Roma. L’ultima cena al Tino con Lele Usai e Claudio Bronzi che si separano
“…è arrivato il momento di separare la mia strada da quella de Il Tino”.
Sono queste le parole di Claudio Bronzi che come un fulmine a ciel sereno conclude il suo sodalizio con Lele Usai a pochi mesi dall’apertura del nuovo ristorante al Nautilus Marina di Fiumicino del quale abbiamo già provato il bistrot Quarantunododici.
Sono così stato inconsapevole testimone di questo nuovo corso del ristorante stella Michelin a Fiumicino pochi giorni prima dell’annuncio pubblicato da Claudio, su Facebook, con un post ricco di emozioni.
Il nuovo Tino è posto al primo piano del complesso e si presenta con un’ampia sala dai soffitti bassi ma molto luminosa. Apparecchiatura semplice ed elegante. Spiccano i bicchieri Zalto.
Per la scelta dei piatti ho tra le mani il 42° menù.
L’ordine viene preso dal sempre gentile e disponibile Francesco.
Originali e ben eseguite le quattro amuse-bouche che aprono nel migliore dei modi la serata. Sono la spugna di pomodoro con crema di cipolle caramellate, la cialda di patate con salmone marinato e guacamole, il panino al vapore con soia e burro alle erbe e il pane, burro e alici.
La Seppia ne(g)ra e borragine (17 €) è un antipasto dai sapori e dai toni decisi; il pata negra poteva essere messo maggiormente in risalto.
Lustrino, fichi, mandorle e salvia (17 €) è un piatto ideale per questo finale d’estate.
Fresca e rassicurante la Bruschetta di mare liquida (17 €) con cannolicchi, cozze e vongole, sorbetti di cozze ed ostriche ed emulsione di pomodoro e salsa di basilico
Interessante la proposta vegetariana Cipolla sotto la cenere (16 €) ripiena di cremoso al parmigiano e con pane croccante al nero di seppia e fumo al rosmarino.
Nonostante l’intensità degli ingredienti, il Risotto R3 (18 €) al succo di barbabietola, con gel di rabarbaro e ricci di mare risulta un primo equilibrato e di sicuro impatto visivo.
Originali le Linguine ai cannolicchi un po’ orientali (17 €).
Indubbiamente il miglior piatto della serata è lo Spaghettone Benedetto Cavalieri con alghe acidule e cozze al cubo (sorbetto per la mantecatura, polvere e al naturale)(17 €) tanto da invogliarci a prenderne altri tre come “predessert”.
Baccalà, pomodoro, basilico ed olive nere (23 €) è un secondo dai sapori classici ed equilibrati.
Accostamenti particolari per il Filetto di maialino, ostrica, ibisco e canapa (22 €), piatto nel quale spicca la cottura della carne.
Succulento il Calamaro ripieno di salsiccia e semi di finocchietto, cotto a 65°, con creme di patate arrosto e peperoni bruciati (21 €) ma che avrebbe bisogno di qualche consistenza in più.
Non il solito sorbetto il predessert di questa serata, la Cheesecake al tiramisù e gel di sambuca, dolce che ti invoglia a mangiarne un altro pezzo.
Come dessert abbiamo scelto il Gelato al cioccolato bianco, lavanda e birra (10 €) e le Pesche, vino e yogurt (10 €).
Piccola pasticceria per concludere la serata.
Per ogni portata abbiamo avuto in abbinamento un vino sapientemente scelto da Claudio:
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- Bolle Bandite di Carolina Gatti – amuse bouche
- Marne Bianco di Gavi – lustrino
- SP68 di Arianna Occhipinti – bruschetta
- Trebbiano d’Abbruzzo – Damigiana della Società Agricola Rabasco. – seppia
- Priorat Terra de Cuques di Terroir al Limit – linguine
- Aleatico Rosa della Piana dell’Azienda vinicola biologica La Piana – risotto
- Kaplja di Damijan Podversic – baccalà
- Rossese di Dolceacqua di Testalonga – calamaro
- Côtes Catalanes Cuvée Romanissa di Domaine Matassa – maialino
Rattrista scrivere questo articolo dopo il recente avvenimento, sapendo bene che il Tino senza Claudio non sarà più lo stesso e che un’esperienza così ricca ed articolata sarà difficile da ripetersi. Il Tino non è stato creato solo da un duo di ottimi professionisti ma soprattutto da due grandissime persone.
Un augurio ad entrambi e il ringraziamento per le emozioni che in questi anni sono riusciti a regalarci.
Ristorante Il Tino. Via Monte Cadria 127. Fiumicino (Roma). Tel. +39 06 562 2778
[Testo e foto: Matteo Bizzari]