Milano. Com’è la pizza napoletana gourmet di Lievità aperta in Sempione
Ho accolto con gioia l’apertura di una nuova pizzeria Lievità, in zona Sempione a Milano, in via Piero della Francesca. È la quarta sede che si aggiunge alle pizzerie che portano l’insegna in città.
Lievità, è un marchio conosciuto nel panorama delle pizzerie milanesi. Nasce dal progetto del giovane pizzaiolo Giorgio Caruso, casertano classe 1985, che ha studiato all’Accademia di Belle Arti e ha lavorato a lungo in una fonderia artistica prima di decidere, nel 2012, di cimentarsi con gli impasti delle pizze. Attività che gli è riuscita benissimo.
Ha aperto una prima pizzeria in via Ravizza nel 2015, cui hanno fatto seguito le aperture di via Sottocorno (2016), Via Varese (2017) e appunto via Piero della Francesca (settembre 2020).
Giorgio Caruso ha portato a Milano quella che lui stesso chiama in carta “pizza gourmet napoletana”. Quindi un ibrido tra la tradizione campana e l’innovazione di stampo nordico, con ingredienti più audaci. I condimenti speciali – tra tutti il carpaccio di manzo fumè della Carpaccio, oppure il baccalà mantecato della pizza Lucana – sono molto apprezzati dalla platea degli amanti del genere.
La nuova Lievità in zona Sempione
Lievità privilegia un mix riuscito di impasti con farina semi integrale e integrale. La lunga durata della lievitazione (tra le 24 e le 48 ore) garantisce secondo il pizzaiolo un livello di digeribilità molto alto. A me ha consentito di scegliere senza pentimenti pizze dagli ingredienti non leggerissimi.
Il locale occupa le mura che precedentemente hanno ospitato una delle sedi delle pizzerie Briscola. L’ambiente è luminoso e piacevole, sui toni del giallo e grigio. C’è abbastanza spazio ed è presente anche una sala interna non visibile dall’ingresso.
Non c’è fretta qui, ed è un valore aggiunto da non sottovalutare. A Milano ci sono ottime pizzerie votate alla modalità “mangia e fuggi”, non accettano prenotazioni e puntano sulla velocità/voracità di degustazione della pizza.
Nulla di tutto questo nella gestione della pizzeria in Via Piero della Francesca che è fresca, accogliente e giovanile.
La carta dei vini è sintetica ma non commerciale. Noi puntiamo su un Etna Rosso (2017) Passorosso, al prezzo di 32 €. Su internet si trova a non meno di 25 € e il ricarico mi sembra onesto. Non mancano le birre e altre proposte analcoliche.
L’ultima arrivata della famiglia Lievità propone una pizza con forno a gas, a differenza delle altre sedi (Ravizza e Sottocorno forno a legna, via Varese forno elettrico).
Gli antipasti
Ma se non siete esperti maniaci del settore non avvertirete alcuna differenza.
In carta c’è una variegata proposta di antipasti tra cui i fritti d’autore. La nostra scelta è caduta su Baccalà e suscillone (10 €). Una sorta di tempura di baccalà con chips di peperone dolce (il cosiddetto suscillone) e prezzemolo. Un’alternativa originale e piacevole ai soliti fritti all’italiana.
Abbiamo proseguito nell’attesa delle pizze con 2 piatti freddi: burrata e alici (12 €) e un culatello (10 €).
Evidente il cavallo di battaglia su cui punta Lievità. Altissima qualità delle materie prime e attenzione alla stagionalità degli ingredienti.
Concludono la proposta degli antipasti un’insalata Le due Sicilie, che rappresenta una buona alternativa leggera in pausa pranzo, la Caprese e il tagliere di salumi e formaggi.
Le pizze di Lievità
Tra le pizze, immancabili le classiche napoletane (che oscillano tra i 7 e i 10 €), sempre con attenzione alla qualità della materia prima, cui si aggiungono proposte più spinte come la Lucana (16 €) (baccalà mantecato, fiordilatte, chips di peperone sciuscillone, polvere di olive nere e pomodori gialli Vesuviani). Oppure la PSC (13 €) con vellutata di soffritto vegano “PSC”, purea di fagioli cannellini, pomodorini corbarini, scarole ricce crude, olio Evo Polifemo.
Noi abbiamo assaggiato la Brontese (14 €) con pesto di pistacchi siciliani, fiordilatte di Agerola, scaglie di Parmigiano Reggiano, zest di limone, olio extravergine di oliva Pregio. Una pizza nel complesso gustosa con il Parmigiano Reggiano che ha coperto gli altri sapori.
In due abbiamo chiesto di servire le pizze in sequenza. Peccato che il bancone abbia mandato prima la Brontese e a seguire la Margherita San Marzano (8,5 €). La sapidità precedente ha attenuato le stesse note provenienti dal fiordilatte. La Margherita si è fatta apprezzare per la leggerezza, l’ottimo pomodoro e l’olio eccezionale.
Abbiamo concluso una sacher scomposta, un piacevole dessert al bicchiere che ci è stato gentilmente offerto. In carta troverete anche tiramisù, italian cheescake, tris di bavarese alla frutta secca.
I prezzi possono apparire un po’ alti considerato che si parla di pizzeria. Ma le materie prime e la proposta completa del menu consentono di trascorrere una serata piacevole in un ambiente confortevole.
Lievità. Via Piero della Francesca, 31. Milano. Tel. +390237929480