Sophia Loren apre a Firenze con la pizza di Francesco Martucci e la collaborazione di Gennaro Esposito
Sophia Loren Original Italian Food è il nuovo ristorante e pizzeria che ha aperto a Firenze, in via de’ Brunelleschi numero 11, nei locali che furono di Unicredit, tra piazza Repubblica e Piazza Duomo. È il primo locale di una catena che porta il nome della celebre diva napoletana. Grande, 1500 metri quadri, ma per aprire e rispettare le disposizioni del decreto che consente solo tavoli all’aperto avrà per ora 60 posti negli spazi esterni sotto i portici.
Sophia Loren è stata convinta a cedere il suo nome per l’insegna progettata da Luciano Cimmino, imprenditore presidente di Pianoforte Holding a cui fanno capo i brand Yamamay, Carpisa e Jaked.
Firenze è la prima tappa delle nuove aperture. A seguire, Napoli (Cimmino è napoletano) e Milano. Prima di sbarcare all’estero a Dubai e Miami, Hong Kong e Shanghai.
“Sono napoletana al 100% in ogni cosa che faccio, quando canto una canzone, quando ballo, penso, recito, quando scelgo cosa mangiare”, riporta Forbes. Che parla di un investimento di 2 milioni di euro e una partnership con un accordo milionario per la licenza del nome del locale e le royalty sugli incassi.
Il ristorante è stato progettato dallo Studio di Architettura ed Ingegneria Redaelli e associati, in collaborazione con Costa Group.
“È stato un privilegio aver partecipato, con la creazione di arredi unici e memorabili, a questo magnifico progetto”, ha commentato Franco Costa, Presidente Costa Group.
Il locale dispone di 270 coperti, 2 cucine professionali e 2 forni. L’offerta spazia dalla ristorazione alla pizzeria al bar, alla caffetteria, alla pasticceria e al cocktail&wine bar.
Le pizze nel menu, come annunciato qualche tempo fa, portano la firma di Francesco Martucci dei I Masanielli di Caserta. Mentre Gennaro Esposito, chef due stelle Michelin alla Torre del Saracino, firma la cucina. La pasticceria, invece, è curata da Carmine Di Donna che con Esposito collabora.
Insomma impronta totalmente Campania per il “ristorante di Sophia Loren” in cui sarà servito il Caffè Vesuvio. Più Made in Napoli di così forse non si potrebbe.