Spaghetti cacio e pepe, la migliore ricetta in estate è con i pomodori
Fa ancora caldo per pensare a una cacio e pepe da manuale gastronomico romano. Ma sono tante la varianti che dominano la scena gastronomica della cacio e pepe, una delle ricette più iconiche della cucina regionale italiana.
Chi ci mette l’olio, chi il parmigiano, chi fa un brodo di grani di pepe – sì, avete letto bene, brodo di pepe – chi aggiunge un tocco di panna, chi manteca preventivamente gli ingredienti in una zuppiera – ops, scusate, in una “bowl”, come si dice ora – a parte, chi invece preferisce condire tutto assieme in padella.
E allora, vista la profusione di variazioni, ecco la soluzione per preparare una cacio e pepe a prova di temperature elevate e condizioni meteo estreme. Una variazione facile facile con l’aggiunta di qualche dadino di pomodoro fresco per rinfrescarla. E svecchiarla da quell’allure di piatto pesante e impegnativo che la circonda.
D’altronde, una “vera” ricetta della cacio e pepe originaria nessuno ce l’ha, destino condiviso con la carbonare e con chissà quante altre ricette “tradizionali”.
Certo, la narrazione ci racconta di rudi pastori dell’agro romano che portavano le greggi a pascolare sui monti per la transumanza. E che quando ciò accadeva portavano con sé, come nutrimento per i lunghi giorni sulle montagne, solo alcuni cibi semplici ma di sostanza. Tra questi non mancava mai del cacio, ovvero del formaggio, che data la zona era costituito in genere da pecorino romano, della pasta fatta in casa e un po’ di pepe.
Con questi pochi, semplici ingredienti, si preparavano una pasta senza fronzoli ma gustosa e saporita, che poi iniziò a spopolare in tutto il Lazio diventano uno dei piatti per eccellenza della cucina laziale: la cacio e pepe, appunto.
Qual è la vera ricetta della cacio e pepe
Difficile immaginare che i rudi pastori mentre dovevano badare al gregge si mettessero lì a fare creme e cremine di formaggio. Più facile pensare che invece il cacio ce lo grattugiassero sopra senza tante cerimonie, e che arricchissero la loro pasta di volta in volta con ciò che potevano avere a disposizione, oltre agli immancabili ingredienti base.
Magari anche un goccio di panna, se capitava: d’altronde non avevano sottomano intere greggi?
E se poi per caso avessero avuto sottomano qualche pomodorino, vuoi che non lo avessero aggiunto?
Insomma, talebani della “vera” cacio e pepe, non stupitevi per qualche dadino di pomodoro nella vostra pasta preferita. Perché state certi che male non le farà. Anzi, darà un po’ di leggerezza a questa versione schietta, senza fronzoli e senza cremine. Ma che di sicuro si avvicinerà molto di più alla “vera” cacio e pepe di molte versioni che oggi vanno per la maggiore. E quindi, ecco a voi la cacio e pepe col pomodoro.
Assaggiare prima di criticare.
RicettaSpaghetti cacio e pepe estiva con i pomodori
Ingredienti
- 320 g spaghetti
- 150 g pecorino romano
- abbondante pepe in grani
- 2 pomodori