Roma. Cos’è Stagioni, il nuovo ristorante che Oscar Farinetti ha aperto per limitare sale e grassi
“Andare il più vicino possibile alla qualità ed alla salute”. Oscar Farinetti presenta così il nuovo ristorante Stagioni. A Eataly Roma è nato un nuovo format che segue a ruota quello già sperimentato a Bologna.
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Cucina semplice, rispetto della stagionalità e territorialità degli ingredienti sono i punti cardine di questo progetto. Non meno importante la convivialità con l’accorciamento delle distanze tra cucina e sala.
La ricerca del benessere è garantita abbattendo del 20% sia il sale (solo di grande qualità, gli italiani da Trapani e Margherita di Savoia ed il Guerande dalla Francia) che i grassi (esclusivamente di origine vegetale).
A dar vita a tutto questo il figlio Francesco e Piero Alciati, capo ristorazione di Eataly. Stagioni è un modo per proiettarsi verso il futuro. Non un semplice ristorante ma un laboratorio di idee.
Supervisor della cucina sarà il 29enne Enrico Panero, primo Corporate Executive Chef di Eataly mondo, affiancato dall’Executive Chef di Eataly Roma Roberto Cotugno.
I due piatti simbolo saranno il gran crudo ed il gran vapore (9,50 €) entrambi abbinati ad oli selezionati da Slow Food.
Sei le scelte alla carta tra cui la panzanella liquida (10,50 €) con pane sciapo melanzana cotta a bassa temperatura e ricotta fresca (0 sale aggiunto), l’insalata di Enkir (10,50 €) con verdure grigliate, il carpaccio di manzo de La Granda (14 €) marinato al tè e miele di Elva ed il baccalà al vapore (15 €) con zucchine alla scapece e amaranto soffiato.
Per concludere frutta (8,50 €) o dolci come ricotta fichi e saba (6,50 €) ed il caffè alla moka Huehuetenango (presidio Slow Food) torrefatto nel carcere di Torino.
Per il pranzo ci sarà un menù (14,50 €) composto da una portata principale a scelta tra quelle de “l’Estate di Stagioni” abbinata ad un piatto di verdure crude o al vapore.
Per il servizio serale invece sarà presente un menù degustazione da 4 portate (35 €).
Un progetto interessante portato avanti in sala ed in cucina da un gruppo di ragazzi disponibili e cortesi nei confronti della clientela.
Riuscirà nell’intento di cambiare abitudini alimentari ai Romani?
[Testo e foto: Matteo Bizzari]