Milano. Le pizze che mangiate nel nuovo Berberè che apre nel quartiere Isola
Berberè sbarca a Milano.
Noi e ve lo avevamo anticipato, nell’attesa di una data ufficiale per festeggiare l’apertura.
Finalmente, dopo l’esperienza temporanea di Expo 2015, la pizzeria dei fratelli Aloe torna nel capoluogo meneghino per rimanerci. Si piazza nel cuore del quartiere Isola e oggi lunedì 3 ottobre apre le porte al pubblico.
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Sono pochi ma chiari i diktat della pizzeria che riguardano i processi di lievitazione e l’utilizzo delle farine, basi che conferiscono qualità, identità e riconoscibilità al prodotto targato Berberè:
- La lievitazione dell’impasto avviene attraverso un processo di maturazione naturale: lento e lungo processo realizzato attraverso l’impiego di pasta madre viva
(quindi senza il ricorso a lievito chimico); - L’uso del lievito madre, continuamente rinfrescato e tenuto a un ph che varia da 4.3 a 4.8;
- La lunga e doppia lievitazione che segue i tempi naturali della pizza (circa 24 ore), che ne abbassa l’indice glicemico e conferisce maggiore digeribilità;
- L’utilizzo di farine semintegrali biologiche, macinate a pietra per la conservazione di fibre e vitamine contenute nel chicco.
Da Berberè ogni impasto è studiato per il tipo di topping quindi per il condimento che dovrà accogliere e sostenere.
Colori caldi e materiali poveri per le 3 sale e 80 posti a sedere del locale in zona Isola a Milano. Numero 5 della serie dei fratelli Aloe che arriva dopo Castel Maggiore, Bologna (dove si piazza tra le migliori), Firenze (scavalcato solo da Santarpia) e Torino.
Per diventare dei bravi pizzaioli sembra ci voglia una laurea in economia: con specializzazione in marketing per Matteo Aloe (ma con una tesi sul restaurant marketing) e in economia politica per Salvatore Aloe.
Sembrerebbe un franchising ma non lo è: il fil rouge è l’artigianalità della pizza, che viene seguita da vicino dai fratelli, con gestione diretta e una grande attenzione alla scelta di ingredienti, nutrizionalmente equilibrati e salutari.
Selezionati con la cura che contraddistingue i giovani fratelli, tra le materie prime utilizzate troviamo: pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, il Fiordilatte bio Querceta, le carni della Macelleria Zivieri, i capperi di Salina, l’origano selvatico di un piccolo produttore calabrese e alcuni presidi Slow Food e Libera.
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Il nuovo locale, come normativa vigente comanda, non può essere dotato di forno a legna. Poco male, perché si avvarrà del forno elettrico realizzato dalla Morello Forni, azienda ligure leader nel settore.
Veniamo ai menu, le prime quattordici proposte (6,50 € ai 13,50 €) cambiano stagionalmente:
Dalla classica pomodoro, fiordialtte e basilico (7,50 €) a quella con le alici di Cetara (9,50 €) alle più raffinate, da segnalare tra tutte la zucca cotta al forno con funghi di bosco, Parmigiano Reggiano e fior di latte (12 €).
E ancora: la speck, gorgonzola, noci, miele di acacia e fiordilatte (13,50 €) o con la prosciutto crudo S. Daniele, burrata, olio all’arancia e fiordialtte (13,50 €).
Per gli insaziabili anche i cicchetti: olive di Cerignola, burrata e acciughe, il crostino di pane con nduja di Spilinga e il tomino con speck, composta di pere e aceto balsamico.
Ma come il lievito è vivo così lo sono le ricette dei fratelli Aloe: un impegno di costante ricerca, soprattutto negli impasti, mantenendo sempre lo spirito pop che permea l’atmosfera e gli ambienti del locale.
Vivo e in costante crescita è anche il progetto dei due fratelli che porta a farci una domanda: dove e quando assaggeremo il prossimo Berberè?
Il nuovo Berberè a Milano è aperto 7 sere su 7 dalle 19.30 alle 23.30 e il sabato e la domenica anche a pranzo dalle 12.30 alle 14.30.
Berberè Pizzeria. Via Sebenico, 21. Milano. Tel. +39 02 36707820
[ Immagini: Francesca Sara Cauli, Camilla Rocca ]