Social Eating. Conviene il pizza sharing di Briscola con 2 pizzine a 12 €?
Nella partita del cibo a Milano i “carichi” pesanti sono i grandi chef, la pizza, gli hamburger, i bistrot.
Sul tappeto verde ora è stata calata una carta che sembra vincente: Briscola Pizza Society.
Si tratta di un nuovo formato di Social Eating (a Roma avete visto Cohouse che ibrida sharing e pop up temporaneo) di Foodation, la startup milanese “specializzata nella realizzazione e gestione di format di fast & casual dining” che annovera fra le aperture più recenti Mariù, la kebabberia gourmet, e Macinata, una hamburgheria su misura.
L’idea questa volta è creare una piccola “confraternita” di pizzovori, che condividono una serie – 16, più 10 di stagione – di “pizzine”, ovvero pizze di formato ridotto (18-20cm) servite tagliate in quattro in teglie conviviali, in un #pizzasharing accompagnato da brocche di birra.
E ci sono anche tre pizze per così dire normali, ovvero sui 30 cm: margherita, bufala, marinara.
Il formato conviviale mi ha permesso, durante una presentazione alla stampa, di assaggiarne un certo numero – purtroppo, ho perso il conto del numero di assaggi e dei tipi di pizza assaggiati.
Anche perché alcune le ho assaggiate più volte, e perché sono appunto tante, diverse (e perché cercavo di condividerle essenzialmente con me stesso): Carrettiera (provola friarielli salsiccia, ottima), Cotto, Rustica, Trevisana, Provola, Nduja, Genovese (discreta: non mi è piaciuto molto il pesto), Formaggio, Crudo, Mortadella, Melanzana (buona buona), Tropea, Marinara, Bufala…
Si può scegliere se averle con o senza pomodoro (San Marzano).
Ma com’è la pizza in sé? Buona, molto buona, buonissima. Al di là delle varie guarnizioni, la pasta è fatta veramente bene, gustosa e leggera, buona sia calda che più fredda. Mix di farina 0 e farina integrale, con 36 ore di lievitazione nella “Meditation Room” (ecco un altro segnale che l’intero format è stato accuratamente pensato), fiordilatte campano, ingredienti selezionati e stagionali (si vedano le dieci pizze dei due menù primavera/estate e autunno/inverno), forno a gas (e si sottolinea come questo elimini la fuliggine, dannosa per la salute… “Report” docet).
Le pizze normali da 28-30 cm costano da 7 € (Margherita) a 9 € (Bufala); le pizzine vanno a coppie: 2 a 12 € (una persona), 4 a 20 € (2 persone), 6 a 28 € (2/3 persone), 8 a 35 € (3/4 persone, oppure io da solo). Brocca di birra (Moretti Ricetta originale) o vino bianco o rosso, 10 €.
Il progetto, per questo come per gli altri locali Foodation, è replicarlo in giro per l’Italia (presto a Bologna e Firenze) e all’estero (in Germania, probabilmente, entro l’estate). Se ne occupa Nanni Arbellini, partner di Foodation per la standardizzazione e lo sviluppo del prodotto – che ci ha raccontato tutte le specifiche del caso.
Il nome? “Briscola” come convivialità, condivisione e simili – e il motivo geometrico alle pareti sembra riprendere il dorso delle vecchie carte da gioco.
Sta ora a voi provare e dirci se una coppia di pizzine, una doppia coppia, un doppio tris e due poker a questi prezzi sono una puntata felice o un gioco d’azzardo.
Prima di sparare ad alzo zero, sappiate che per il disciplinare della pizza STG napoletana il disco non deve essere superiore a 35 cm di diametro e quindi, se ne fate una questione di centimetri quadri, non avete che da calcolare la convenienza tornando sui banchi di scuola.
Briscola Pizza Society. Via Fogazzaro 9. Milano. Tel +39 025455496