Padova. Gli hamburger di Ham Holy Burger e Gourmetteria
Sembra che l’hamburger sia diventata una mania anche a Padova. Il Mattino, il quotidiano della città, ha lanciato un sondaggio tra i lettori chiedendo quale sia il più buono anche se in questo tipo di raccolte di like a volte l’effetto notorietà sovrasta il merito gastronomico.
L’occasione del sondaggio, come si legge nel disclaimer è “Piacciono sempre di più e in città aprono nuovi locali specializzati”.
Il riferimento è a Ham Holy Burger, l’hamburgeria assurta agli onori delle cronache gastronomiche e delle classifiche grazie alla scelta di un panino di elevata qualità abbinata alla tecnologia e all’intrattenimento con gli ordini da iPad, la nuovissima app per prenotare (pubblicizzata anche dal vice sindaco Eleonora Mosco) e i tablet a disposizione per navigare.
Il nuovo locale ha aperto in pieno centro storico, in piazza dei Signori, e si è fatto subito notare per la sede su quattro piani e la buona architettura. L’avvio ha avuto qualche inciampo per troppa richiesta. Probabilmente i risultati dei primi giorni di apertura (Ham Holy Burger è aperto da venerdì scorso) sono andati al di là delle più rosee aspettative.
Avevo già fatto un veloce confronto con Gourmetteria uno dei locali che sono stati inseriti nel sondaggio del Mattino e che meglio si presta allo scopo in termini “gourmet” (che nel caso dell’hamburger vuol dire non fast né junk food).
Gourmetteria è un locale versatile e affermato sulla scena padovana. Non è solo hamburgeria, va precisato, ma ha un occhio attento al territorio e una sezione nutrita di panini.
Anche Ham Holy Burger ha un panino dedicato al territorio come accade nelle altre hamburgerie a Milano, Roma, Verona e Genova. Si chiama Ham loves Padova.
Gourmetteria è un luogo votato a Slow Food con una carta in cui spiccano i valori dei presidi con una visione più veneta possibile.
Ma non è da meno Ham Holy Burger che per la sua polpetta utilizza la carne di fassona piemontese della Granda, un nome che fa subito ingolosire gli appassionati di buona cucina e gli stessi fiduciari Slow Food che hanno presentato i prodotti tipici in uso.
Il match tra la carne di Sergio Capaldo e quella della Fattoria Le Origini di Bovolenta non passa inosservato ed è una bella garanzia per i consumatori che possono contare su una filiera certificata.
Il menu di Gourmetteria non prevede una versione basic degli hamburger ma degli abbinamenti come detto a forte vocazione territoriale. Ecco quindi il Bellunese, il Veronese, il Padovano, il Vicentino, il Veneziano, il Rodigiano e lo special PorcOca. I prezzi variano tra i 12 € del Bellunese per arrivare ai 13,50 € del Padovano e dello Special. Nulla da eccepire, la qualità si paga.
Da Ham Holy Burger, invece, la versione basic dell’Hamburger è quello “Santo”, l’Holy appunto che costa 9,50 €.
Ho preso il Trevigiano con radicchio rosso, porchetta Trevigiana, Casatella Trevigiana e salsa bbq (13 €) per confrontarlo con l’Ham Loves Padova che alla polpetta abbina radicchio rosso e sopressa di Padova (11 €).
I Padovani avranno da divertirsi. I due panini sono molto buoni con una leggera prevalenza del radicchio rosso di Gourmetteria meno amaro rispetto a quello di Ham Holy Burger e un testa a testa tra la porchetta e la sopressa che aggiungono carattere alla composizione.
Si difende benissimo la carne veneta – con una cottura precisa – ma quella piemontese ha un gusto più morbido.
Peccato, invece, per il pane. Il bun di Gourmetteria non può farcela contro il panino messo a punto dal fornaio che serve le hamburgerie di Ham Holy Burger. La ricetta messa a punto dal pugliese Antonio Valendino che ha il forno a Milano è tra le migliori in Italia e premia la decisione di fare arrivare i panini in tutti i locali con un packaging dedicato e costosetto.
Sul versante patate, un classico dell’accompagnamento, va sottolineata la decisione di Ham Holy Burger di servirle a parte e non come semplice appoggio. Se questo da un lato appesantisce il conto, dall’altro permette di dedicare maggiore attenzione alla qualità (abruzzese) e alla cottura (perfetta) per cui il confronto non è omogeneo. Gourmetteria le serve tagliate a spicchi come anche Ham Holy Burger che ha in menu anche le chips.
Se si va oltre il panino, segnaliamo gli ambienti ben realizzati di entrambi i locali con il plus della vendita di prodotti a scaffale per Gourmetteria e l’amplissima scelta di birre artigianali (ben 5o) per Ham Holy Burger.
Per stuzzicarvi a provarli entrambi e a darci il vostro giudizio, vi dico che la Tipopils del Birrificio Italiano è un abbinamento di buono + buono che non dovete mancare da Ham Holy Burger al pari dello spaziale Lobster Roll di astice che probabilmente è il migliore in Italia.
Mentre da Gourmetteria avete la possibilità di mangiare ottimi bigoli con sugo di anatra (9,50 €) o di assaggiare uno spaziale tiramisù trevigiano rivisto alla maniera padovana con l’aggiunta di Vov che qui è nato.
Insomma, i due locali li metterei in cima alla classifica degli hamburger del sondaggio, ma forse voi a Padova potreste dirci qual è l’ordine che preferite rispetto alla voce hamburger di qualità.
Siete pronti per votare sul Mattino la disfida padovana?
Ham Holy Burger. Piazza dei Signori, 1. Padova. Tel. +39 049 0986300
Gourmetteria. Via Zabarella, 23. Padova. Tel. +39 049 659830
[Immagini: Lorenzo Franco, Vincenzo Pagano, iPhone]