Petit Bistrot Palpucci Milano, recensione dell’asporto a prezzi convenienti
Palpucci Petit Bistrot è, lo dice il nome, un piccolo bistrot in Piazzale Martini a Milano, indirizzo noto a tanti e da sempre per il mercato del mercoledì.
Un locale che mi ha regalato una bella sorpresa, di quelle che ti capitano quando non le stai cercando.
Non era mia intenzione fare scoperte, ma mi ci sono trovata davanti. Praticamente affacciata davanti al bancone. Un diabolico bistrot già addobbato per Natale.
Il sottotitolo del Palpucci Petit Bistrot è “naturalmente e bio”. Quindi è un bistrot bio. Sono già ben disposta. Anche perché non è neanche un bio esasperato, tipo veganismo estremo o crudista. Ci sono, è evidente, piatti vegani e vegetariani, ma anche tante proposte per carnivori e onnivori tutti. Il menu varia secondo la dispensa e il capriccio.
Lo conducono in tre, con un’accoglienza senza fronzoli: Andrea Gemelli, Luca Longo che è il panificatore e Ilenia dietro il banco.
Bistrot al momento in versione da asporto
In queste settimane di zona rossa poi arancione e poi chissà, Palpucci si è dovuto trasformare, da bistrot che era, aperto da colazione all’aperitivo.
Si stanno preparando per fare delivery con un’app – mi anticipa Luca – ma per adesso lavorano in versione takeaway.
Il locale è infatti rivoltato come un calzino e praticamene proiettato verso l’esterno. E schiera tutte le sue tentazioni gastronomiche ad altezza occhi, bocca e stomaco dei clienti nel suo bancone-vetrina multipiano. Vassoi e vaschette strategicamente illuminate con tanti bei cartellini scritti a mano.
Quiche magnifiche – le torte salate sono un vero prodotto da bistrot – alte e ricche e con la pasta sottilissima, risotti, paste al forno, contorni di verdure con i più bei colori della natura, spiedini, polpette succulente e involtini sfiziosi.
Sopra il bancone, una sfilata di vasi di vetro pieni di biscotti, natalizi e non. Molti sono nuvole ai vari gusti. Immaginatevi la consistenza degli amaretti teneri.
Nella vetrina accanto, la parte panetteria con focacce, brioches, biscotti e dolci sempre ad altezza pericolosa per i golosi. Curiose le focacce alla barbabietola e alla curcuma. C’è poco da fare, i colori attraggono. Infallibilmente.
Ma non si entra. In questo momento si viene serviti stando all’esterno e si va via – contenti.
Gli assaggi del bistrot che ho portato a casa
Ho scelto una sontuosa fetta di quiche ortolana e delle deliziose cappelle di funghi champignons gratinate ripiene di verdure che se fossi molto snob descriverei come concassé. Mi complimento con me stessa per la scelta, ma anche con loro per la ricetta.
Gustosa la quiche, con quei bei tocchettoni di verdura – zucchine, batate, pomodoro – di consistenza perfetta e voluttuosa, cioè come appena scottati e pieni di sapore. E pomodorini sopra, lucidi di cottura perfetta. Una fetta talmente bella da vedere che quasi dispiace mangiarla.
Avevo preso anche delle batate (sì, batate, quelle a polpa arancione) al rosmarino, che però si sono sottratte alla foto causa goloso consumo.
Per quiche, funghi e batate ho speso 10 € in totale.
Pranzo o cena a 6,50 €!
C’è una promozione gastronomica in questo momento, che piace molto. È un piatto unico a 6,50 €. Che consiste in un assortimento a scelta di primo-secondo-contorno.
La cosa più bella è che vale sia per pranzo sia per cena. Con l’unica accortezza di tenere d’occhio gli orari in previsione del pasto da acquistare: 7:30 > 14:30 il mattino e 16:30 > 20:30 il pomeriggio. Questo tutti i giorni tranne la domenica, che fa uno splendido orario continuato dalle 8:30.
Un posto raccomandatissimo ai collezionisti (di torte salate, di polpette e di locali d’affezione).
Palpucci Petit Bistrot. Piazzale Martini 1. Milano. Tel. +393933876747
[Immagini: iPhone di Daniela]