasso ho messo il segnalibro alla pagina della ricetta perfetta di
La ricetta perfetta: castagnole di Carnevale, Gabriele Bonci edition

castagnole Bonci

Vi piacciono le castagnole di Carnevale? Io alla voce preparativi per il Giovedì Grasso ho messo il segnalibro alla pagina della ricetta perfetta di Rossella Neiadin.

Il suo food porn fritto vi riempirà gli occhi oltre ogni umana comprensione.

Le forme quasi perfette delle sue castagnole su cui piove lo zucchero mi hanno messo l’acquolina in bocca.

E sono andato per voi ad assaggiare le castagnole che sta sfornando in questi giorni Gabriele Bonci al Forno di via Trionfale a Roma.

Sono castagnole piccole, dalla forma irregolare che visivamente potrebbero deludere.

Sono morbide ma non spugnose. E hanno una nota evidente di arancio e di agrumi. Gabriele Bonci segue la strada della ricotta.

E voi gli sarete grati.

Spero anche un po’ a noi che abbiamo le sue dosi magiche. E l’avvertenza che quelle di Gabriele sono buone anche il giorno dopo. Poche solitarie castagnole hanno resistito per affrontare la prova. Con esito più che felice.

Le castagnole di Gabriele Bonci

castagnole carnevale forma

Ingredienti

100 g di burro
600 g di ricotta di pecora
300 g di zucchero semolato
3 g di sale
10 g di scorze di limone
10 g di scorze di arancio scorze
2 g di vaniglia in polvere
180 g di tuorli d’uova uova tuorli
250 g di latte
800 g di farina 00
20 g di lievito in polvere
200 g di fecola di patate

castagnole carnevale Gabriele Bonci

Procedimento

Molto semplice (per Bonci). Si miscelano bene il burro a temperatura ambiente, la ricotta, le scorze di limone e di arancio, la vaniglia, i tuorli e il latte.

A questo punto (il bene è il discrimine della prima operazione) si aggiunge la farina (setacciata? Buona!), il lievito e la fecola di patate. Impasta.

E poi? Poi lasciala riposare come tutte le cose che fai. Una leggera spolverata di farina sulla spianatoia e via al taglio (irregolare, presumiamo) di tocchetti.

Siete pronti per la cottura.

Potreste scegliere lo strutto, ma in ogni caso la conclusione è affidata allo zucchero da spolverare sopra. E ora tocca a voi la prova dello chef, ops, la prova del cuoco

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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