Dolci di Natale. 13 cassatine napoletane da mettere sotto l’albero
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Imbandite una tavola più grande per le vostre feste e fate spazio ai dolci contemporanei.
Consiglio di Antimo Caputo, patron dell’omonimo Mulino che a Napoli, al Roof Garden del Grand Hotel Vesuvio, ha organizzato il tradizionale appuntamento dedicato ai Dolci delle Feste.
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Per questa ottava edizione, 13 pasticcieri hanno presentato la loro reinterpretazione del raffiuolo, la cassatina napoletana, realizzato per la prima volta nel 1700 dalle suore Benedettine del monastero di San Gregorio Armeno e dedicato a una pasta fresca a cui il nome del dolce si affianca per assonanza: il raviolo.
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Vivere un dolce artigianale in maniera contemporanea vuol dire saperlo adattare al tempo, reinventare un prodotto della tradizione così radicato all’identità e al territorio vuol dire mettere in campo quella creatività e quel coraggio che fa di questi pasticcieri i riferimenti più importanti attualmente in Campania.
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“I dolci della tradizione fanno parte del nostro DNA radicati nell’identità e nel territorio e la capacità di reinterpretare un dolce che ha 300 anni è una bella sfida che abbiamo voluto mettere in campo quest’anno – spiega Antimo Caputo – Il grand Hotel Vesuvio è diventato per questa occasione terreno di confronto e di incontro dei massimi riferimenti della pasticceria campana. Il primo obiettivo di questi nostri eventi è raccontare ai consumatori cos’è un prodotto artigianale ma anche dare la possibilità ai protagonisti di confrontarsi su un tema specifico con grande entusiasmo”
I raffiuoli per la tavola delle Feste di Natale
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In tutte le 13 interpretazioni del raffiuolo abbiamo trovato grande entusiasmo e capacità di rendere i dolci della tradizione leggeri e intensi nel sapore, la voglia, realizzata, di studiare nuove forme e nuove farciture, di stimolare il palato spingendo l’asticella della contemporaneità sempre più avanti.
Un’occasione perfetta per prepararsi allo shopping dolce delle feste di Natale.
Sal De Riso
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Raffioli classici accanto agli innovativi per Sal De Riso, del Bistrot Sal De Riso Costa D’Amalfi. Molto coreografici i suoi Oplontis, in versione monoporzione e mignon: pan di spagna alle mandorle, crema di ricotta, pezzetti di albicocche semicandite e glassa ai lamponi. Tra le sue proposte, anche il Panettone al Tiramisù.
Pasticceria Sal De Riso. Via Roma, 80. Minori (SA). Tel. +39 089 877941
Ranieri Pasticcerie
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Gianluca Ranieri, della Pasticceria Ranieri, con due sedi a Napoli, ha rinunciato alla glassatura e ha proposto l’assaggio di un raffiuolo “nudo”, con un top di mousse di latte, ricotta di pecora e cioccolato fondente.
Ranieri Pasticcerie. Via Cilea, 67. Napoli. Tel. +39 081 560 2887
Casa Infante
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Marco Infante, del brand napoletano Casa Infante, strizza l’occhio all’ironia con il suo Raffiuolo con il mariuolo in corpo. Perché questo nome? Perché si presenta con la montata della testa di moro, ripieno di ricotta e cioccolato, rivestito di cioccolato bianco e rifinito con scaglie di cioccolato fondente.
Leopoldo dal 1940. Via Chiaia, 258. Napoli.
La Torre del Saracino
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Carmine di Donna, pastry chef del ristorante due stelle Michelin Torre del Saracino di Gennaro Esposito, i raffioli li ha immaginati mignon e alleggeriti di zuccheri con una glassatura di destrosio. Il suo lievitato è un panettone classico, con arancia candita e uva passa, realizzato con la Farina Oro di Mulino Caputo.
La Torre del Saracino. Via Torretta, 9. Marina d’Aequa, Vico Equense (Napoli). Tel. +39 0818028555
Pasticceria Capparelli
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Salvatore Capparelli, della Patisserie Capparelli, ha proposto un raffiolo con cuore al mandarino rivestito di glassatura al cioccolato bianco.
Pasticceria Capparelli. Via dei Tribunali, 325/327. Napoli. Tel. +39 081 454310
Dulcis in Pompei
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Il raffiolo di Salvatore Gabbiano, della pasticceria Dulcis in Pompei, ha fuso Nord e Sud: base realizzata con una pasta del panettone rielaborata, glassa e stratificazioni ispirate alla versione classica del dolce, con marzapane e ricotta di pecora.
Gabbiano Dulcis in Pompei. Via Lepanto 153. Pompei (NA). Tel. +39 081 863 63 05
Pasticceria Pansa
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I fratelli Andrea e Nicola Pansa, della pasticceria Pansa di Amalfi, hanno presentato la versione tradizionale accanto a quella scomposta, ribattezzata Spaccanapoli con mousse di ricotta e arancia, cremoso al cioccolato fondente e croccante alle mandorle.
Pasticceria Pansa. Piazza Duomo, 40. Amalfi (SA). Tel. +39 089 871065
Caruso del Grand Hotel Vesuvio
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Alessandro Cione, pastry chef del ristorante Caruso del Grand Hotel Vesuvio, ha presentato una carrellata di raffioli caratterizzati da abbinamenti originali: carote e mandorle; cioccolato e mirtilli; ricotta e amarene con pistacchio; ripieni con marzapane e rum e ricoperti di cioccolato. Una sintesi tra due protagonisti delle tavole dolci partenopee sono i suoi raffioli al roccocò.
Grand Hotel Vesuvio. Via Partenope, 45. Napoli. Tel. +390817640044
Pasticceria Napolitano
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Per Marco Napolitano, della Pasticceria Napolitano di Napoli, il raffiolo moderno prevede l’aggiunta dell’arancio. Il suo si chiama Raffiold’Arancio ed è un pan di spagna arricchito con grano e con l’agrume sia nel ripieno sia, a julienne, sulla glassatura.
Pasticceria Napolitano. Piazza Luigi Poderico, 2D. Napoli. Tel. +39 081 456896
Pasticceria Poppella
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Ciro Poppella, della Pasticceria Poppella, ha proposto O’Spagnuolo, con ricotta di pecora alleggerita e arancia candita.
Pasticceria Poppella di Ciro Scognamillo. Via Arena alla Sanità, 24. Napoli. Tel. +39 081 455309
Pasticceria Sirica
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Un raffiolo tradizionale in formato oversize è stata la novità suggerita dal decano della pasticceria napoletana, Sabatino Sirica, dell’omonima pasticceria di San Giorgio a Cremano.
Pasticceria Sirica. Via Francesco Cappiello, 55. San Giorgio a Cremano (NA). Tel. +390812551672
Pasticceria Pepe
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Alfonso Pepe, della pasticceria Pepe Mastro Dolciario di Sant’Egidio di Monte Albino, ha optato per una versione alleggerita del raffiolo tradizionale con ricotta di pecora, gocce di cioccolato e confettura di albicocca. In tema di sincretismi dolciari, Pepe ha portato in degustazione anche la sua Pastiera lievitata, che unisce la bontà della pastiera di grano tradizionale con la leggerezza conferita da 36 ore di lievitazione.
Pasticceria Pepe. Via Dante Alighieri, 23. Sant’Egidio del Monte Albino (SA). Tel. +390815135046
Alessandro Slama
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Alessandro Slama, giovane maestro panificatore ischitano, ha fatto assaggiare i suoi raffioli in 4 gusti e il suo premiato panettone tradizionale.
E adesso possiamo dichiarare ufficialmente aperte le festività natalizie.
[Testo: Valentina Castellano. Immagini: Stefano Renna e Roberta De Maddi per Mulino Caputo, Scatti di Gusto]