Coronavirus a Milano. Tocca agli hamburger: chiude Rock Burger
Maledizione. Chiude anche l’ottimo Rock Burger, giovane hamburgeria nata nel 2014, che aveva raggiunto il 4° posto nella nostra classifica delle migliori hamburgerie milanesi.
Un’altra vittima della pandemia, del lockdown, del virus – di tutto quello che negli ultimi 6 mesi ha cambiato la vita di noi tutti, e ha mietuto migliaia di vittime.
Tutto finisce così, con un post su Facebook. Sentimentale, sorridente, molto pratico e affettuoso. I social hanno anche questo merito, di far comunicare persone attraverso un medium neutro, ma solo apparentemente tale.
“Buongiorno amici,
ci troviamo a scrivere qualcosa che non avremmo mai voluto comunicarvi. Non vogliamo girarci intorno troppo. Rock Burger purtroppo non riaprirà più. Inutile spiegarne il motivo. I mesi di inattività, solitamente per noi i più proficui dell’anno, hanno creato un danno considerevole e le prospettive future non ci garantiscono una riapertura economicamente sostenibile. Non è questo il posto per cercare colpevoli o per lamentarsi di come sia stata gestita questa assurda situazione. Semplicemente si è abbattuta su tutti noi e questa ne è la conseguenza. Abbiamo pensato molto a come poter trovare una soluzione che ci salvasse, ma purtroppo questo è quanto. Allo stato attuale delle cose, la nostra avventura finisce qui.
Ci sarebbero un milione di cose da dire. Vogliamo solo ringraziare tutti i ragazzi che in questi anni hanno lavorato per noi, sia al locale che sul food truck, tutti i professionisti che ci hanno affiancato e aiutato nella gestione dell’azienda, ma soprattutto tutti voi, che avete reso questa nostra avventura qualcosa di unico. Abbiamo messo in questo progetto tutta la nostra passione e il nostro impegno, lavorando duramente tutti i giorni per cercare di dare sempre il meglio. Le vostre recensioni, i vostri consigli, le chiacchiere con tutti voi e i complimenti che ci facevate ci hanno sempre ripagato di tutta questa fatica. Vedervi tornare a trovarci così spesso era una sensazione bellissima, che ci riempiva di orgoglio.
Credeteci, fa male, e ci mancherete tutti quanti.
Lo staff di Rock Burger.”
Un po’ di storia di Rock Burger
Rock Burger era partito come food truck, se non ricordo male, per poi farsi stanziale in via Oldofredi, fra l’Isola e la Maggiolina. Oppure al contrario: aperto in via ecc., aveva avviato anche il food truck. Grazie comunque agli ottimi hamburger, e alle altrettanto e forse più, salse di accompagnamento. Il segreto? Sono – ahimé, erano – fatte in casa, e si sentiva.
Gli hamburger – di manzo, di tacchino, di salmone, di maiale, veg) vanno, anzi andavano, dai 10 ai 13 €. Più qualche piatto come chili, pulled pork, hamburger al piatto, patatine, coleslaw (insalata di cavolo cappuccio), Caesar’s salad… Dolci all’americana: brownies, cheesecake, bread pudding.
“Rock Burger è quel locale che ognuno di noi ha sempre sognato di trovare. È il frutto dell’unione del sito Ricette Rock con la passione dei nostri Rock Chefs per la musica, lo street food e una cucina fatta di ricerca e creatività. È il risultato di cene tra amici, volumi alti e viaggi passati curiosando tra i locali e le cucine di mezza America. Rock Burger è tutto questo. Sapientemente mischiato e servito a tavola. Rare, medium o well done!”
Così il “Chi siamo” sul sito. Che purtroppo va corretto in “Come eravamo”.