Milano. All’Osteria con Vista si mangia benissimo nonostante il panorama
Mettete una splendida giornata, aggiungete una location interessante, fatta di grandi spazi e trasudante arte, spolverate con un certo appetito, mescolate bene e servite il tutto in terrazza. Oggi siamo stati a provare per voi la cucina de l’Osteria con vista al secondo piano della Triennale di Milano.
Non è un temporary restaurant, ci teniamo a dirlo. Al momento è aperto sette giorni su sette (dal primo di novembre sarà chiuso a pranzo del lunedì) e, a brevissimo, potrete gustare ottimi piatti fino a mezzanotte e mezza.
Basterebbe già la posizione del ristorante per attrarre la clientela, con un affaccio sul Central Park milanese mozzafiato. Potrebbero servire toast e patatine e sarebbero comunque tutti felici, e invece no, all’Osteria si mangia pure bene. Del resto non poteva essere altrimenti dato che alla guida della cucina ci sono gli chef Stefano Cerveni, del ristorante stella Michelin Due Colombe a Borgonato, Brescia, e il bravo Fabrizio Ferrari, sempre sul campo a dirigere la folta Brigata dell’Osteria.
Per amor di conoscenza, la vostra, ci siamo sacrificati e abbiamo assaggiato TUTTI i piatti del menù di mezzogiorno. Qualora poi ci fosse qualche accanito lettore che desiderasse sapere come sono le proposte della cena, sappia che siamo pronti a tornare e a dare luogo a un nuovo sacrificio.
Ecco in cosa consiste il Pranzo in Terrazza, fruibile dalle ore 12,00 alle ore 15,00.
Antipasti
- Prosciutto crudo di Parma con Fichi in marinata agrodolce
- Flan di catalogna e puntarelle in insalata, crema di Quartirolo e tartufo nero
- Polentina di fave bianche al rosmarino, guazzo di seppia alle erbe e pomodoro seccato
- Carpaccio di manzo in emulsione di aceto bianco, senape in grani e formaggio di fossa
Primi piatti
- Pasta e fagioli della tradizione
- Pennette Cavalier Cocco all’amatriciana d’oca
- Linguine, porri e bocconcini di mazzancolle con la loro bisque
- Gnocchetti di patate ed erbette ai funghi secchi e pomodoro in conserva
Secondi piatti
- Lombata di vitello ai funghi porcini e patate, sugo d’arrosto ristretto
- Involtini di spada alle erbe e mandorle, crema al peperone
- Ratatouille di verdure autunnali
- Umido di baccalà in rosso
Dessert
- Dolce del giorno: oggi una Caprese al cioccolato con gelato alla vaniglia, gelatina di mirtilli e briciole di cacao
- Insalata di frutta
- Torta soffice all’olio evo con mousse al cioccolato
Tutti i pesci sono stati abbattuti a -20° per 24 ore prima di essere serviti, è scritto sulla Carta!
Per non offuscare troppo la mente, che doveva rimanere lucida per l’intervista allo chef, abbiamo chiesto di servire solo un calice di Franciacorta DOCG Satèn 2010, Il Mosnel.
La cantina dell’Osteria con vista è stata creata dal sommelier delle Due Colombe, Nicola Bonera. La scelta dei vini può spaziare attraverso tutte le regioni italiane, o dirigersi verso numerose proposte straniere: Francia, Slovenia, Portogallo, USA, Germania, Argentina e Australia. Per chi non volesse una bottiglia intera, sono stati creati dei percorsi ad hoc con due, tre o quattro calici di vino in abbinamento alle scelte della Carta.
“Il locale”, racconta Fabrizio Ferrari mentre prendiamo il caffè della staffa, “è stato aperto nel marzo 2015. Stefano Cerveni ha subito pensato a me poiché siamo amici da tanto tempo. Aveva bisogno di un braccio destro solido cui affidare la brigata. Poi, forse, mi ha scelto perché sono abituato ai locali con una certa vista…”. Sorride (Fabrizio Ferrari è stato lo chef del Roof garden, locale sito all’ultimo piano dell’hotel Excelsior San Marco di Bergamo).
“Appena nato il ristorante proponeva una cucina molto influenzata dalla Carta delle Due Colombe, poi, poco alla volta, ha trovato una sua identità. L’obiettivo però non è mai stato quello di raggiungere la stella Michelin, quanto di offrire alla clientela italiana e straniera una certa tradizione nel piatto attraverso ricette classiche preparate con materie prime eccellenti”.
Effettivamente tutte le pietanze in Carta sono riconoscibili, dalla Pasta e fagioli, servita come piace a noi, con una parte di legumi ridotti in crema e una di fagioli interi, al Baccalà, ghiotto su un crostone di pane. Sono preparazioni classiche ma possiedono tutte un certo quid in più dovuto all’uso di tecniche e cotture moderne (la texture della seppia è, infatti, quella tipica della cottura a bassa temperatura) o attraverso l’impiego di divertenti giochi di consistenze al palato (morbido-croccante). In altri casi i piatti sorprendono per l’utilizzo di materie prime inaspettate. È il caso delle golosissime Pennette all’amatriciana d’oca che ci hanno rubato l’anima.
Briglia sciolta alla creatività nei dolci. La Torta soffice all’olio con la quenelle di mousse dello chef patissier Stefano Casatti è ricca e sontuosa, la Torta Caprese è quasi un piatto unico (consigliamo di divederla con un compagno o un amico fidato, specie se siete partiti dall’antipasto!). I golosi giudiziosi potranno scegliere l’insalata di frutta.
L’apparecchiatura della tavola è minimalista ma non spartana, il servizio sempre accorto e alla mano. A mezzogiorno il locale è invaso dagli stranieri, molti francesi fa notare Fabrizio. Di sera la clientela è più milanese, l’atmosfera più romantica. Che si stia riscoprendo il piacere di regalarsi una buona cena senza troppi pensieri?
Per il pranzo spenderete in media 46 €, bevande escluse, per un pasto completo dall’antipasto al dessert, ma potete cavarvela anche con meno di 30 € se avete un appetito nella norma.
Per la cena il costo medio è di 70 € a persona, sempre bevande escluse.
Ogni domenica c’è il brunch. Il piatto forte è uno dei più appetitosi comfort food meneghini: l’Ossobuco alla milanese con la gremolada e il risotto giallo.
Che dire di più? Accorrete a prenotare!
Osteria con Vista. Viale Alemagna Emilio, 6. Milano. Tel. +39 02 3664 4340