Ferragosto. Il decalogo per conquistare la felicità totale a cena
Ci siamo, il rito della tavola di Ferragosto è arrivato. Spiaggia, terrazza, prato è l’appuntamento del giro di boa delle vacanze. Quando il tempo non era tropicale, lo si attendeva insieme alla grande mareggiata di metà agosto che regalava freschezza e accorciava le giornate non solo sull’orologio.
Con Vincenzo Onorato e un manipolo di atleti della mandibola, lo abbiamo anticipato per regalarci (e speriamo, regalarvi) il decalogo per conquistare la felicità assoluta.
Che è quella della condivisione, di fare la spesa, di cucinare insieme senza troppo prendersi sul serio.
Non solo pesce – chi lo ha detto che l’estate deve essere un solo continuo tributo a Poseidone? – ma sicuramente barbecue privo di tecnicismi.
Ecco il decalogo che abbiamo stilato in due serate consecutive, l’andata e il ritorno, Rambo e Rambo II, la carne e il pesce, cena e pranzo. Insomma, fate voi.
1. Location e dintorni
Non correte, prendetevi il tempo necessario per preparare la tavola come farebbe un parigino che per nulla al mondo rinuncerebbe alla fiammella di una candela. Noi siamo stati aiutati dalla bellezza del Cilento e dalle vedute sul mare di Acciaroli che sono impagabili. Soprattutto con la luna crescente che è di stupefacente bellezza mentre disegna la scia luminosa su cui si infrangono gli occhi pronti ad umettarsi di inconsulta felicità per quello che ci circonda. Non vi formalizzate troppo, però: sempre in vacanza siete.
2. Mozzarella di bufala
Al sud e in buona parte dell’Italia non sarebbe estate senza la mozzarella di bufala. La ricetta Pagano alla felicità prevede di tenerla separata dai pomodori e dalla caprese e metterla insieme ai gamberi crudi e al limone. La treccia della Perla del Mediterraneo si è rivelata un’autentica manna dal cielo e con il dovuto rispetto officiamo il taglio spiluccando lo “sfrido”.
Il plus è avere il limone antico, quello che fa frutti quando è il suo tempo. Una macinata di pepe e il gioco è fatto. Da servire come antipasto nella sessione carne.
3. Fiano
Imprescindibile abbinamento con la mozzarella di bufala. Potreste scegliere uno champagne e i vostri ospiti non potranno che benedire la decisione. Ma un po’ di devozione per il territorio ci vuole. E il San Matteo di Alfonso Rotolo è un atto di fede per un Fiano del Cilento che – voglio espormi – ha surclassato quest’anno le etichette colleghe. Boom.
4. Carne
Li conosciamo i guru della carne e li amiamo come se non ci fosse un domani. Ma vi devo dare un indirizzo che ai più è sconosciuto: supermercato 365 di Battipaglia. Andateci, provatela e fatemi sapere. E potete sempre fare un passaggio alla pizzeria 3Voglie del talentuoso Valentino Tafuri, uno dei 10 giovani pizzaioli più in vista del momento.
5. Maiale
L’ingrediente della sagra perfetta non deve mancare sulla tavola ferragostana che ama la carne è la salsiccia. La sua ignoranza ricorda che il rito della tavola è semplicità. Poi avete anche a disposizione bistecche e pancetta, sia chiaro.
6. Manzo
Sfatate un altro tabù che vorrebbe solo vino bianco d’estate a mare. La carne rossa chiama il vino rosso con una semplicità e una naturalezza disarmante. Non siete d’accordo?
7. Spaghetti con le vongole
Contatevi per alzata di mano: a Ferragosto qual è il primo piatto più gettonato? Bravi, avete indovinato. Gli spaghetti con le vongole non possono mancare a Ferragosto e a Natale. Procuratevi le vongole per tempo. E scegliete la pasta che più vi piace senza pensare al teorema perfetto dell’assenza di amido o all’opposto della mantecatura aiutata con l’amido. Se ve lo chiedete, ve lo dico. Noi abbiamo usato pasta Gentile di Gragnano, ma siamo di parte(nope).
8. Bio
Il mantra del km 0, della filiera controllata, della qualità e del biologico. A me poco piacciono i vini in cui mancano solo i pesciolini per dichiarare tutta la naturalità del caso. Ma noi ci siamo divertiti con un vino che ci ha stupito per freschezza nonostante la maggiore età. È di un tempo in cui se dicevi bio al massimo potevano pensare alla biografia di qualcuno. Quelle di Giuseppe Giglioli e Maria Pierina Rinaldi che lo fanno dal 1980 così (e se trovate la 1985 non indugiate).
9. Francia
La tentazione del superlocalismo gretto potrebbe farvi dimenticare i piaceri della vita in un’altra dimensione. Rifuggite e pensate alla Francia. E a un Pouilly-Fumé della Maison Langlois – Chateau da iniziare a raffrescare con la benevola complicità del bar dello stabilimento balneare. Perfetto per l’antipasto di terra della sessione pesce.
10. Sommare emozioni
Mixate, condividete, provate, sbagliate, azzeccate. Il mix perfetto è quello dell’anima che parla alla pancia e soddisfa il cervello. Una sola grande frattaglia di felicità che per noi ha significato mettere insieme il blu di bufala di Di Lascio su crostino di pane duro accompagnato dalle eccellenze di Franco Vastola, alias Maida, i pomodori di Così Com’è, la scelta dei vini ulteriori, il carpaccio di baccalà perché nulla è più buono del baccalà, dei vini di festeggiamento di un genetliaco, del pesce spada cotto a bassa temperatura e scottato sul fuoco, del gelato al cioccolato nero del Meeting di Acciaroli che ha anche vinto una competizione.
E poi resta sempre lei, la luna che ora arriverà piena e renderà la vostra cena di Ferragosto ancora più splendente. Anche con i consigli che vorrete condividere.
[Immagini: Vincenzo Pagano con quello che aveva a portata di mano]