Cilento. Il Borgo ad Acciaroli che fa (anche) un’ottima pizza integrale
Solo a scrivere Acciaroli dovrei aprire un disclaimer. 37 – diconsi TRENTASETTE – estati trascorse qui mi hanno portato a conoscere pure i granelli di sabbia della spiaggia.
E, ovviamente, chi fa ristorazione. Non voglio dilungarmi, ma scrivendo di Fabio Esposito e della moglie Daniela Sannino un link esplicativo necessita. È quello all’articolo in cui vi ho raccontato del Veliero, uno dei migliori ristoranti di pesce del Cilento.
Un mio amico di vecchia data qualche giorno fa mi ha chiesto come mai non avessi mai scritto del Borgo e delle sue pizze. “Non sono buone?”, ha provato ad argomentare.
Avrei dovuto confessare che Fabio è la personificazione del relax in terra cilentana. Che a vedere la fila che ogni giorno si produce immancabile all’ingresso non sai nemmeno come faccia a restare così serafico. E quindi non ci sono mai andato con la macchina fotografica e poiché tutta l’illuminazione notturna di Acciaroli vira a un totale giallo, foto zero e zero articoli.
Ho rimediato e ho fatto un paio di incursioni con Vincenzo Onorato che addirittura gioca in famiglia.
Per testimoniare che la pizza del Borgo è molto buona, che è un miracolo che in uno spazio ridotto ci sia pure la cucina, che gli ingredienti sono ottimi e il pizzaiolo Antonio Ricciardi va un po’ in ottovolante soprattutto nelle serate affollatissime alla voce cottura.
Per pura combinazione, l’altra sera è passata di nuovo la puntata di Report sulla pizza bruciata di Bernardo Iovene, giustamente (ma sono completamente di parte) inserita nella programmazione Cult (ops, un altro bel 9% di share in agosto alle 23:40…).
E al Borgo fanno una pizza integrale, una diversamente integrale perché Fabio la voleva al 100% integrale e pure tonda. E il pizzaiolo lo ha accontentato con una “focaccia” ben lievitata ma certamente non del tipo #canotto. Non lo direste, ma con i tantissimi clienti napoletani è molto richiesta.
La trovate sotto la dizione pizze gourmet (più a giustificare il prezzo secondo me, di 12 € di alcune) e sono preparate con un impasto in cui c’è una percentuale di curcuma. La cottura è a bocca di fuoco, non proprio una passeggiata per una pizzeria velocissima e puntuale nel servizio, elementi che sono necessari per far girare i tavoli e soddisfare i numeri alti.
A me piace, non è una napoletana verace, ma in abbinamento con i pomodorini gialli e rossi della Così Com’è (cioè il nome dell’omonima azienda conserviera di Battipaglia) o meglio ancora con il sugo e il caprino della Cilentana è un’ottima scelta.
L’ho confrontata con la Così Com’è con l’impasto “normal” e i caratteri di una pizza napoletana doc, anzi, stg. Dipende da come vi sentite in serata. Digeribilissime entrambe, lasciate perdere il computo delle calorie che tanto è pressocché uguale, mentre preferite l’integrale se vi va il profumo di pane.
Avendo ormai confessato il conflitto di interessi, non andrò in descrizioni auliche. Anzi volo basso dicendovi che la pizza Margherita qui costa 5 €, che la mozzarella di bufala è di Raffaele Barlotti – tra i miei preferiti.
E che c’è una pizza Acciaroli con prodotti dei presidi Slow Food come le alici di Pisciotta.
Non voglio nemmeno troppo scrivere delle capacità di accoglienza di Daniela che riesce a gestire file e sala con piglio sicuro e gentile, ma tocca ricordarvi che la ricetta della caprese nera e bianca è la sua (quindi assaggiatela).
E soprattutto mi corre l’obbligo di sottolineare che dall’altra parte della stradina pedonale, affacciata sul centro del paese, c’è la bancarella governata dal papà di Fabio che è tutto uno sfornare di fritti e pizze da asporto, vera manna per (noi una volta) ragazzi alle prese con il chiuditivo del brunch da spiaggia e oggi sempre piacevole intermezzo.
Assaggiate le fritattine di pasta e non ve ne pentirete.
Da questa esperienza arriva anche la pizza fritta di generose dimensioni e imbottitura.
Ah, dimenticavo. Il Borgo in una strana compensazione con i carboidrati vi serve anche dell’ottima carne, tagliata o hamburger, con materia di Jolanda de Colò tranne le gettonatissime salsicce che arrivano dall’entroterra.
E poiché voi squilibrereste il conto carboidrati – proteine con le patate fresche fritte sul momento, vi sono precluse ai tavoli e potete acquistarle in sacchettini alla bancarella.
E che ci fanno in un piatto al tavolo? E se non riesco a raccomandarmi con Fabio al trentasettesimo compleanno acciarolese….
Andateci al Borgo se siete ancora nella perla del Cilento (wow) e fateci sapere se la pizza vi è piaciuta. Per le foto non c’è problema, potete usare queste in pagina.
Pizzeria Il Borgo. Porto di Acciaroli. Pollica (Salerno). Tel. +39 339 668 9752