Super Pescheria: nuovo ristorante e riapertura con divisori fighissimi
Non solo numeri e distanze ma anche nuove aperture in questo periodo di attesa per la riapertura delle attività di ristorazione.
Quattro metri quadri per ogni cliente, quattro metri di distanza tra tavoli, due metri tra spalla e spalla delle sedie (che portano almeno a 3,50 metri la distanza tra tavoli), due metri tra tavoli, 1 metro tra le persone che occupano lo stesso tavolo, ma non se si autocertificano come membri dello stesso nucleo familiare.
Nella caccia al terno della riapertura dei ristoranti, c’è chi non discute su questa o quella misura e preferisce confrontarsi con una realtà che potrebbe essere molto diversa dalla vecchia normalità e vuole infondere sicurezza nei clienti per riempire di nuovo ristorante e pizzeria. E, anzi, sta lavorando per aprire anche un nuovo ristorante da affiancare a quello esistente.
A Salerno, i fratelli Esposito e Guariglia, patron di Pescheria, vogliono fare una fuga in avanti ma mettendo in preventivo l’ipotesi più disastrosa quanto a distanza tra i tavoli. E apriranno anche un nuovo ristorante.
Ha dato mandato a Marco Falconio, l’architetto che ha disegnato Pescheria, Pignalosa Pizzeria e Le Parùle (a Ercolano) di trovare soluzioni architettonicamente gradevoli per ottemperare al requisito del distanziamento sociale e cercare una nuova sostenibilità.
Sfruttando anche l’intenzione del Governo e dei Sindaci di diverse città di concedere suolo pubblico ai ristoranti per recuperare all’esterno i posti persi all’interno.
I lavori sono affidati alla Smaf di Nola.
1. Pescheria con il dehors e le misure anti Covid-19
Ed ecco la prima soluzione per Pescheria che aveva la possibilità di una concessione sulla traversa che fiancheggia il ristorante sul lungomare di Salerno. Un dehors con 6 tavoli per 4 persone ognuno a distanza e separati da pareti di cristallo. Niente chiusura superiore, ma tende scorrevoli per far passare l’aria, assicurare la ventilazione per clienti e in funzione anti coronavirus.
Sei “nidi” in cui potersi godere al meglio la propria cena in 4 persone, il numero cioè stabilito dal protocollo Gastrosuisse (che prevede più posti al tavolo se persone dello stesso nucleo familiare).
Egualmente, gli spazi interni sono stati ridisegnati in funzione delle possibili disposizioni ricorrendo sempre a divisori in cristallo. Risultato, 12 tavoli e una sensazione di sicurezza da trasmettere ai clienti.
2. Pescheria Garden in via Velia
Ma non finisce qui perché Enzo Esposito ha avviato i lavori per un nuovo locale, Pescheria Garden, che aprirà su Via Velia, all’incrocio con Corso Garibaldi. Un locale in pratica tutto all’aperto che sarà la versione bistrot di Pescheria.
Un bistrot di mare con tavoli rarefatti e una previsione di massima occupazione (nella planimetria) e minima con l’eliminazione di una fila di tavoli, quindi 3, o l’inserimento di pannelli divisori per aumentare la disponibilità e garantire sempre sicurezza.
3. Pignalosa Pizzeria con super dehors e terza sala
Identica valutazione è stata fatta con Pignalosa Pizzeria, il locale situato su via Roma. Anche in questo caso l’ampliamento del dehors compensa la drastica rarefazione dei posti nelle due sale interne.
E anche qui è previsto l’ampliamento con una terza sala frutto dell’acquisizione dei locali prima occupati da un bar incastonato tra le due sale.
4. Le Parùle va in terrazza
A Ercolano, la prospettiva del distanziamento tra i tavoli, che era già stata attuata prima che il lockdown chiudesse del tutto le attività di ristorazione, porterà a una riduzione drastica dei posti in sala alla pizzeria Le Parùle. Anche in questo caso la soluzione è affidata alla terrazza esterna con il giardino che potrà ospitare altri tavoli mantenendo all’incirca la stessa quantità di posti tra dentro e fuori.
Dehors e divisori sembrano dunque allo stato attuale le uniche armi per continuare a proporre il servizio al tavolo nei ristoranti e nelle pizzerie.