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17 Settembre 2017 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 20:50

Cronache da Sweety con Iginio Massari e Gianluca Fusto che aprono due nuove pasticcerie a Milano

Volete qualche impressione da Sweety of Milano? Qualche idea, qualche notizia, qualche assaggio? Eccovele – ma spero che ci siate andati: la sfilata di
Cronache da Sweety con Iginio Massari e Gianluca Fusto che aprono due nuove pasticcerie a Milano

Volete qualche impressione da Sweety of Milano? Qualche idea, qualche notizia, qualche assaggio?

Eccovele – ma spero che ci siate andati: la sfilata di pasticcini e tartellette, cioccolati ed éclair, babà, macaron e ogni possibile dolcezza, è uno spettacolo da non perdere, per la vista e per il palato.

Nuove aperture

Una prima notizia, ieri, è arrivata sul finale della premiazione del Panettone Day. L’anticipazione è che Iginio Massari (la nostra guida alla ricerca dei migliori dolci) aprirà entro gennaio 2018 una sua pasticceria a Milano. Si prevedono scene di isteria da red carpet hollywoodiano: Pastry Chef is the New Sexy, diciamolo.

Anche quest’anno, i selfie con i pasticceri erano richiestissimi (c’erano anche degli chef cartonati in cortile, e ci si poteva fotografare in mezzo), e loro si prestavano sorridenti; e una serie di bambinetti si segnalavano c’è Massari, c’è Montersino, c’è Borghese (di passaggio).

Nuova pasticceria per Massari, quindi – ma anche Gianluca Fusto sta preparando un suo locale qui a Milano, e ieri ha dato qualche notizia. Si chiamerà Fusto Milano e sarà un locale “che parlerà di noi, di me e di Linda, mia moglie.”

Nota del Redattore: Gianluca è il pasticcere, l’uomo-immagine della “ditta di famiglia”, ma Linda Massignan è sempre presente nei suoi racconti, nelle presentazioni, nelle lezioni.

Come nella Masterclass di ieri, dove, per inciso, ha preparato una torta, Dimensione Orelys, con un nuovo cioccolato di Valrhona, Blond Orelys 35% appunto, che è un cioccolato bianco, anzi biondo, con un aroma particolare dovuto all’utilizzo dello zucchero muscovado. Più che preparare la torta, l’ha assemblata, anche perché la ricetta è complessa, e prevede diverse preparazioni – e non è stato quindi possibile utilizzare il forno Moretti (ovviamente, lo cito anche spento, visto che è uno sponsor di Scatti di Gusto).

Ma voi potete vederlo in azione mentre prepara la sua crostata al cioccolato o la torta alle mele.

Ma torniamo a Linda, pluricitata corresponsabile della pasticceria fustiana. Lo avevo già notato in altre occasioni: o la moglie è titolare del 51% della ditta, o davvero la loro “ditta” è molto di più di una società… e a noi vecchi romantici queste cose fanno piacere.

Fusto Milano non sarà solo – o esattamente solo – una pasticceria (a Milano, e in provincia, ce sono già moltissime interessanti): “sarà uno spazio che parlerà di noi, dove ci sarà soprattutto ricerca, creatività, il mondo del dolce con sfumature leggermente diverse, che nasceranno soprattutto dall’ambiente che si creerà, perché è l’ambiente che definisce la creatività di una persona”. Ci saranno spazi dedicati ai professionisti, altri ai gourmet – e altro ancora. Ma per saperlo, bisognerà aspettare. E tenere d’occhio la zona Tortona.

Pasticceria salata

Per quanto riguarda la pasticceria da mangiare, invece, la novità di quest’anno è la presenza della pasticceria salata: e non potevamo non lanciarci all’assaggio.

Il maritozzo salato di Attilio Servi mi è piaciuto – nella farcitura, ha usato la mortadella. Meno bene invece la Girella di croissant salata: un poco asciutta, la farcitura a ricciolo in cima avrebbe avuto più senso spalmata all’interno.

Molto ma molto bene i mignon salati di Alessandro Comaschi per la Pasticceria Martesana: perfetti, sia negli accostamenti che nei colori che nei sapori.

Ma anche il Vortice Besuschio Salato di Andrea Besuschio, dell’omonima pasticceria di Abbiategrasso, non era da meno: biscotto morbido al Parmigiano Reggiano 36 mesi, ricotta di bufala, pomodorini confit, acciughe del Cantabrico.

Oggi, invece, mi dedicherò al dolce…

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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